Giovanni 1
NEL principio la Parola era e
la Parola era appo Dio, e la Paro-
2 la era Dio. Essa era nel principio
3 appo Dio. Ogni cosa è stata fatta
per mezzo di essa; e senz'essa niuna
4 cosa fatta è stata fatta. In lei era
la vita, e la vita era la luce degli
5 uomini. E la luce riluce nelle te-
nebre, e le tenebre non l'hanno com-
presa.
6 Vi fu un uomo mandato da Dio,
7 il cui nome era Giovanni. Costui
venne per testimonianza, affin di
testimoniar della Luce, acciocchè
tutti credessero per mezzo di lui.
8 Egli non era la Luce, anzi era man-
dato per testimoniar della Luce.
9 Colui, che è la Luce vera, la quale
illumina ogni uomo che viene nel
10 mondo, era. Era nel mondo, e il
mondo è stato fatto per mezzo d'es-
so; ma il mondo non l'ha cono-
11 sciuto. Egli è venuto in casa sua,
ed i suoi non l'hanno ricevuto.
12 Ma, a tutti coloro che l'hanno rice-
vuto, i quali credono nel suo nome,
egli ha data questa ragione, d'esser
13 fatti figliuoli di Dio; i quali, non di
sangue, nè di volontà di carne, nè di
volontà d'uomo, ma son nati da Dio.
14 E la Parola è stata fatta carne, ed
è abitata fra noi (e noi abbiam con-
templata la sua gloria, gloria, come
dell'unigenito proceduto dal Padre),
piena di grazia, e di verità.
15 GIOVANNI testimoniò di lui, e
gridò, dicendo: Costui è quel di cui
io diceva: Colui che viene dietro a
me mi è antiposto, perciocchè egli
era prima di me.
16 E noi tutti abbiamo ricevuto della
sua pienezza, e grazia per grazia.
17 Perciocchè la legge è stata data per
mezzo di Mosè, ma la grazia, e la
verità sono venute per mezzo di
18 Gesù Cristo. Niuno vide giammai
Iddio; l'unigenito Figliuolo, ch'è
nel seno del Padre, è quel che l'ha
dichiarato.
19 E questa è la testimonianza di
Giovanni, quando i Giudei da Geru-
salemme mandarono de'sacerdoti, e
de'Leviti, per domandargli: Tu chi
20 sei? Ed egli riconobbe chi egli era,
e nol negò; anzi lo riconobbe, dicendo:
Io non sono il Cristo.
21 Ed essi gli domandarono: Che sei
dunque? Sei tu Elia? Ed egli disse:
Io nol sono. Sei tu il Profeta? Ed
22 egli rispose: No. Essi adunque gli
dissero Chi sei? acciocchè rendiamo
risposta a coloro che ci hanno man-
23 dati; che dici tu di te stesso? Egli
disse: Io son la voce di colui che
grida nel deserto: Addirizzate la via
del Signore, siccome il profeta Isaia
ha detto.
24 Or coloro ch'erano stati mandati
25 erano d'infra i Farisei. Ed essi gli
domandarono, e gli dissero: Perchè
dunque battezzi, se tu non sei il
26 Cristo, nè Elia, nè il profeta? Gio-
vanni rispose loro, dicendo: Io bat-
tezzo con acqua; ma nel mezzo di
voi è presente uno, il qual voi non
27 conoscete. Esso è colui che vien
dietro a me, il qual mi è stato anti-
posto, di cui io non son degno di
sciogliere il correggiuol della scarpa.
28 Queste cose avvennero in Beta-
bara, di là dal Giordano, ove Gio-
vanni battezzava.
29 Il giorno seguente, Giovanni vide
Gesù che veniva a lui, e disse: Ecco
l'Agnello di Dio, che toglie il pec-
cato del mondo.
30 Costui è quel del quale io di-
ceva: Dietro a me viene un uomo,
il qual mi è antiposto; perciocchè egli
31 era prima di me. E quant'è a me,
io nol conosceva; ma, acciocchè egli
sia manifestato ad Israele, per ciò
son venuto, battezzando con acqua.
32 E Giovanni testimoniò, dicendo:
Io ho veduto lo Spirito, ch'è sceso
dal cielo in somiglianza di colomba,
33 e si è fermato sopra lui. E quant'è
a me, io nol conosceva; ma colui che
mi ha mandato a battezzar con acqua
mi avea detto: Colui sopra il quale
tu vedrai scender lo Spirito, e fer-
marsi, è quel che battezza con lo
34 Spirito Santo. Ed io l'ho veduto,
e testifico che costui è il Figliuol di
Dio.
35 IL giorno seguente, Giovanni di
nuovo si fermò, con due de'suoi di-
36 scepoli. Ed avendo riguardato in
faccia Gesù che camminava, disse:
37 Ecco l'Agnello di Dio. E i due
discepoli l'udirono parlare, e segui-
38 tarono Gesù. E Gesù, rivoltosi, e
veggendo che lo seguitavano, disse
loro: Che cercate? Ed essi gli dis-
sero: Rabbi (il che, interpretato, vuol
39 dire: Maestro), dove dimori? Egli
disse loro: Venite, e vedetelo. Essi
adunque andarono, e videro ove egli
dimorava, e stettero presso di lui
quel giorno. Or era intorno le dieci
ore.
40 Andrea, fratello di Simon Pietro,
era uno de'due, che aveano udito
quel ragionamento da Giovanni, ed
41 avean seguitato Gesù. Costui trovò
il primo il suo fratello Simone, e gli
disse: Noi abbiam trovato il Messia;
il che, interpretato, vuol dire: Il
42 Cristo; e lo menò da Gesù. E Gesù
riguardatolo in faccia, disse: Tu sei
Simone, figliuol di Giona; tu sarai
chiamato Cefa, che vuol dire: Pietra.
43 Il giorno seguente, Gesù volle an-
dare in Galilea, e trovò Filippo, e gli
44 disse: Seguitami. Or Filippo era da
Betsaida, della città d'Andrea e di
Pietro.
45 Filippo trovò Natanaele, e gli
disse: Noi abbiam trovato colui, del
quale Mosè nella legge, ed i profeti
hanno scritto; che è Gesù, figliuol
46 di Giuseppe, che è da Nazaret. E
Natanaele gli disse: Può egli esservi
bene alcuno da Nazaret? Filippo gli
47 disse: Vieni e vedi. Gesù vide venir
Natanaele a sè, e disse di lui: Ecco
veramente un Israelita, nel quale non
48 vi è frode alcuna. Natanaele gli
disse: Onde mi conosci? Gesù rispose,
e gli disse: Avanti che Filippo ti
chiamasse, quando tu eri sotto il fico,
49 io ti vedeva. Natanaele rispose, e
gli disse: Maestro, tu sei il Figliuol
di Dio; tu sei il Re d'Israele.
50 Gesù rispose, e gli disse: Perciocchè
io ti ho detto ch'io ti vedeva sotto il
fico, tu credi; tu vedrai cose maggiori
51 di queste. Poi gli disse: In verità, in
verità, io vi dico, che da ora innanzi
voi vedrete il cielo aperto, e gli
angeli di Dio salienti, e discendenti
sopra il Figliuol dell'uomo.
Giovanni 2
E TRE giorni appresso, si fecero
delle nozze in Cana di Galilea, e la
2 madre di Gesù era quivi. Or anche
Gesù, co'suoi discepoli, fu chiamato
3 alle nozze. Ed essendo venuto meno
il vino, la madre di Gesù gli disse:
4 Non hanno più vino. Gesù le disse:
Che v'è fra te e me, o donna?
l'ora mia non è ancora venuta.
5 Sua madre disse ai servitori: Fate
tutto ciò ch'egli vi dirà.
6 Or quivi erano sei pile di pietra,
poste secondo l'usanza della purifi-
cazion dei Giudei, le quali contene-
vano due, o tre misure grandi per
7 una. Gesù disse loro: Empiete d'ac-
qua le pile. Ed essi le empierono fino
8 in cima. Poi egli disse loro: Attin-
gete ora, e portatelo allo scalco. Ed
9 essi gliel portarono. E come lo scalco
ebbe assaggiata l'acqua ch'era stata
fatta vino (or egli non sapeva onde
quel vino si fosse, ma ben lo sapevano
i servitori che aveano attinta l'ac-
10 qua), chiamò lo sposo, e gli disse:
Ogni uomo presenta prima il buon
vino; e dopo che si è bevuto larga-
mente, il men buono; ma tu hai
serbato il buon vino infino ad ora.
11 Gesù fece questo principio di mira-
coli in Cana di Galilea, e manifestò
la sua gloria; e i suoi discepoli
credettero in lui.
12 Dopo questo discese in Capernaum,
egli, e sua madre, e i suoi fratelli,
e i suoi discepoli, e stettero quivi
non molti giorni.
13 OR la pasqua de'Giudei era vi-
cina; e Gesù salì in Gerusalemme.
14 E trovò nel tempio coloro che
vendevano buoi, e pecore, e colombi;
15 e i cambiatori che sedevano. Ed
egli, fatta una sferza di cordicelle, li
cacciò tutti fuor del tempio, insieme
co'buoi, e le pecore; e sparse la
moneta de'cambiatori, e riversò le
16 tavole. Ed a coloro che vendevano
i colombi disse: Togliete di qui
queste cose; non fate della casa del
Padre mio una casa di mercato.
17 E i suoi discepoli si ricordarono
ch'egli è scritto: Lo zelo della tua
casa mi ha roso.
18 Perciò i Giudei gli fecer motto, e
dissero: Che segno ci mostri, che tu
19 fai coteste cose? Gesù rispose, e
disse loro: Disfate questo tempio, e
in tre giorni io lo ridirizzerò.
20 Laonde i Giudei dissero: Questo
tempio è stato edificato in quaranta-
sei anni, e tu lo ridirizzeresti in tre
21 giorni? Ma egli diceva del tempio
22 del suo corpo. Quando egli adun-
que fu risuscitato da'morti, i suoi
discepoli si ricordarono ch'egli avea
lor detto questo; e credettero alla
scrittura, ed alle parole che Gesù
avea dette.
23 ORA, mentre egli era in Gerusa-
lemme nella pasqua, nella festa,
molti credettero nel suo nome, veg-
gendo i suoi miracoli ch'egli faceva.
24 Ma Gesù non fidava loro sè stesso,
25 perciocchè egli conosceva tutti; e
perciocchè egli non avea bisogno che
alcuno gli testimoniasse dell'uomo,
piochè egli stesso conosceva quello
ch'era nell'uomo.
Giovanni 3
Or v'era un uomo, d'infra i Fari-
sei, il cui nome era Nicodemo, rettor
2 de'Giudei. Costui venne a Gesù di
notte, e gli disse: Maestro, noi sap-
piamo che tu sei un dottore venuto
da Dio; poichè niuno può fare i
segni che tu fai, se Iddio non è con
lui.
3 Gesù rispose, e gli disse: In verità,
in verità, io ti dico, che se alcuno
non è nato di nuovo, non può vedere
il regno di Dio.
4 Nicodemo gli disse: Come può un
uomo, essendo vecchio, nascere? può
egli entrare una seconda volta nel
seno di sua madre, e nascere?
5 Gesù rispose: In verità, in verità,
io ti dico, che se alcuno non è nato
d'acqua e di Spirito, non può entrare
6 nel regno di Dio. Ciò che è nato
dalla carne è carne; ma ciò che è
7 nato dallo Spirito è spirito. Non
maravigliarti ch'io ti ho detto che
8 vi convien nascer di nuovo. Il vento
soffia ove egli vuole, e tu odi il suo
suono, ma non sai onde egli viene,
nè ove egli va; così è chiunque è nato
dello Spirito.
9 Nicodemo rispose, e gli disse:
Come possono farsi queste cose?
10 Gesù rispose, e gli disse: Tu sei il
dottore d'Israele, e non sai queste
11 cose? In verità, in verità, io ti dico,
che noi parliamo ciò che sappiamo, e
testimoniamo ciò che abbiamo ve-
duto; ma voi non ricevete la nostra
12 testimonianza. Se io vi ho dette le
cose terrene, e non credete, come
crederete, se io vi dico le cose celesti?
13 Or niuno è salito in cielo, se non
colui ch'è disceso dal cielo, cioè il
14 Figliuol dell'uomo, ch'è nel cielo. E
como Mosè alzò il serpente nel de-
serto, così conviene che il Figliuol
15 dell'uomo sia innalzato; acciocchè
chiunque crede in lui non perisca,
ma abbia vita eterna.
16 Perciocchè Iddio ha tanto amato
il mondo, ch'egli ha dato il suo
unigenito Figliuolo, acciocchè chiun-
que crede in lui non perisca, ma
17 abbia vita eterna. Poichè Iddio non
ha mandato il suo Figliuolo nel
mondo, acciocchè condanni il mon-
do, anzi, acciocchè il mondo sia
18 salvato per mezzo di lui. Chi crede
in lui non sarà condannato, ma
chi non crede già è condannato,
perciocchè non ha creduto nel nome
19 dell'unigenito Figliuol di Dio. Or
questa è la condannazione: che la
luce è venuta nel mondo, e gli
uomini hanno amate le tenebre più
che la luce, perciocchè le loro opere
20 erano malvage. Poichè chiunque
fa cose malvage odia la luce,
viene alla luce, acciocchè le sue
21 opere non sieno palesate. Ma co-
lui che fa opere di verità viene alla
luce, acciocchè le opere sue sieno mani-
festate, perciocchè son fatte in Dio.
22 DOPO queste cose, Gesù, co'suoi
discepoli, venne nel paese della Giu-
dea, e dimorò quivi con loro, e bat-
tezzava.
23 Or Giovanni battezzava anch'egli
in Enon, presso di Salim, perciocchè
ivi erano acque assai; e la gente
24 veniva, ed era battezzata. Poichè
Giovanni non era ancora stato messo
in prigione.
25 Laonde fu mossa da'discepoli di
Giovanni una quistione co'Giudei,
26 intorno alla purificazione. E ven-
nero a Giovanni e gli dissero: Mae-
stro, ecco, colui che era teco lungo
il Giordano, a cui tu rendesti testi-
monianza, battezza, e tutti ven-
gono a lui.
27 Giovanni rispose e disse: L'uomo
non può ricever nulla, se non gli è
28 dato dal cielo. Voi stessi mi siete
testimoni ch'io ho detto: Io non sono
il Cristo; ma ch'io son mandato
29 davanti a lui. Colui che ha la
sposa è lo sposo, ma l'amico dello
sposo, che è presente, e l'ode, si
rallegra grandemente della voce dello
sposo; perciò, questa mia allegrezza
30 è compiuta. Conviene ch'egli cresca,
31 e ch'io diminuisca. Colui che vien
da alto è sopra tutti; colui ch'è da
terra è di terra, e di terra parla;
colui che vien dal cielo è sopra tutti,
32 e testifica ciò ch'egli ha veduto ed
udito; ma niuno riceve la sua testi-
33 monianza. Colui che ha ricevuta la
sua testimonianza ha suggellato che
34 Iddio è verace. Perciocchè, colui
che Iddio ha mandato parla le parole
di Dio; poichè Iddio non gli dia lo
35 Spirito a misura. Il Padre ama il
Figliuolo, e gli ha data ogni cosa in
36 mano. Chi crede nel Figliuolo ha
vita eterna, ma chi non crede al
Figliuolo, non vedrà la vita, ma l'ira
di Dio dimora sopra lui.
Giovanni 4
QUANDO adunque il Signore ebbe
saputo che i Farisei aveano udito,
che Gesù faceva, e battezzava più di-
2 scepoli che Giovanni (quantunque
non fosse Gesù che battezzava, ma i
3 suoi discepoli); lasciò la Giudea, e se
ne andò di nuovo in Galilea.
4 Or gli conveniva passare per il
5 paese di Samaria. Venne adunque
ad una città del paese di Samaria,
detta Sichar, che è presso della pos-
sessione, la quale Giacobbe diede a
6 Giuseppe, suo figliuolo. Or quivi
era la fontana di Giacobbe. Gesù
adunque, affaticato dal cammino,
sedeva così in su la fontana; or era
intorno alle sei ore.
7 Ed una donna di Samaria venne,
per attinger dell'acqua. E Gesù le
8 disse: Dammi da bere. (Perciocchè
i suoi discepoli erano andati nella
città, per comperar da mangiare.)
9 Laonde la donna Samaritana gli
disse: Come, essendo Giudeo, do-
mandi tu da bere a me, che son donna
Samaritana? Poichè i Giudei non
usano co'Samaritani.
10 Gesù rispose, e le disse: Se tu cono-
scessi il dono di Dio, e chi è colui che
ti dice: Dammi da bere, tu stessa
gliene avresti chiesto, ed egli ti
11 avrebbe dato dell'acqua viva. La
donna gli disse: Signore, tu non hai
pure alcun vaso da attingere, ed il
pozzo è profondo: onde adunque hai
12 quell'acqua viva? Sei tu maggiore
di Giacobbe, nostro padre, il qual ci
diede questo pozzo, ed egli stesso ne
bevve, e i suoi figliuoli, e il suo
13 bestiame? Gesù rispose, e le disse:
Chiunque beve di quest'acqua, avrà
14 ancor sete; ma, chi berrà dell'acqua
ch'io gli darò, non avrà giammai in
eterno sete; anzi, l'acqua ch'io gli
darò diverrà in lui una fonte d'acqua
15 saliente in vita eterna. La donna
gli disse: Signore, dammi cotest'ac-
qua, acciocchè io non abbia più sete,
e non venga più qua ad attingerne.
16 Gesù le disse: Va', chiama il tuo
17 marito, e vieni qua. La donna ri-
spose, e gli disse: Io non ho marito.
Gesù le disse: Bene hai detto: Non
18 ho marito. Perciocchè tu hai avuti
cinque mariti, e quello che tu hai ora
non è tuo marito; questo hai tu detto
con verità.
19 La donna gli disse: Signore, io
20 veggo che tu sei profeta. I nostri
padri hanno adorato in questo monte;
e voi dite che in Gerusalemme è il
21 luogo ove conviene adorare. Gesù
le disse: Donna, credimi che l'ora
viene, che voi non adorerete il Padre
nè in questo monte, nè in Gerusa-
22 lemme. Voi adorate ciò che non
conoscete; noi adoriamo ciò che noi
conosciamo; poichè la salute è dalla
23 parte de'Giudei. Ma l'ora viene,
e già al presente è, che i veri adora-
tori adoreranno il Padre in spirito
e verità; perciocchè anche il Padre
24 domanda tali che l'adorino; Iddio
è Spirito; perciò, conviene che co-
loro che l'adorano, l'adorino in ispi-
rito e verità.
25 La donna gli disse: Io so che il
Messia, il quale è chiamato Cristo,
ha da venire; quando egli sarà
venuto, ci annunzierà ogni cosa.
26 Gesù le disse: Io, che ti parlo, son
desso.
27 E in su quello, i suoi discepoli ven-
nero, e si maravigliarono ch'egli par-
lasse con una donna; ma pur niuno
disse: Che domandi? o: Che ragioni
con lei?
28 La donna adunque, lasciata la sua
secchia, se ne andò alla città, e disse
29 alla gente: Venite, vedete un uomo
che mi ha detto tutto ciò ch'io ho
30 fatto; non è costui il Cristo? Usci-
rono adunque della città, e vennero
a lui.
31 OR in quel mezzo i suoi discepoli
lo pregavano, dicendo: Maestro, man-
32 gia. Ma egli disse loro: Io ho da
mangiare un cibo, il qual voi non
33 sapete. Laonde i discepoli dicevano
l'uno all'altro: Gli ha punto alcuno
portato da mangiare?
34 Gesù disse loro: Il mio cibo è
ch'io faccia la volontà di colui che
mi ha mandato, e ch'io adempia
35 l'opera sua. Non dite voi che vi
sono ancora quattro mesi infino alla
mietitura? ecco, io vi dico: Levate
gli occhi vostri, e riguardate le con-
trade, come già son bianche da mie-
36 tere. Or il mietitore riceve premio,
e ricoglie frutto in vita eterna; ac-
ciocchè il seminatore, e il mietitore si
37 rallegrino insieme. Poichè in questo
quel dire è vero: L'uno semina,
38 l'altro miete. Io vi ho mandati a
mieter ciò intorno a che non avete
faticato; altri hanno faticato, e voi
siete entrati nella lor fatica.
39 Or di quella città molti de'Sama
ritani credettero in lui, per la parole
della donna che testimoniava: Egli
mi ha dette tutte le cose che io ho
40 fatte. Quando adunque i Samari-
tani furon venuti a lui, lo pregarono
di dimorare presso di loro; ed egli
41 dimorò quivi due giorni. E più assai
credettero in lui per la sua parola.
42 E dicevano alla donna: Noi non cre-
diamo più per le tue parole; per-
ciocchè noi stessi l'abbiamo udito, e
sappiamo che costui è veramente il
Cristo, il Salvator del mondo.
43 ORA, passati que'due giorni, egli
si partì di là, e se ne andò in Galilea.
44 Poichè Gesù stesso avea testimoniato
che un profeta non è onorato nella
45 sua propria patria. Quando adun-
que egli fu venuto in Galilea, i Galilei
lo ricevettero, avendo vedute tutte le
cose ch'egli avea fatte in Gerusa-
lemme nella festa; perciocchè anche
46 essi eran venuti alla festa. Gesù
adunque venne di nuovo in Cana di
Galilea, dove avea fatto dell'acqua
vino.
Or v'era un certo ufficial reale, il
cui figliuolo era infermo in Caper-
47 naum. Costui, avendo udito che
Gesù era venuto di Giudea in Galilea,
andò a lui, e lo pregò che scendesse,
e guarisse il suo figliuolo; perciocchè
48 egli stava per morire. Laonde Gesù
gli disse: Se voi non vedete segni e
49 miracoli, voi non crederete. L'uf-
ficial reale gli disse: Signore, scendi
prima che il mio fanciullo muoia.
50 Gesù gli disse: Va', il tuo figliuolo
vive. E quell'uomo credette alla
parola che Gesù gli avea detta; e se
51 ne andava. Ora, come egli già scen-
deva, i suoi servitori gli vennero in-
contro, e gli rapportarono, e dissero:
52 Il tuo figliuolo vive. Ed egli do-
mandò loro dell'ora ch egli era stato
meglio. Ed essi gli dissero: Ieri a
53 sette ore la febbre lo lasciò. Laonde
il padre conobbe ch'era nella stessa
ora, che Gesù gli avea detto: Il tuo
figliuolo vive; e credette egli, e tutta
la sua casa.
54 Questo secondo segno fece di
nuovo Gesù, quando fu venuto di
Giudea in Galilea.
Giovanni 5
DOPO queste cose v'era una festa
de'Giudei; e Gesù salì in Gerusa-
2 lemme. Or in Gerusalemme, presso
della porta delle pecore, v'è una
pescina, detta in Ebreo Betesda, che
3 ha cinque portici. In essi giaceva
gran moltitudine d'infermi, di ciechi,
di zoppi, di secchi, aspettando il
4 movimento dell'acqua. Perciocchè
di tempo in tempo un angelo scen-
deva nella pescina, ed intorbidava
l'acqua; e il primo che vi entrava,
dopo l'intorbidamento dell'acqua,
era sanato, di qualunque malattia
egli fosse tenuto.
5 Or quivi era un certo uomo, ch'era
6 stato infermo trentotto anni. Gesù,
veduto costui giacere, e sapendo che
già lungo tempo era stato infermo,
gli disse: Vuoi tu esser sanato?
7 L'infermo gli rispose: Signore, io non
ho alcuno che mi metta nella pescina,
quando l'acqua è intorbidata; e
quando io vi vengo, un altro vi
8 scende prima di me. Gesù gli disse:
Levati, togli il tuo letticello, e cam-
9 mina. E in quello stante quel-
l'uomo fu sanato, e tolse il suo let-
ticello, e camminava. Or in quel
giorno era sabato.
10 Laonde i Giudei dissero a colui
ch'era stato sanato: Egli è sabato;
non ti è lecito di togliere il tuo let-
11 ticello. Egli rispose loro: Colui che
mi ha sanato mi ha detto: Togli il
12 tuo letticello, e cammina. Ed essi
gli domandarono: Chi è quell'uomo
che ti ha detto: Togli il tuo letticello,
13 e cammina? Or colui ch'era stato
sanato non sapeva chi egli fosse;
perciocchè Gesù s'era sottratto dalla
moltitudine ch'era in quel luogo.
14 Di poi Gesù lo trovò nel tempio, e
gli disse: Ecco, tu sei stato sanato;
non peccar più, che peggio non ti
15 avvenga. Quell'uomo se ne andò,
e rapportò ai Giudei che Gesù era
quel che l'avea sanato.
16 E PERCIÒ i Giudei perseguivano
Gesù, e cercavano d'ucciderlo, per-
ciocchè avea fatte quelle cose in
17 sabato. Ma Gesù rispose loro: Il
Padre mio opera infino ad ora, ed io
18 ancora opero. Perciò adunque i
Giudei cercavano vie più d'ucciderlo,
perciocchè non solo violava il sabato,
ma ancora diceva Iddio esser suo
Padre, facendosi uguale a Dio.
19 Laonde Gesù rispose, e disse loro:
In verità, in verità, io vi dico, che
il Figliuolo non può far nulla da sè
stesso, ma fa ciò che vede fare al
Padre, perciocchè le cose ch'esso fa,
il Figliuolo le fa anch'egli simigliante-
20 mente. Poichè il Padre ama il Fi-
gliuolo, e gli mostra tutte le cose
ch'egli fa; ed anche gli mostrerà
opere maggiori di queste, acciocchè
21 voi vi maravigliate. Perciocchè, sic-
come il Padre suscita i morti, e li
vivifica, così ancora il Figliuolo vivi-
22 fica coloro ch'egli vuole. Poichè il
Padre non giudica alcuno, ma ha
dato tutto il giudicio al Figliuolo;
23 acciocchè tutti onorino il Figliuolo,
come onorano il Padre; chi non onora
il Figliuolo, non onora il Padre che
l'ha mandato.
24 In verità, in verità, io vi dico, che
chi ode la mia parola, e crede a colui
che mi ha mandato, ha vita eterna,
e non viene in giudicio; anzi è pas-
25 sato dalla morte alla vita. In
verità, in verità, io vi dico, che l'ora
viene, e già al presente è, che i morti
udiranno la voce del Figliuol di Dio,
e coloro che l'avranno udita vive-
26 ranno. Perciocchè, siccome il Pa-
27 dre ha vita in sè stesso, così ha dato
ancora al Figliuolo d'aver vita in sè
stesso; e gli ha data podestà ezian-
dio di far giudicio, in quanto egli
28 è Figliuol d'uomo. Non vi mara-
vigliate di questo; perciocchè l'ora
viene, che tutti coloro che son ne'
monumenti udiranno la sua voce;
29 ed usciranno, coloro che avranno
fatto bene, in risurrezion di vita; e
coloro che avranno fatto male, in
risurrezion di condannazione.
30 Io non posso da me stesso far cosa
alcuna; io giudico secondo che io
odo; e il mio giudicio è giusto, per-
ciocchè io non cerco la mia volontà,
ma la volontà del Padre che mi ha
mandato.
31 Se io testimonio di me stesso, la
mia testimonianza non è verace.
32 V'è un altro che rende testimonianza
di me, ed io so che la testimonianza
33 ch'egli rende di me è verace. Voi
mandaste a Giovanni, ed egli ren-
34 dette testimonianza alla verità. Or
io non prendo testimonianza da uomo
alcuno, ma dico queste cose, accioc-
35 chè siate salvati. Esso era una lam-
pana ardente, e lucente; e voi volen-
tieri gioiste, per un breve tempo,
alla sua luce.
36 Ma io ha la testimonianza mag-
giore di quella di Giovanni, poichè le
opere che il Padre mi ha date ad
adempiere, quelle opere, dico, le quali
io fo, testimoniano di me, che il
37 Padre mio mi ha mandato. Ed
anche il Padre stesso che mi ha man-
dato ha testimoniato di me; voi
non udiste giammai la sua voce, nè
38 vedeste la sua sembianza; e non
avete la sua parola dimorante in voi,
perchè non credete a colui ch'egli ha
39 mandato. Investigate le scritture,
perciocchè voi pensate per esse aver
vita eterna; ed esse son quelle che
40 testimoniano di me. Ma voi non
volete venire a me, acciocchè ab-
biate vita.
41 Io non prendo gloria dagli uomini.
42 Ma io vi conosco, che non avete
43 l'amor di Dio in voi. Io son venuto
nel nome del Padre mio, e voi non
mi ricevete; se un altro viene nel suo
proprio nome, quello riceverete.
44 Come potete voi credere, poichè
prendete gloria gli uni dagli altri,
e non cercate la gloria che viene da
un solo Dio?
45 Non pensate che io vi accusi appo
il Padre; v'è chi vi accusa, cioè
Mosè, nel qual voi avete riposta la
46 vostra speranza. Perciocchè, se voi
credeste a Mosè, credereste ancora a
me; poichè egli ha scritto di me.
47 Ma se non credete agli scritti d'esso,
come crederete alle mie parole?
Giovanni 6
DOPO queste cose, Gesù se ne
andò all'altra riva del mare della
Galilea, che è il mar di Tiberiade.
2 E gran moltitudine lo seguitava, per-
ciocchè vedevano i miracoli ch'egli
3 faceva negl'infermi. Ma Gesù salì
in sul monte, e quivi sedeva co'suoi
discepoli.
4 Or la pasqua, la festa de'Giudei,
era vicina.
5 Gesù adunque, alzati gli occhi, e
veggendo che gran moltitudine veni-
va a lui, disse a Filippo: Onde com-
prerem noi del pane, per dar da man-
6 giare a costoro? (Or diceva questo,
per provarlo, perciocchè egli sapeva
7 quel ch'era per fare.) Filippo gli
rispose: Del pane per dugento denari
non basterebbe loro, perchè ciascun
d'essi ne prendesse pure un poco.
8 Andrea, fratello di Simon Pietro,
l'uno de'suoi discepoli, gli disse:
9 V'e qui un fanciullo, che ha cinque
pani d'orzo, e due pescetti; ma, che
è ciò per tanti?
10 E Gesù disse: Fate che gli uomini
si assettino. Or v'era in quel luogo
erba assai. La gente adunque si
assettò, ed erano in numero d'intorno
a cinquemila.
11 E Gesù prese i pani, e, rese grazie,
li distribuì a'discepoli, e i discepoli
alla gente assettata; il simigliante
fece dei pesci, quanti ne volevano.
12 E dopo che furon saziati, Gesù disse
a'suoi discepoli: Raccogliete i pezzi
avanzati perciocchè niente si perda.
13 Essi adunque li raccolsero, ed em-
pierono dodici corbelli di pezzi di
que'cinque pani d'orzo, ch'erano
avanzati a coloro che aveano man-
giato.
14 Laonde la gente, avendo veduto il
miracolo che Gesù avea fatto, disse:
Certo costui è il profeta, che deve
15 venire al mondo. Gesù adunque,
conoscendo che verrebbero, e lo ra-
pirebbero per farlo re, si ritrasse di
nuovo in sul monte, tutto solo.
16 E QUANDO fu sera, i suoi disce-
17 poli discesero verso il mare. E mon-
tati nella navicella, traevano all'al-
tra riva del mare, verso Capernaum;
e già era scuro, e Gesù non era
18 venuto a loro. E perchè soffiava
un gran vento, il mare era commosso.
19 Ora, quando ebbero vogato intorno
a venticinque o trenta stadi, videro
Gesù che camminava in sul mare, e
si accostava alla navicella, ed eb-
20 bero paura. Ma egli disse loro: Son
21 io, non temiate. Essi adunque vo-
lonterosamente lo ricevettero dentro
la navicella; e subitamente la navi-
cella arrivò là dove essi traevano.
22 IL giorno seguente, la moltitudine
ch'era restata all'altra riva del mare,
avendo veduto che quivi non v'era
altra navicella che quell'una nella
quale erano montati i discepoli di
Gesù, e ch'egli non v'era montato
con loro; anzi che i suoi discepoli
23 erano partiti soli (or altre navicelle
eran venute di Tiberiade, presso del
luogo, ove, avendo il Signore rese
grazie, aveano mangiato il pane);
24 la moltitudine, dico, come ebbe ve-
duto che Gesù non era quivi, nè i suoi
discepoli, montò anch'ella in quelle
navicelle, e venne in Capernaum,
cercando Gesù.
25 E trovatolo di là dal mare, gli dis-
se: Maestro, quando sei giunto qua?
26 Gesù rispose loro, e disse: In
verità, in verità, io vi dico, che voi
mi cercate, non perciocchè avete
veduti miracoli; ma, perciocchè avete
mangiato di quei pani, e siete stati
27 saziati. Adoperatevi, non intorno al
cibo che perisce, ma intorno al cibo
che dimora in vita eterna, il quale
il Figliuol dell'uomo vi darà; per-
ciocchè esso ha il Padre, cioè Iddio,
suggellato.
28 Laonde essi gli dissero: Che faremo,
per operar le opere di Dio?
29 Gesù rispose, e disse loro: Questa
è l'opera di Dio: che voi crediate in
colui ch'egli ha mandato.
30 Laonde essi gli dissero: Qual segno
fai tu adunque, acciocchè noi lo veg-
giamo, e ti crediamo? che operi?
31 I nostri padri mangiarono la manna
nel deserto, come è scritto: Egli diè
loro a mangiare del pan celeste.
32 Allora Gesù disse loro: In verità,
in verità, io vi dico, che Mosè non
vi ha dato il pane celeste; ma il
Padre mio vi dà il vero pane celeste.
33 Perciocchè il pan di Dio è quel che
scende dal cielo, e dà vita al
mondo.
34 Essi adunque gli dissero: Signore,
dacci del continuo cotesto pane.
35 E Gesù disse loro: Io sono il pan
della vita; chi viene a me non avrà
fame, e chi crede in me non avrà
36 giammai sete. Ma io vi ho detto
che, benchè mi abbiate veduto, non
37 però credete. Tutto quello che il
Padre mi dà verrà a me, ed io non
caccerò fuori colui che viene a me.
38 Perciocchè io son disceso del cielo,
non acciocchè io faccia la mia vo-
lontà, ma la volontà di colui che
39 mi ha mandato. Ora questa è la
volontà del Padre che mi ha man-
dato: ch'io non perda niente di tutto
ciò ch'egli mi ha dato; anzi, ch'io
40 lo risusciti nell'ultimo giorno. Ma
altresì la volontà di colui che mi ha
mandato è questa: che chiunque vede
il Figliuolo, e crede in lui, abbia vita
eterna; ed io lo risusciterò nell'ul-
timo giorno.
41 I Giudei adunque mormoravano
di lui, perciocchè avea detto: Io
sono il pane ch'è disceso dal cielo.
42 E dicevano: Costui non è egli Gesù,
figliuol di Giuseppe, di cui noi cono-
sciamo il padre e la madre? come
adunque dice costui: Io son disceso
dal cielo?
43 Laonde Gesù rispose, e disse loro:
44 Non mormorate tra voi. Niuno può
venire a me, se non che il Padre che
mi ha mandato lo tragga; ed io lo
45 risusciterò nell'ultimo giorno. Egli
è scritto ne'profeti: E tutti saranno
insegnati da Dio. Ogni uomo dun-
que che ha udito dal Padre, ed ha
46 imparato, viene a me. Non già che
alcuno abbia veduto il Padre, se non
colui ch'è da Dio; esso ha veduto il
47 Padre. In verità, in verità, io vi
dico: Chi crede in me ha vita eterna.
48 Io sono il pan della vita. I vostri
49 padri mangiarono la manna nel de-
50 serto, e morirono. Quest'è il pane
ch'è disceso dal cielo, acciocchè chi
51 ne avrà mangiato non muoia. Io
sono il vivo pane, ch'è disceso dal
cielo; se alcun mangia di questo
pane viverà in eterno; or il pane che
io darò è la mia carne, la quale io
darò per la vita del mondo.
52 I Giudei adunque contendevan fra
loro, dicendo: Come può costui darci
a mangiar la sua carne?
53 Perciò Gesù disse loro: In verità,
in verità, io vi dico, che se voi non
mangiate la carne del Figliuol del-
l'uomo, e non bevete il suo sangue,
54 voi non avete la vita in voi. Chi
mangia la mia carne, e beve il mio
sangue, ha vita eterna; ed io lo risu-
55 sciterò nell'ultimo giorno. Percioc-
chè la mia carne è veramente cibo, ed
il mio sangue è veramente bevanda.
56 Chi mangia la mia carne, e beve il
mio sangue, dimora in me, ed io in
57 lui. Siccome il vivente Padre mi
ha mandato, ed io vivo per il Padre,
così, chi mi mangia viverà anch'egli
58 per me. Quest'è il pane ch'è di-
sceso dal cielo; non quale era la
manna che i vostri padri mangiarono,
e morirono; chi mangia questo pane
viverà in eterno.
59 Queste cose disse nella sinagoga,
insegnando in Capernaum.
60 LAONDE molti de'suoi discepoli,
uditolo, dissero: Questo parlare è
duro, chi può ascoltarlo?
61 E Gesù, conoscendo in sè stesso
che i suoi discepoli mormoravan di
ciò, disse loro: Questo vi scandalezza
62 egli? Che sarà dunque, quando ve-
drete il Figliuol dell'uomo salire ove
63 egli era prima? Lo spirito è quel
che vivifica, la carne non giova
nulla; le parole che io vi ragiono
64 sono spirito e vita. Ma ve ne sono
alcuni di voi, i quali non credono
(poichè Gesù conosceva fin dal prin-
cipio chi erano coloro che non crede-
vano, e chi era colui che lo tradi-
65 rebbe). E diceva: Perciò vi ho detto
che niuno può venire a me se non gli
è dato dal Padre mio.
66 Da quell'ora molti de'suoi disce-
poli si trassero indietro, e non anda-
vano più attorno con lui.
67 Laonde Gesù disse a'dodici: Non
68 ve ne volete andare ancor voi? E
Simon Pietro gli rispose: Signore, a
chi ce ne andremmo? tu hai le parole
69 di vita eterna. E noi abbiamo
creduto, ed abbiamo conosciuto che
tu sei il Cristo, il Figliuol dell'Iddio
vivente.
70 Gesù rispose loro: Non ho io eletti
voi dodici? e pure un di voi è dia-
71 volo. Or egli diceva ciò di Giuda
Iscariot, figliuol di Simone; percioc-
chè esso era per tradirlo, quantunque
fosse uno de'dodici.
Giovanni 7
DOPO queste cose, Gesù andava
attorno per la Galilea, perciocchè non
voleva andare attorno per la Giudea;
perchè i Giudei cercavano di ucci-
derlo.
2 Or la festa de'Giudei, cioè la solen-
nità de'tabernacoli, era vicina.
3 Laonde i suoi fratelli gli dissero:
Partiti di qui, e vattene nella Giudea,
acciocchè i tuoi discepoli ancora veg-
4 gano le opere che tu fai. Perchè
niuno che cerca d'esser riconosciuto
in pubblico fa cosa alcuna in occulto;
se tu fai coteste cose, palesati al
5 mondo. Perciocchè non pure i suoi
fratelli credevano in lui.
6 Laonde Gesù disse loro; Il mio
tempo non è ancora venuto; ma il
7 vostro tempo sempre è presto. Il
mondo non vi può odiare, ma egli
mi odia, perciocchè io rendo testi-
monianza d'esso, che le sue opere
8 son malvage. Salite voi a questa
festa; io non salgo ancora a questa
festa, perciocchè il mio tempo non è
ancora compiuto.
9 E dette loro tali cose, rimase in
Galilea.
10 ORA, dopo che i suoi fratelli
furon saliti alla festa, allora egli
ancora vi salì, non palesemente, ma
11 come di nascosto. I Giudei adunque
lo cercavano nella festa, e dicevano:
12 Ov'è colui? E v'era gran mormorio
di lui fra le turbe; gli uni dicevano:
Egli è da bene; altri dicevano: No;
anzi egli seduce la moltitudine.
13 Ma pur niuno parlava di lui aperta-
mente, per tema de'Giudei.
14 Ora, essendo già passata mezza la
festa, Gesù salì nel tempio, ed inse-
15 gnava. E i Giudei si maraviglia-
vano, dicendo: Come sa costui let-
tere, non essendo stato ammaestra-
to?
16 Laonde Gesù rispose loro, e disse:
La mia dottrina non è mia, ma di
17 colui che mi ha mandato. Se al-
cuno vuol far la volontà d'esso, cono-
scerà se questa dottrina è da Dio, o
18 pur se io parlo da me stesso. Chi
parla da sè stesso cerca la sua propria
gloria; ma chi cerca la gloria di colui
che l'ha mandato, esso è verace, ed
19 ingiustizia non è in lui. Mosè non
v'ha egli data la legge? e pur niuno
di voi mette ad effetto la legge;
perchè cercate di uccidermi?
20 La moltitudine rispose, e disse:
Tu hai il demonio; chi cerca di
ucciderti?
21 Gesù rispose, e disse loro: Io ho
fatta un'opera, e tutti siete mara-
22 vigliati. E pur Mosè vi ha data la
circoncisione (non già ch'ella sia da
Mosè, anzi da'padri); e voi circonci-
23 dete l'uomo in sabato. Se l'uomo
riceve la circoncisione in sabato,
acciocchè la legge di Mosè non sia
rotta, vi adirate voi contro a me,
ch'io abbia sanato tutto un uomo
24 in sabato? Non giudicate secondo
l'apparenza, ma fate giusto giu-
dicio.
25 Laonde alcuni di que'di Gerusa-
lemme dicevano: Non è costui quel
26 ch'essi cercano di uccidere? E pure,
ecco, egli parla liberamente, ed essi
non gli dicono nulla; avrebbero mai
i rettori conosciuto per vero che
27 costui è il Cristo? Ma pure, noi
sappiamo onde costui è; ma, quando
il Cristo verrà, niuno saprà onde egli
sia.
28 Laonde Gesù gridava nel tempio,
insegnando, e dicendo: E voi mi
conoscete, e sapete onde io sono,
ed io non son venuto da me stesso;
ma colui che mi ha mandato è
verace, il qual voi non conoscete.
29 Ma io lo conosco, perciocchè io
son proceduto da lui, ed egli mi ha
30 mandato. Perciò cercavano di pi-
gliarlo; ma niuno gli mise la mano
addosso; perciocchè la sua ora non
era ancora venuta.
31 E molti della moltitudine credet-
tero in lui, e dicevano: Il Cristo,
quando sarà venuto, farà egli più
32 segni che costui non ha fatti? I
Farisei udirono la moltitudine che
bisbigliava queste cose di lui; e i
Farisei, e i principali sacerdoti, man-
darono de'sergenti per pigliarlo.
33 Perciò Gesù disse loro: Io son con
voi ancora un poco di tempo: poi
me ne vo a colui che mi ha mandato.
34 Voi mi cercherete, e non mi trove-
rete; e dove io sarò, voi non potrete
venire.
35 Laonde i Giudei dissero fra loro:
Dove andrà costui, che noi nol tro-
veremo? andrà egli a coloro che son
dispersi fra i Greci, ad insegnare i
36 Greci? Quale è questo ragiona-
mento ch'egli ha detto: Voi mi cer-
cherete, e non mi troverete; e: Dove
io sarò, voi non potrete venire?
37 Or nell'ultimo giorno, ch'era il
gran giorno della festa, Gesù, stando
in piè, gridò, dicendo: Se alcuno ha
38 sete, venga a me, e beva. Chi
crede in me, siccome ha detto la
scrittura, dal suo seno coleranno
39 fiumi d'acqua viva. Or egli disse
questo dello Spirito, il qual riceve-
rebbero coloro che credono in lui;
perchè lo Spirito Santo non era an-
cora stato mandato; perciocchè Gesù
non era ancora stato glorificato.
40 Molti adunque della moltitudine,
udito quel ragionamento, dicevano:
41 Costui è veramente il profeta.
Altri dicevano: Costui è il Cristo.
Altri dicevano: Ma il Cristo verà
42 egli di Galilea? La scrittura non
ha ella detto, che il Cristo verrà della
progenie di Davide, e di Betleem,
43 castello ove dimorò Davide? Vi
fu adunque dissensione fra la molti-
44 tudine a motivo di lui. Ed alcuni
di loro volevan pigliarlo, ma pur
niuno mise le mani sopra lui.
45 I sergenti adunque tornarono
a'principali sacerdoti, ed a'Farisei;
e quelli dissero loro: Perchè non
46 l'avete menato? I sergenti rispose-
ro: Niun uomo parlò giammai co-
47 me costui. Laonde i Farisei rispo-
ser loro: Siete punto ancora voi sta-
48 ti sedotti? Ha alcuno dei rettori,
o de'Farisei, creduto in lui? Ma
49 questa moltitudine, che non sa la leg-
ge, è maledetta.
50 Nicodemo, quel che venne di notte
a lui, il quale era un di loro, disse
51 loro: La nostra legge condanna ella
l'uomo, avanti ch'egli sia stato udi-
to, e che sia conosciuto ciò ch'egli
52 ha fatto? Essi risposero, e gli dis-
sero: Sei punto ancor tu di Galilea?
investiga, e vedi che profeta alcuno
non sorse mai di Galilea.
53 E ciascuno se ne andò a casa sua.
Giovanni 8
E GESÙ se ne andò al monte degli
Ulivi.
2 E in sul far del giorno, venne di
nuovo nel tempio, e tutto il popolo
venne a lui; ed egli, postosi a sedere,
li ammaestrava.
3 Allora i Farisei, e gli Scribi, gli
menarono una donna, ch'era stata
colta in adulterio; e fattala star in
4 piè ivi in mezzo, dissero a Gesù:
Maestro, questa donna è stata tro-
vata in sul fatto, commettendo adul-
5 terio. Or Mosè ci ha comandato
nella legge, che cotali si lapidino; tu,
6 adunque, che ne dici? Or dicevano
questo, tentandolo, per poterlo ac-
cusare. Ma Gesù chinatosi in guì,
7 scriveva col dito in terra. E come
essi continuavano a domandarlo, egli,
rizzatosi, disse loro: Colui di voi
ch'è senza peccato getti il primo la
8 pietra contro a lei. E chinatosi di
9 nuovo in giù, scriveva in terra. Ed
essi, udito ciò, e convinti dalla co-
scienza, ad uno ad uno se ne usci-
rono fuori, cominciando da'più vec-
chi infino agli ultimi; e Gesù fu la-
sciato solo con la donna, che era ivi
10 in mezzo. E Gesù, rizzatosi, e non
veggendo alcuno, se non la donna,
le disse: Donna, ove sono que'tuoi
accusatori? niuno t'ha egli condan-
11 nata? Ed ella disse: Niuno, Si-
gnore. E Gesù le disse: Io ancora
non ti condanno; vattene, e da ora
innanzi non peccar più.
12 E GESÙ di nuovo parlò loro, di-
cendo: Io son la luce del mondo;
chi mi seguita non camminerà nelle
tenebre, anzi avrà la luce della vita.
13 Laonde i Farisei gli dissero: Tu
testimonii di te stesso; la tua testi-
14 monianza non è verace. Gesù ri-
spose, e disse loro: Quantunque io
testimonii di me stesso, pure è la mia
testimonianza verace; perciocchè io
so onde io son venuto, e ove io
vo; ma voi non sapete nè onde io
15 vengo, nè ove io vo. Voi giudicate
secondo la carne; io non giudico
16 alcuno. E benchè io giudicassi, il
mio giudicio sarebbe verace, per-
ciocchè io non son solo; anzi son io,
17 e il Padre che mi ha mandato. Or
anche nella vostra legge è scritto,
che la testimonianza di due uomini
18 è verace. Io son quel che testi-
monio di me stesso; e il Padre ancora,
che mi ha mandato, testimonia di
19 me. Laonde essi gli dissero: Ove
è il Padre tuo? Gesù rispose: Voi
non conoscete nè me, nè il Padre
mio; se voi conosceste me, cono-
scereste ancora il Padre mio.
20 Questi ragionamenti tenne Gesù in
quella parte, dov'era la cassa delle
offerte, insegnando nel tempio; e
niuno lo pigliò, perciocchè la sua ora
non era ancora venuta.
21 Gesù adunque disse loro di nuovo:
Io me ne vo, e voi mi cercherete, e
morrete nel vostro peccato; là ove io
22 vo, voi non potete venire. Laonde i
Giudei dicevano: Ucciderà egli sè
stesso, ch'egli dice: Dove io vo, voi
23 non potete venire? Ed egli disse
loro: Voi siete da basso, io son da
alto; voi siete di questo mondo, io
24 non son di questo mondo. Perciò
vi ho detto che voi morrete ne'vostri
peccati, perciocchè, se voi non credete
ch'io son desso, voi morrete ne'vostri
peccati.
25 Laonde essi gli dissero: Tu chi sei?
E Gesù disse loro: Io sono quel che vi
26 dico dal principio. Io ho molte cose
a parlare, ed a giudicar di voi; ma
colui che mi ha mandato è verace, e
le cose che io ho udite da lui, quelle
27 dico al mondo. Essi non conobbero
che parlava loro del Padre.
28 Gesù adunque disse loro: Quando
voi avrete innalzato il Figliuol del-
l'uomo, allora conoscerete che io
son desso, e che non fo nulla da me
stesso; ma che parlo queste cose, se-
condo che il Padre mi ha insegnato.
29 E colui che mi ha mandato è meco:
il Padre non mi ha lasciato solo;
poichè io del continuo fo le cose che
gli piacciono.
30 Mentre egli ragionava queste cose,
molti credettero in lui.
31 E Gesù disse a'Giudei che gli avea-
no creduto: Se voi perseverate nella
mia parola, voi sarete veramente
32 miei discepoli; e conoscerete la ve-
rità, e la verità vi francherà.
33 Essi gli risposero: Noi siam pro-
genie d'Abrahamo, e non abbiam mai
servito ad alcuno; come dici tu:
34 Voi diverrete franchi? Gesù rispose
loro: In verità, in verità, io vi dico,
che chi fa il peccato è servo del pec-
35 cato. Or il servo non dimora in
perpetuo nella casa; il figliuolo vi di-
36 mora in perpetuo. Se dunque il
Figliuolo vi franca, voi sarete vera-
37 mente franchi. Io so che voi siete
progenie d'Abrahamo; ma voi cerca-
te d'uccidermi, perciocchè la mia
38 parola non penetra in voi. Io parlo
ciò che ho veduto presso il Padre
mio; e voi altresì fate le cose che
avete vedute presso il padre vostro.
39 Essi risposero, e gli dissero: Il padre
nostro è Abrahamo. Gesù disse lo-
ro: Se voi foste figliuoli d'Abraha-
mo, fareste le opere d'Abrahamo.
40 Ma ora voi cercate d'uccider me, uo-
mo, che vi ho proposta la verità ch'io
ho udita da Dio; ciò non fece già
Abrahamo. Voi fate le opere del pa-
dre vostro.
41 Laonde essi gli dissero: Noi non
siam nati di fornicazione; noi abbia-
42 mo un solo Padre, che è Iddio. E
Gesù disse loro: Se Iddio fosse vo-
stro Padre, voi mi amereste; poichè
io sono proceduto, e vengo da Dio;
perciocchè io non son venuto da me
stesso, anzi esso mi ha mandato.
43 Perchè non intendete voi il mio par-
lare? perchè voi non potete ascoltar
44 la mia parola. Voi siete dal diavolo,
che è vostro padre; e volete fare i de-
sideri del padre vostro; egli fu mici-
diale dal principio, e non è stato
fermo nella verità; poichè verità
non è in lui; quando proferisce la
menzogna, parla del suo proprio;
perciocchè egli è mendace, e il padre
45 della menzogna. Ma, quant'è a me,
perciocchè io dico la verità, voi non
46 mi credete. Chi di voi mi convince
di peccato? e se io dico verità, per-
47 chè non mi credete voi? Chi è da
Dio ascolta le parole di Dio; perciò,
voi non l'ascoltate, perciocchè non
siete da Dio.
48 Laonde i Giudei risposero, e gli
dissero: Non diciamo noi bene che tu
sei Samaritano, e che hai il demo-
nio?
49 Gesù rispose: Io non ho demonio,
ma onoro il Padre mio, e voi mi di-
50 sonorate. Or io non cerco la mia
gloria; v'è chi la cerca, e ne giudica.
51 In verità, in verità, io vi dico che se
alcuno guarda la mia parola, non
vedrà giammai in eterno la morte.
52 Laonde i Giudei gli dissero: Ora
conosciamo che tu hai il demonio.
Abrahamo, ed i profeti son morti; e
tu dici: Se alcuno guarda la mia pa-
rola, egli non gusterà giammai in
53 eterno la morte. Sei tu maggiore
del padre nostro Abrahamo, il quale
è morto? i profeti ancora son morti;
che fai te stesso?
54 Gesù rispose: Se io glorifico me
stesso, la mia gloria non è nulla; v'è
il Padre mio che mi glorifica, che
55 voi dite essere vostro Dio. E pur
voi non l'avete conosciuto; ma io
lo conosco; e, se io dicessi che io non
lo conosco, sarei mendace, simile a
voi; ma io lo conosco, e guardo la sua
56 parola. Abrahamo, vostro padre,
giubilando, desiderò di vedere il mio
giorno, e lo vide, e se ne rallegrò.
57 I Giudei adunque gli dissero: Tu
non hai ancora cinquant'anni, ed hai
veduto Abrahamo?
58 Gesù disse loro: In verità, in verità,
io vi dico, che avanti che Abrahamo
fosse nato, io sono.
59 Essi adunque levarono delle pie-
tre, per gettarle contro a lui; ma Gesù
si nascose, ed uscì del tempio, es-
sendo passato per mezzo loro; e così
se ne andò.
Giovanni 9
E PASSANDO, vide un uomo che
era cieco dalla sua natività. E i suoi
2 discepoli lo domandaron, dicendo:
Maestro, chi ha peccato, costui, o suo
padre e sua madre, perchè egli sia na-
3 to cieco? Gesù rispose: Nè costui,
nè suo padre, nè sua madre hanno
peccato; anzi ciò è avvenuto, acciocchè
le opere di Dio sieno manifestate in
4 lui. Conviene che io operi l'opere
di colui che mi ha mandato, mentre
è giorno; la notte viene che niuno
5 può operare. Mentre io son nel
mondo, io son la luce del mondo.
6 Avendo dette queste cose, sputò in
terra, e fece del loto con lo sputo, e ne
7 impiastrò gli occhi del cieco. E gli
disse: Va', lavati nella pescina di Si-
loe (il che s'interpreta: Mandato);
egli adunque vi andò, e si lavò, e ri-
tornò vedendo.
8 Laonde i vicini, e coloro che in-
nanzi l'avean veduto cieco, dissero:
Non è costui quel che sedeva, e men-
9 dicava? Gli uni dicevano: Egli è
l'istesso. Gli altri: Egli lo rassomi-
10 glia. Ed egli diceva: Io son desso. Gli
dissero adunque: Come ti sono stati
11 aperti gli occhi? Egli rispose, e dis-
se: Un uomo, detto Gesù, fece del
loto, e me ne impiastrò gli occhi, e
mi disse: Vattene alla pescina di Si-
loe, e lavati. Ed io, essendovi andato,
e lavatomi, ho ricuperata la vista.
12 Ed essi gli dissero: Ov'è colui? Egli
disse: Io non so.
13 Ed essi condussero a'Farisei colui
14 che già era stato cieco. Or era saba-
to, quando Gesù fece il loto, ed
15 aperse gli occhi d'esso. I Farisei
adunque da capo gli domandarono
anch'essi, come egli avea ricoverata
la vista. Ed egli disse loro: Egli mi
mise del loto in su gli occhi, ed io mi
16 lavai, e veggo. Alcuni adunque de'
Farisei dicevano: Quest'uomo non è
da Dio, perciocchè non osserva il sa-
bato. Altri dicevano: Come può un
uomo peccatore far cotali miracoli?
17 E v'era dissensione fra loro. Dis-
sero adunque di nuovo al cieco: Che
dici tu di lui, ch'egli ti ha aperti gli
occhi? Egli disse: Egli è profeta.
18 Laonde i Giudei non credettero di
lui, ch'egli fosse stato cieco, ed avesse
ricoverata la vista; finchè ebbero
chiamati il padre, e la madre di quel-
l'uomo che avea ricoverata la vista.
19 E quando furon venuti, li domandaro-
no, dicendo: È costui il vostro fi-
gliuolo, il qual voi dite esser nato
cieco? come dunque vede egli ora?
20 E il padre, e la madre di esso rispo-
sero loro, e dissero: Noi sappiamo
che costui è nostro figliuolo, e ch'e-
21 gli è nato cieco. Ma, come egli ora
vegga, o chi gli abbia aperti gli oc-
chi, noi nol sappiamo; egli è già in
età, domandateglielo; egli parlerà di
sè stesso.
22 Questo dissero il padre, e la madre
d'esso; perciocchè temevano i Giu-
dei; poichè i Giudei avevano già
costituito che se alcuno lo ricono-
sceva il Cristo, fosse sbandito dalla
23 sinagoga. Perciò, il padre e la
madre d'esso dissero: Egli è già in
età, domandate lui stesso.
24 Essi adunque chiamarono di nuovo
quell'uomo ch'era stato cieco, e gli
dissero: Da'gloria a Dio; noi sap-
piamo che quest'uomo è peccatore.
25 Laonde colui rispose, e disse: Se egli
è peccatore, io nol so; una cosa so,
che, essendo io stato cieco, ora veg-
26 go. Ed essi da capo gli dissero: Che
ti fece egli? come ti aperse egli gli
27 occhi? Egli rispose loro: Io ve l'ho
già detto, e voi non l'avete ascolta-
to; perchè volete udirlo di nuovo?
volete punto ancora voi divenir suoi
discepoli?
28 Perciò essi l'ingiuriarono, e dis-
sero: Sii tu discepolo di colui; ma,
quant'è a noi, siam discepoli di Mosè.
29 Noi sappiamo che Iddio ha parlato
a Mosè; ma, quant'è a costui, non
30 sappiamo onde egli sia. Quell'uo-
mo rispose, e disse loro: V'è ben di
vero da maravigliarsi in ciò che voi
non sapete onde egli sia; e pure egli
31 mi ha aperti gli occhi. Or noi sap-
piamo che Iddio non esaudisce i pec-
catori; ma, se alcuno è pio verso
Iddio, e fa la sua volontà, quello esau-
32 disce egli. Ei non si è giammai udi-
to che alcuno abbia aperti gli occhi
33 ad uno che sia nato cieco. Se costui
non fosse da Dio, non potrebbe far
34 nulla. Essi risposero, e gli dissero:
Tu sei tutto quanto nato in peccati,
e ci ammaestri! E lo cacciarono fuori.
35 Gesù udì che l'aveano cacciato fuo-
ri; e trovatolo, gli disse: Credi tu nel
36 Figliuol di Dio? Colui rispose, e
disse: E chi è egli, Signore, acciocchè
37 io creda in lui? E Gesù gli disse:
Tu l'hai veduto, e quel che parla teco
38 è desso. Allora egli disse: Io credo,
Signore, e l'adorò.
39 Poi Gesù disse: Io son venuto in
questo mondo per far giudicio, ac-
ciocchè coloro che non veggono veg-
gano, e coloro che veggono divengan
40 ciechi. Ed alcuni de'Farisei ch'e-
ran con lui udirono queste cose, e gli
dissero: Siamo ancora noi ciechi?
41 Gesù disse loro: Se voi foste ciechi,
non avreste alcun peccato; ma ora
voi dite: Noi veggiamo; perciò il vo-
stro peccato rimane.
Giovanni 10
IN verità, in verità, io vi dico,
che chi non entra per la porta nel-
l'ovile delle pecore, ma vi sale al-
tronde, esso è rubatore, e ladrone.
2 Ma chi entra per la porta è pastor
3 delle pecore. A costui apre il porti-
naio, e le pecore ascoltano la sua vo-
ce, ed egli chiama le sue pecore per
4 nome, e le conduce fuori. E quando
ha messe fuori le sue pecore, va da-
vanti a loro, e le pecore lo seguitano,
5 perciocchè conoscono la sua voce. Ma
non seguiteranno lo straniero, anzi
se ne fuggiranno da lui, perciocchè
non conoscono la voce degli stranieri.
6 Questa similitudine disse loro Ge-
sù; ma essi non riconobbero quali
fosser le cose ch'egli ragionava loro.
7 Laonde Gesù da capo disse loro: In
verità, in verità, io vi dico, che io son
8 la porta delle pecore. Tutti quanti
coloro che son venuti sono stati ruba-
tori, e ladroni; ma le pecore non li
9 hanno ascoltati. Io son la porta;
se alcuno entra per me, sarà salvato,
ed entrerà, ed uscirà, e troverà pa-
10 stura. Il ladro non viene se non
per rubare, ed ammazzare, e distrug-
ger le pecore; ma io son venuto ac-
ciocchè abbiano vita, ed abbondino.
11 Io sono il buon pastore; il buon
pastore mette la sua vita per le pe-
core.
12 Ma il mercenario e quel che non è
pastore, e di cui non son le pecore, se
vede venire il lupo, abbandona le
pecore, e sen fugge; e il lupo le
13 rapisce, e disperge le pecore. Or il
mercenario se ne fugge, perciocchè
egli è mercenario, e non si cura delle
pecore.
14 Io sono il buon pastore, e conosco
le mie pecore, e son conosciuto dalle
15 mie. Siccome il Padre mi conosce,
ed io conosco il Padre; e metto la
mia vita per le mie pecore.
16 Io ho anche delle altre pecore, che
non son di quest'ovile; quelle an-
cora mi conviene addurre, ed esse udi-
ranno la mia voce; e vi sarà una sola
17 greggia, ed un sol pastore. Per que-
sto mi ama il Padre, perciocchè io
metto la vita mia, per ripigliarla
18 poi. Niuno me la toglie, ma io da
me stesso la dipongo; io ho podestà
di diporla, ed ho altresì podestà di
ripigliarla; questo comandamento
ho ricevuto dal Padre mio.
19 Perciò nacque di nuovo dissensione
20 tra i Giudei, per queste parole. E
molti di loro dicevano: Egli ha il de-
monio, ed è forsennato; perchè l'a-
21 scoltate voi? Altri dicevano: Que-
ste parole non son d'un indemoniato;
può il demonio aprir gli occhi de'
ciechi?
22 OR la festa della dedicazione si
fece in Gerusalemme, ed era di verno.
23 E Gesù passeggiava nel tempio,
24 nel portico di Salomone. I Giudei
adunque l'intorniarono, e gli dissero:
Infino a quando terrai sospesa l'ani-
ma nostra? Se tu sei il Cristo, diccelo
apertamente.
25 Gesù rispose loro: Io ve l'ho detto,
e voi nol credete; le opere, che io fo
nel nome del Padre mio, son quelle
26 che testimoniano di me. Ma voi
non credete, perciocchè non siete
delle mie pecore, come io vi ho detto.
27 Le mie pecore ascoltano la mia voce,
ed io le conosco, ed esse mi seguita-
28 no. Ed io do loro la vita eterna, e
giammai in eterno non periranno, e
29 niuno le rapirà di man mia. Il
Padre mio, che me le ha date, è mag-
gior di tutti; e niuno le può rapire di
30 man del Padre mio. Io ed il Padre
siamo una stessa cosa.
31 Perciò i Giudei levarono di nuovo
delle pietre, per lapidarlo.
32 Gesù rispose loro: Io vi ho fatte
veder molte buone opere, procedenti
dal Padre mio; per quale di esse mi
lapidate voi?
33 I Giudei gli risposero, dicendo:
Noi non ti lapidiamo per alcuna buo-
na opera, anzi per bestemmia, per-
ciocchè tu, essendo uomo, ti fai Dio.
34 Gesù rispose loro: Non è egli scritto
nella vostra legge: Io ho detto: Voi
35 siete dii? Se chiama dii coloro,
a'quali la parola di Dio è stata indi-
rizzata; e la scrittura non può essere
36 annullata; dite voi che io, il quale il
Padre ha santificato, ed ha man-
dato nel mondo, bestemmio, per-
ciocchè ho detto: Io son Figliuolo di
37 Dio? Se io non fo le opere del
38 Padre mio, non crediatemi. Ma, s'io
le fo, benchè non crediate a me, cre-
dete alle opere, acciocchè cono-
sciate, e crediate che il Padre è in
me, e ch'io sono in lui.
39 Essi adunque di nuovo cercavano
di pigliarlo; ma egli uscì dalle lor
40 mani. E se ne andò di nuovo di là
dal Giordano, al luogo ove Giovanni
prima battezzava; e quivi dimorò.
41 E molti vennero a lui, e dicevano:
Giovanni certo non fece alcun mira-
colo; ma pure, tutte le cose che Gio-
42 vanni disse di costui eran vere. E
quivi molti credettero in lui.
Giovanni 11
OR v'era un certo Lazaro, di
Betania, del castello di Maria, e
di Marta, sua sorella, il quale era in-
2 fermo. (Or Maria era quella che unse
d'olio odorifero il Signore, ed asciugò
i suoi piedi co'suoi capelli; della
quale il fratello Lazaro era infermo.)
3 Le sorelle adunque mandarono a dire
a Gesù: Signore, ecco, colui che tu
ami è infermo.
4 E Gesù, udito ciò, disse: Questa in-
fermità non è a morte, ma per la glo-
ria di Dio, acciocchè il Figliuol di
Dio sia glorificato per essa.
5 Or Gesù amava Marta, e la sua so-
6 rella, e Lazaro. Come dunque egli
ebbe inteso ch'egli era infermo, di-
morò ancora nel luogo ove egli era
7 due giorni. Poi appresso disse a'suoi
discepoli: Andiam di nuovo in Giu-
8 dea. I discepoli gli dissero: Mae-
stro, i Giudei pur ora cercavan di la-
9 pidarti, e tu vai di nuovo là? Gesù
rispose: Non vi son eglino dodici ore
del giorno? se alcuno cammina di
giorno, non s'intoppa, perciocchè
10 vede la luce di questo mondo. Ma,
se alcuno cammina di notte, s'in-
toppa, perciocchè egli non ha luce.
11 Egli disse queste cose; e poi ap-
presso disse loro: Lazaro, nostro ami-
co, dorme; ma io vo per isvegliarlo.
12 Laonde i suoi discepoli dissero: Si-
13 gnore, se egli dorme, sarà salvo. Or
Gesù avea detto della morte di esso;
ma essi pensavano ch'egli avesse
14 detto del dormir del sonno. Allora
adunque Gesù disse loro apertamen-
15 te: Lazaro è morto. E per voi, io
mi rallegro che io non v'era, accioc-
chè crediate; ma andiamo a lui.
16 Laonde Toma, detto Didimo, disse
a'discepoli, suoi compagni: Andia-
mo ancor noi, acciocchè muoiamo
con lui.
17 Gesù adunque, venuto, trovò che
Lazaro era già da quattro giorni nel
monumento.
18 Or Betania era vicin di Gerusa-
19 lemme intorno a quindici stadi. E
molti dei Giudei eran venuti a Mar-
ta, e Maria, per consolarle del lor
20 fratello. Marta adunque, come udì
che Gesù veniva, gli andò incontro,
ma Maria sedeva in casa.
21 E Marta disse a Gesù: Signore, se
tu fossi stato qui, il mio fratello non
22 sarebbe morto. Ma pure, io so an-
cora al presente che tutto ciò che tu
chiederai a Dio, egli te lo darà.
23 Gesù le disse: Il tuo fratello risu-
sciterà.
24 Marta gli disse: Io so ch'egli risu-
sciterà nella risurrezione, nell'ulti-
mo giorno.
25 Gesù le disse: Io son la risurrezio-
ne e la vita; chiunque crede in me,
26 benchè sia morto, viverà. E chiun-
que vive, e crede in me, non morrà
giammai in eterno. Credi tu questo?
27 Ella gli disse: Sì, Signore; io credo
che tu sei il Cristo, il Figliuol di
Dio, che avea da venire al mondo.
28 E, detto questo, se ne andò, e chia-
mò di nascosto Maria, sua sorella, di-
cendo: Il Maestro è qui, e ti chiama.
29 Essa, come ebbe ciò udito, si levò
30 prestamente, e venne a lui. (Or
Gesù non era ancor giunto nel ca-
stello; ma era nel luogo ove Marta
31 l'avea incontrato.) Laonde i Giudei
ch'eran con lei in casa, e la consola-
vano, veggendo che Maria s'era le-
vata in fretta, ed era uscita fuori, la
seguitarono, dicendo: Ella se ne va
al monumento, per pianger quivi.
32 Maria adunque, quando fu venuta
là ove era Gesù, vedutolo, gli si gittò
ai piedi, dicendogli: Signore, se tu
fossi stato qui, il mio fratello non
33 sarebbe morto. Gesù adunque, co-
me vide che ella, e i Giudei ch'eran
venuti con lei, piangevano, fremè
34 nello spirito, e si conturbò. E disse:
Ove l'avete voi posto? Essi gli dis-
sero: Signore, vieni, e vedi.
35 E Gesù lagrimò.
36 Laonde i Giudei dicevano: Ecco,
37 come l'amava! Ma alcuni di loro
dissero: Non poteva costui, che aper-
se gli occhi al cieco, fare ancora che
costui non morisse?
38 Laonde Gesù, fremendo di nuovo
in sè stesso, venne al monumento; or
quello era una grotta, e v'era una
39 pietra posta disopra. E Gesù dis-
se: Togliete via la pietra. Ma Marta,
la sorella del morto, disse: Signore,
egli pute già; perciocchè egli è morto
40 già da quattro giorni. Gesù le dis-
se: Non t'ho io detto che, se tu cre-
di, tu vedrai la gloria di Dio?
41 Essi adunque tolsero via la pietra
dal luogo ove il morto giaceva. E
Gesù, levati in alto gli occhi, disse:
Padre, io ti ringrazio che tu mi hai
42 esaudito. Or ben sapeva io che tu
sempre mi esaudisci; ma io ho detto
ciò per la moltitudine qui presente,
acciocchè credano che tu mi hai man-
43 dato. E detto questo, gridò con
44 gran voce: Lazaro, vieni fuori. E il
morto uscì, avendo le mani e i piedi
fasciati, e la faccia involta in uno
sciugatoio. Gesù disse loro: Scioglie-
telo, e lasciatelo andare.
45 Laonde molti de'Giudei che eran
venuti a Maria, vedute tutte le cose
che Gesù avea fatte, credettero in lui.
46 MA alcuni di loro andarono a'Fa-
risei, e disser loro le cose che Gesù
47 avea fatte. E perciò i principali
sacerdoti, e i Farisei, raunarono il
concistoro, e dicevano: Che faccia-
mo? quest'uomo fa molti miracoli.
48 Se noi lo lasciamo così, tutti crede-
ranno in lui, e i Romani verranno, e
distruggeranno e il nostro luogo, e la
nostra nazione.
49 Ed un di loro, cioè Caiafa, ch'era
sommo sacerdote di quell'anno, disse
loro: Voi non avete alcun conosci-
50 mento; e non considerate ch'egli ci
giova che un uomo muoia per lo po-
polo, e che tutta la nazione non peri-
51 sca. Or egli non disse questo da sè
stesso; ma, essendo sommo sacerdote
di quell'anno, profetizzò che Gesù
52 morrebbe per la nazione; e non solo
per quella nazione, ma ancora per
raccogliere in uno i figliuoli di Dio
dispersi.
53 Da quel giorno adunque presero in-
54 sieme consiglio d'ucciderlo. Laonde
Gesù non andava più apertamente at-
torno tra i Giudei; ma se ne andò
di là nella contrada vicina del de-
serto, in una città detta Efraim, e
quivi se ne stava co'suoi discepoli.
55 Or la pasqua de'Giudei era vici-
na; e molti di quella contrada sali-
rono in Gerusalemme, innanzi la
56 pasqua, per purificarsi. Cercavano
adunque Gesù; ed essendo nel tem-
pio, dicevano gli uni agli altri: Che
vi par egli? non verrà egli alla festa?
57 Or i principali sacerdoti, e i Farisei
avean dato ordine che, se alcuno sa-
peva ove egli fosse, lo significasse,
acciocchè lo pigliassero.
Giovanni 12
GESÙ adunque, sei giorni avanti
la pasqua, venne in Betania ove
era Lazaro, quel ch'era stato morto,
il quale egli avea suscitato da'morti.
2 E quivi gli fecero un convito; e Marta
ministrava, e Lazaro era un di co-
loro ch'eran con lui a tavola.
3 E Maria prese una libbra d'olio
odorifero di nardo schietto, di gran
prezzo, e ne unse i piedi di Gesù, e li
asciugò co'suoi capelli, e la casa fu
ripiena dell'odor dell'olio.
4 Laonde un de'discepoli d'esso, cioè
Giuda Iscariot, figliuol di Simone, il
5 quale era per tradirlo, disse: Perchè
non si è venduto quest'olio trecento
denari, e non si è il prezzo dato a'po-
veri?
6 Or egli diceva questo, non perchè
si curasse de'poveri, ma perciocchè
era ladro, ed avea la borsa, e por-
tava ciò che vi si metteva dentro.
7 Gesù adunque disse: Lasciala; ella
l'avea guardato per lo giorno della
mia imbalsamatura.
8 Perciocchè sempre avete i poveri
con voi, ma me non avete sempre.
9 Una gran moltitudine dunque de'
Giudei seppe ch'egli era quivi; e ven-
nero, non sol per Gesù, ma ancora
per veder Lazaro, il quale egli avea
10 suscitato dai morti. Or i principali
sacerdoti preser consiglio d'uccidere
11 eziandio Lazaro; perciocchè per esso
molti de'Giudei andavano, e crede-
vano in Gesù.
12 IL giorno seguente, una gran molti-
tudine, ch'era venuta alla festa, udito
che Gesù veniva in Gerusalemme,
13 prese de'rami di palme, ed uscì in-
contro a lui, e gridava: Osanna!
benedetto sia il Re d'Israele, che
viene nel nome del Signore.
14 E Gesù, trovato un asinello, vi
montò su, secondo ch'egli è scritto:
15 Non temere, o figliuola di Sion; ecco,
il tuo Re viene, montato sopra un
16 puledro d'asina. Or i suoi discepoli
non intesero da prima queste cose;
ma, quando Gesù fu glorificato, al-
lora si ricordarono che queste cose
erano scritte di lui, e ch'essi gli avean
fatte queste cose.
17 La moltitudine adunque ch'era
con lui testimoniava ch'egli avea
chiamato Lazaro fuori del monu-
mento, e l'avea suscitato da'morti.
18 Perciò ancora la moltitudine gli andò
incontro, perciocchè avea udito che
egli avea fatto questo miracolo.
19 Laonde i Farisei disser tra loro: Ve-
dete che non profittate nulla? ecco,
il mondo gli va dietro.
20 OR v'erano certi Greci, di quelli
che salivano per adorar nella fe-
21 sta. Costoro adunque, accostatisi
a Filippo ch'era di Betsaida, città di
Galilea, lo pregarono, dicendo: Si-
gnore, noi vorremmo veder Gesù.
22 Filippo venne, e lo disse ad Andrea;
e di nuovo Andrea e Filippo lo dis-
sero a Gesù.
23 E Gesù rispose loro, dicendo: L'ora
è venuta, che il Figliuol dell'uomo
24 ha da esser glorificato. In verità,
in verità, io vi dico che, se il granel
del frumento, caduto in terra, non
muore, riman solo; ma, se muore,
produce molto frutto.
25 Chi ama la sua vita la perderà, e
chi odia la sua vita in questo mondo
26 la conserverà in vita eterna. Se
alcun mi serve, seguitimi; ed ove io
sarò, ivi ancora sarà il mio servito-
re; e se alcuno mi serve, il Padre
27 l'onorerà. Ora è turbata l'anima
mia; e che dirò? Padre, salvami da
quest'ora; ma, per questo sono io
28 venuto in quest'ora. Padre, glori-
fica il tuo nome.
Allora venne una voce dal cielo,
che disse: E l'ho glorificato, e lo glori-
ficherò ancora.
29 Laonde la moltitudine, ch'era qui-
vi presente, ed avea udita la voce, di-
ceva essersi fatto un tuono. Altri
dicevano: Un angelo gli ha parlato.
30 E Gesù rispose, e disse: Questa
voce non si è fatta per me, ma per
31 voi. Ora è il giudicio di questo
mondo; ora sarà cacciato fuori il
32 principe di questo mondo. Ed io,
quando sarò levato in su dalla ter-
33 ra, trarrò tutti a me. Or egli
diceva questo, significando di qual
morte egli morrebbe.
34 La moltitudine gli rispose: Noi ab-
biamo inteso dalla legge che il Cristo
dimora in eterno; come dunque dici
tu che convien che il Figliuol del-
l'uomo sia elevato ad alto? chi è
questo Figliuol dell'uomo?
35 Gesù adunque disse loro: Ancora un
poco di tempo la Luce è con voi;
camminate, mentre avete la luce, che
le tenebre non vi colgano; perciocchè,
chi cammina nelle tenebre non sa
36 dove si vada. Mentre avete la
Luce, credete nella Luce, acciocchè
siate figliuoli di luce.
Queste cose ragionò Gesù; e poi se
ne andò, e si nascose da loro.
37 E, benchè avesse fatta cotanti segni
davanti a loro, non però credettero in
38 lui; acciocchè la parola che il profeta
Isaia ha detta s'adempiesse: Signore,
chi ha creduto alla nostra predica-
zione? ed a cui è stato rivelato il
39 braccio del Signore? Per tanto
non potevano credere, perciocchè
40 Isaia ancora ha detto: Egli ha acce-
cati loro gli occhi, ed ha indurato
loro il cuore, acciocchè non veggano
con gli occhi, e non intendano col
cuore, e non si convertano, ed io non
41 li sani. Queste cose disse Isaia,
quando vide la gloria d'esso, e d'es-
so parlò.
42 Pur nondimeno molti, eziandio dei
principali, credettero in lui; ma, per
tema de'Farisei, non lo confessa-
vano, acciocchè non fossero sbanditi
43 dalla sinagoga. Perciocchè amarono
più la gloria degli uomini, che la glo-
ria di Dio.
44 Or Gesù gridò, e disse: Chi crede in
me non crede in me, ma in colui che
45 mi ha mandato. E chi vede me
46 vede colui che mi ha mandato. Io,
che son la Luce, son venuto nel
mondo, acciocchè chiunque crede in
47 me non dimori nelle tenebre. E se
alcuno ode le mie parole, e non crede,
io non lo giudico; perciocchè io non
son venuto a giudicare il mondo, anzi
48 a salvare il mondo. Chi mi sprez-
za, e non riceve le mie parole, ha
chi lo giudica; la parola che io ho
ragionata sarà quella che lo giudi-
49 cherà nell'ultimo giorno. Percioc-
chè io non ho parlato da me medesi-
mo; ma il Padre che mi ha mandato
è quello che mi ha ordinato ciò ch'io
50 debbo dire e parlare. Ed io so che
il suo comandamento è vita eterna;
le cose adunque ch'io ragiono, così le
ragiono come il Padre mi ha detto.
Giovanni 13
OR avanti la festa di Pasqua,
Gesù, sapendo che la sua ora era
venuta, da passar da questo mondo
al Padre; avendo amati i suoi che
erano nel mondo, li amò infino alla
fine.
2 E finita la cena (avendo già il
diavolo messo nel cuor di Giuda Isca-
riot, figliuol di Simone, di tradirlo),
3 Gesù, sapendo che il Padre gli avea
dato ogni cosa in mano, e ch'egli era
proceduto da Dio, e se ne andava a
4 Dio; si levò dalla cena, e pose giù la
sua vesta; e preso uno sciugatoio, se
5 ne cinse. Poi mise dell'acqua in un
bacino, e prese a lavare i piedi de'di-
scepoli, e ad asciugarli con lo sciuga-
toio, del quale egli era cinto.
6 Venne adunque a Simon Pietro.
Ed egli disse: Signore, mi lavi tu i
7 piedi? Gesù rispose, e gli disse: Tu
non sai ora quel ch'io fo, ma lo sa-
8 prai appresso. Pietro gli disse: Tu
non mi laverai giammai i piedi. Gesù
gli disse: Se io non ti lavo, tu non
9 avrai parte alcuna meco. Simon
Pietro gli disse: Signore, non solo i
piedi, ma anche le mani, e il capo.
10 Gesù gli disse: Chi è lavato non ha bi-
sogno se non di lavare i piedi, ma è
tutto netto; voi ancora siete netti
11 ma non tutti. Perciocchè egli cono-
sceva colui che lo tradiva; perciò
disse: Non tutti siete netti.
12 Dunque, dopo ch'egli ebbe loro la-
vati i piedi, ed ebbe ripresa la sua
vesta, messosi di nuovo a tavola, dis-
se loro: Sapete voi quel ch'io vi ho
13 fatto? Voi mi chiamate Maestro, e
Signore, e dite bene, perciocchè io lo
14 sono. Se dunque io, che sono il Si-
gnore, e il Maestro, v'ho lavati i pie-
di, voi ancora dovete lavare i piedi
15 gli uni agli altri. Perchè io vi ho
dato esempio, acciocchè, come ho
16 fatto io, facciate ancor voi. In
verità, in verità, io vi dico, che il
servitore non è maggior del suo si-
gnore, nè il messo maggior di colui
17 che l'ha mandato. Se sapete que-
ste cose, voi siete beati se le fate.
18 Io non dico di voi tutti; io so quelli
che io ho eletti; ma conviene che s'a-
dempia questa scrittura: Colui che
mangia il pane meco ha levato con-
19 tro a me il suo calcagno. Fin da
ora io vel dico, avanti che sia avve-
nuto; acciocchè, quando sarà avve-
20 nuto, crediate ch'io son desso. In
verità, in verità, io vi dico, che, se io
mando alcuno, chi lo riceve riceve
me, e chi riceve me riceve colui che
mi ha mandato.
21 DOPO che Gesù ebbe dette queste
cose, fu turbato nello spirito; e pro-
testò, e disse: In verità, in verità, io
vi dico, che l'un di voi mi tradirà.
22 Laonde i discepoli si riguardavano
gli uni gli altri, stando in dubbio di
23 chi dicesse. Or uno de'discepoli, il
quale Gesù amava, era coricato in
24 sul seno d'esso. Simon Pietro
adunque gli fece cenno, che doman-
dasse chi fosse colui, del quale egli
25 parlava. E quel discepolo, inchina-
tosi sopra il petto di Gesù, gli disse:
26 Signore, chi è colui? Gesù rispose:
Egli è colui, al quale io darò il boc-
cone, dopo averlo intinto. Ed avendo
intinto il boccone, lo diede a Giuda
27 Iscariot, figliuol di Simone. Ed al-
lora, dopo quel boccone, Satana en-
trò in lui. Laonde Gesù gli disse:
28 Fa'prestamente quel che tu fai. Ma
niun di coloro ch'erano a tavola in-
tese perchè gli avea detto quello.
29 Perciocchè alcuni stimavano, perchè
Giuda avea la borsa, che Gesù gli
avesse detto: Comperaci le cose che
ci bisognano per la festa; ovvero, che
desse qualche cosa ai poveri.
30 Egli adunque, preso il boccone, su-
bito se ne uscì. Or era notte.
31 QUANDO fu uscito, Gesù disse:
Ora è glorificato il Figliuol dell'uo-
32 mo, e Dio è glorificato in lui. E se
Dio è glorificato in lui, egli altresì lo
glorificherà in sè medesimo, e tosto lo
glorificherà.
33 Figliuoletti, io sono ancora un poco
di tempo con voi; voi mi cercherete,
ma come ho detto a'Giudei, che là
ove io vo essi non posson venire, così
34 altresì dico a voi al presente. Io vi
do un nuovo comandamento: che
voi vi amiate gli uni gli altri; accioc-
chè, come io vi ho amati, voi ancora
35 vi amiate gli uni gli altri. Da que-
sto conosceranno tutti che voi siete
miei discepoli, se avrete amore gli
uni per gli altri.
36 Simon Pietro gli disse: Signore, do-
ve vai? Gesù gli rispose: Là ove io
vo, tu non puoi ora seguitarmi; ma
37 mi seguiterai poi appresso. Pietro
gli disse: Signore, perchè non posso
io ora seguitarti? io metterò la vita
38 mia per te. Gesù gli rispose: Tu
metterai la vita tua per me? in veri-
tà, in verità, io ti dico che il gallo non
canterà, che tu non mi abbi rinne-
gato tre volte.
Giovanni 14
Il vostro cuore non sia turbato;
voi credete in Dio, credete ancora
2 in me. Nella casa del Padre mio vi
son molte stanze; se no, io ve l'avrei
detto; io vo ad apparecchiarvi il luo-
3 go. E quando io sarò andato, e vi
avrò apparecchiato il luogo, verrò di
nuovo, e vi accoglierò appresso di
me, acciocchè dove io sono, siate an-
4 cora voi. Voi sapete ove io vo, e
sapete anche la via.
5 Toma gli disse: Signore, noi non
sappiamo ove tu vai; come dunque
6 possiamo saper la via? Gesù gli
disse: Io son la via, la verità, e la
vita; niuno viene al Padre se non
7 per me. Se voi mi aveste cono-
sciuto, conoscereste anche il Padre;
e fin da ora lo conoscete, e l'avete
veduto.
8 Filippo gli disse: Signore, mostraci
9 il Padre, e ciò ci basta. Gesù gli dis-
se: Cotanto tempo sono io già con
voi, e tu non mi hai conosciuto, Fi-
lippo? chi mi ha veduto ha veduto il
Padre; come dunque dici tu: Mo-
10 straci il Padre? Non credi tu che io
son nel Padre, e che il Padre è in
me? le parole che io vi ragiono, non
le ragiono da me stesso; e il Padre,
che dimora in me, è quel che fa le
11 opere. Credetemi ch'io son nel Pa-
dre, e che il Padre è in me; se no,
credetemi per esse opere.
12 In verità, in verità, io vi dico, che
chi crede in me farà anch'egli le opere
le quali io fo; anzi ne farà delle mag-
giori di queste, perciocchè io me ne
13 vo al Padre. Ed ogni cosa che voi
avrete chiesta nel nome mio, quella
farò; acciocchè il Padre sia glorificato
14 nel Figliuolo. Se voi chiedete cosa
alcuna nel nome mio, io la farò.
15 Se voi mi amate, osservate i miei
16 comandamenti. Ed io pregherò il
Padre, ed egli vi darà un altro Con-
solatore, che dimori con voi in pre-
17 petuo. Cioè lo Spirito della verità, il
quale il mondo non può ricevere;
perciocchè non lo vede, e non lo co-
nosce; ma voi lo conoscete; percioc-
chè dimora appresso di voi, e sarà in
18 voi. Io non vi lascerò orfani; io
19 tornerò a voi. Fra qui ed un poco
di tempo, il mondo non mi vedrà più;
20 ma voi mi vedrete; perciocchè io
vivo, e voi ancora vivrete. In quel
giorno voi conoscerete che io son nel
Padre mio, e che voi siete in me, ed
21 io in voi. Chi ha i miei comanda-
menti, e li osserva, esso è quel che mi
ama; e chi mi ama sarà amato dal
Padre mio; ed io ancora l'amerò, e
me gli manifesterò.
22 Giuda, non l'Iscariot, gli disse:
Signore, che vuol dire che tu ti mani-
festerai a noi, e non al mondo? Gesù
23 rispose, e gli disse: Se alcuno mi ama,
osserverà la mia parola, e il Padre
mio l'amerà; e noi verremo a lui, e
24 faremo dimora presso lui. Chi non
mi ama non osserva le mie parole; e
la parola che voi udite, non è mia,
ma del Padre che mi ha mandato.
25 Io vi ho ragionate queste cose, di-
26 morando appresso di voi. Ma il
Consolatore, cioè lo Spirito Santo, il
quale il Padre manderà nel nome
mio, esso v'insegnerà ogni cosa, e
vi rammemorerà tutte le cose che io
vi ho dette.
27 Io vi lascio pace, io vi do la mia pa-
ce: io non ve la do, come il mondo la
dà; il vostro cuore non sia turbato,
28 e non si spaventi. Voi avete udito
che io vi ho detto: Io me ne vo, e
tornerò a voi; se voi mi amaste, certo
voi vi rallegrereste di ciò che ho det-
to: Io me ne vo al Padre; poichè il
29 Padre è maggiore di me. Ed ora, io
ve l'ho detto, innanzi che sia avve-
nuto; acciocchè, quando sarà avve-
30 nuto, voi crediate. Io non parlerò
più molto con voi; perciocchè il prin-
cipe di questo mondo viene, e non
31 ha nulla in me. Ma quest'è, accioc-
chè il mondo conosca che io amo il
Padre, e che fo come il Padre mi ha
ordinato. Levatevi, andiamcene di
qui.
Giovanni 15
IO son la vera vite, e il Padre mio
è il vignaiuolo. Egli toglie via ogni
2 tralcio che in me non porta frutto;
ma ogni tralcio che porta frutto egli
lo rimonda, acciocchè ne porti vie
3 più. Già siete voi mondi, per la
4 parola che io vi ho detta. Dimo-
rate in me, ed io dimorerò in voi;
siccome il tralcio non può portar frut-
to da sè stesso, se non dimora nella
vite, così nè anche voi, se non dimo-
5 rate in me. Io son la vite, voi siete i
tralci; chi dimora in me, ed io in
lui, esso porta molto frutto, poichè
6 fuor di me non potete far nulla. Se
alcuno non dimora in me, è gettato
fuori, come il sermento, e si secca;
poi cotali sermenti son raccolti, e son
gettati nel fuoco, e si bruciano. Se
7 voi dimorate in me, e le mie parole
dimorano in voi, voi domanderete ciò
8 che vorrete, e vi sarà fatto. In
questo è glorificato il Padre mio, che
voi portiate molto frutto; e così sa-
rete miei discepoli.
9 Come il Padre mi ha amato, io
altresì ho amati voi; dimorate nel
10 mio amore. Se voi osservate i miei
comandamenti, voi dimorerete nel
mio amore; siccome io ho osservati
i comandamenti del Padre mio, e
11 dimoro nel suo amore. Queste cose
vi ho io ragionate, acciocchè la mia
allegrezza dimori in voi, e la vostra
allegrezza sia compiuta.
12 Quest'è il mio comandamento:
Che voi vi amiate gli uni gli altri, co-
13 me io ho amati voi. Niuno ha
maggiore amor di questo: di metter
14 la vita sua per i suoi amici. Voi
sarete miei amici, se fate tutte le cose
15 che io vi comando. Io non vi chia-
mo più servi, perciocchè il servo non
sa ciò che fa il suo signore; ma io vi
ho chiamati amici, perciocchè vi ho
fatte assaper tutte le cose che ho
16 udite dal Padre mio. Voi non ave-
te eletto me, ma io ho eletti voi; e
vi ho costituiti, acciocchè andiate,
e portiate frutto, e il vostro frutto
sia permanente; acciocchè qualunque
cosa chiederete al Padre nel mio no-
17 me, egli ve la dia. Io vi comando
queste cose, acciocchè vi amiate gli
uni gli altri.
18 Se il mondo vi odia, sappiate che
19 egli mi ha odiato prima di voi. Se
voi foste del mondo, il mondo ame-
rebbe ciò che sarebbe suo; ma, per-
ciocchè voi non siete del mondo, anzi
io vi ho eletti dal mondo, perciò vi
20 odia il mondo. Ricordatevi della
parole che io vi ho detto: Che il servi-
tore non è da più del suo signore; se
hanno perseguito me, perseguiranno
ancora voi; se hanno osservate le
mie parole, osserveranno ancora le
21 vostre. Ma vi faranno tutte queste
cose per lo mio nome; perciocchè
non conoscono colui che mi ha man-
22 dato. Se io non fossi venuto, e non
avessi lor parlato, non avrebbero
alcun peccato; ma ora non hanno
23 scusa alcuna del lor peccato. Chi
odia me, odia eziandio il Padre mio.
24 Se io non avessi fatte tra loro opere
quali niuno altro ha fatte, non
avrebbero alcun peccato; ma ora essi
le hanno vedute, ed hanno odiato
25 me, ed il Padre mio. Ma questo è ac-
ciocchè si adempia la parola scritta
nella lor legge: M'hanno odiato senza
cagione.
26 Ma, quando sarà venuto il Conso-
latore, il quale io vi manderò dal
Padre, che è lo Spirito della verità, il
qual procede dal Padre mio, esso te-
27 stimonierà di me. E voi ancora ne
testimonierete, poichè dal principio
siete meco.
Giovanni 16
IO vi ho dette queste cose, ac-
ciocchè non siate scandalezzati.
2 Vi sbandiranno dalle sinagoghe; anzi
l'ora viene che chiunque vi ucciderà
3 penserà far servigio a Dio. E vi
faranno queste cose, perciocchè non
hanno conosciuto il Padre, nè me.
4 Ma io vi ho dette queste cose, accioc-
chè, quando quell'ora sarà venuta,
voi vi ricordiate ch'io ve le ho
dette; or da principio non vi dissi
queste cose, perciocchè io ero con
voi.
5 Ma ora io me ne vo a colui che mi
ha mandato; e niun di voi mi do-
6 manda: Ove vai? Anzi, perciocchè
io vi ho dette queste cose, la tristizia
vi ha ripieno il cuore.
7 Ma pure io vi dico la verità: Egli
v'è utile ch'io me ne vada, percioc-
chè, se io non me ne vo, il Consola-
tore non verrà a voi; ma se io me
8 ne vo, io ve lo manderò. E quando
esso sarà venuto, convincerà il mondo
di peccato, di giustizia e di giudicio.
9 Di peccato, perciocchè non credono
10 in me; di giustizia, perciocchè io
me ne vo al Padre mio, e voi non mi
11 vedrete più; di giudicio, perciocchè
il principe di questo mondo è già
giudicato.
12 Io ho ancora cose assai a dirvi, ma
13 voi non le potete ora portare. Ma,
quando colui sarà venuto, cioè lo
Spirito di verità, egli vi guiderà in
ogni verità; perciocchè egli non
parlerà da sè stesso, ma dirà tutte le
cose che avrà udite, e vi annunzierà
14 le cose a venire. Esso mi glorifi-
cherà, perciocchè prenderà del mio,
15 e ve l'annunzierà. Tutte le cose che
ha il Padre son mie: perciò ho detto
ch'egli prenderà del mio, e ve l'an-
nunzierà.
16 Fra poco voi non mi vedrete; e di
nuovo, fra poco voi mi vedrete; per-
ciocchè io me ne vo al Padre.
17 Laonde alcuni de'suoi discepoli dis-
sero gli uni agli altri: Che cosa è que-
sto ch'egli ci dice: Fra poco voi non
mi vedrete; e di nuovo: Fra poco mi
vedrete? e: Perciocchè io me ne vo al
18 Padre? Dicevano adunque: Che co-
sa è questo fra poco, ch'egli dice?
noi non sappiam ciò ch'egli si dica.
19 Gesù adunque conobbe che lo vole-
vano domandare, e disse loro: Do-
mandate voi gli uni gli altri di ciò
ch'io ho detto: Fra poco voi non mi
vedrete? e di nuovo: Fra poco voi
20 mi vedrete? In verità, in verità, io
vi dico, che voi piangerete, e farete
cordoglio; e il mondo si rallegrerà.
e voi sarete contristati; ma la vostra
21 tristizia sarà mutata in letizia. La
donna, quando partorisce, sente do-
lori, perciocchè il suo termine è ve-
nuto; ma, dopo che ha partorito il
fanciullino, ella non si ricorda più
dell'angoscia, per l'allegrezza che sia
nata una creatura umana al mondo.
22 Voi dunque altresì avete ora tristi-
zia, ma io vi vedrò di nuovo, e il vo-
stro cuore si rallegrerà, e niuno vi
23 torrà la vostra letizia. E in quel
giorno voi non mi domanderete di
nulla.
In verità, in verità, io vi dico, che
tutte le cose che domanderete al Pa-
dre, nel nome mio, egli ve le darà.
24 Fino ad ora voi non avete domandato
nulla nel nome mio; domandate e
riceverete, acciocchè la vostra letizia
sia compiuta.
25 Io vi ho ragionate queste cose in
similitudini; ma l'ora viene che io
non vi parlerò più in similitudini,
ma apertamente vi ragionerò del Pa-
26 dre. In quel giorno chiederete
nel nome mio; ed io non vi dico ch'io
27 pregherò il Padre per voi. Percioc-
chè il Padre stesso vi ama; percioc-
chè voi mi avete amato, ed avete
creduto ch'io son proceduto da Dio.
28 Io son proceduto dal Padre, e son
venuto nel mondo; di nuovo io la-
scio il mondo, e vo al Padre.
29 I suoi discepoli gli dissero: Ecco, tu
parli ora apertamente, e non dici
30 alcuna similitudine. Or noi sap-
piamo che tu sai ogni cosa, e non hai
bisogno che alcun ti domandi; perciò
crediamo che tu sei proceduto da
Dio.
31 Gesù rispose loro: Ora credete voi?
32 Ecco, l'ora viene, e già è venuta, che
sarete dispersi, ciascuno in casa sua,
e mi lascerete solo; ma io non son
solo, perciocchè il Padre è meco.
33 Io vi ho dette queste cose, acciocchè
abbiate pace in me; voi avrete tri-
bolazione nel mondo; ma state di
buon cuore, io ho vinto il mondo.
Giovanni 17
QUESTE cose disse Gesù; poi
alzò gli occhi al cielo, e disse:
Padre, l'ora è venuta; glorifica il
tuo Figliuolo, acciocchè altresì il
2 Figliuolo glorifichi te, secondo che
tu gli hai data podestà sopra ogni
carne, acciocchè egli dia vita eterna
a tutti coloro che tu gli hai data.
3 Or questa è la vita eterna, che cono-
scano te, che sei il solo vero Iddio,
e Gesù Cristo, che tu hai mandato.
4 Io ti ho glorificato in terra; io ho
adempiuta l'opera che tu mi hai data
5 a fare. Ora dunque, tu, Padre,
glorificami appo te stesso, della gloria
che io ho avuta appo te, avanti che
il mondo fosse.
6 Io ho manifestato il nome tuo agli
uomini, i quali tu mi hai dati del
mondo; erano tuoi, e tu me li hai
dati; ed essi hanno osservata la tua
7 parola. Ora hanno conosciuto che
tutte le cose che tu mi hai date son
8 da te. Perciocchè io ho date loro
le parole che tu mi hai date, ed essi
le hanno ricevute, ed hanno vera-
mente conosciuto che io son proce-
duto da te, ed hanno creduto che tu
mi hai mandato.
9 Io prego per loro; io non prego per
lo mondo, ma per coloro che tu mi
10 hai dati, perciocchè sono tuoi. E
tutte le cose mie sono tue, e le cose
tue sono mie; ed io sono in essi glori-
11 ficato. Ed io non sono più nel mon-
do, ma costoro son nel mondo, ed
io vo a te. Padre santo, conservali
nel tuo nome, essi che tu mi hai
dati, acciocchè sieno una stessa cosa
12 come noi. Quand'io era con loro
nel mondo, io li conservava nel nome
tuo; io ho guardati coloro che tu mi
hai dati, e niun di loro è perito, se
non il figliulo della perdizione, ac-
ciocchè la scrittura fosse adempiuta.
13 Or al presente io vengo a te, e dico
queste cose nel mondo, acciocchè ab-
biano in loro la mia allegrezza comp-
14 piuta. Io ho loro data la tua parola,
e il mondo li ha odiati, perciocchè
non son del mondo, siccome io non
15 son del mondo. Io non chiedo che
tu li tolga dal mondo, ma che tu li
16 guardi dal maligno. Essi non son
del mondo, siccome io non son del
17 mondo. Santificali nella tua ve-
18 rità; la tua parola è verità. Sic-
come tu mi hai mandato nel mondo,
io altresì li ho mandati nel mondo.
19 E per loro santifico me stesso; ac-
ciocchè essi ancora sieno santificati
in verità.
20 Or io non prego sol per costoro, ma
ancora per coloro che crederanno in
21 me per la lor parola. Acciocchè tutti
sieno una stessa cosa, come tu, o
Padre, sei in me, ed io sono in te;
acciocchè essi altresì sieno una stessa
cosa in noi; affinchè il mondo creda
22 che tu mi hai mandato. Ed io ho
data loro la gloria che tu hai data a
me, acciocchè sieno una stessa cosa,
siccome noi siamo una stessa cosa.
23 Io sono in loro, e tu sei in me; accioc-
chè essi sieno compiuti in una stessa
cosa, ed acciocchè il mondo conosca
che tu mi hai mandato, e che tu li
hai amati, come tu hai amato me.
24 Padre, io voglio che dove son io,
sieno ancor meco coloro che tu mi hai
dati, acciochè veggano la mia glo-
ria, la quale tu mi hai data; percioc-
chè tu mi hai amato avanti la fonda-
25 zion del mondo. Padre giusto, il
mondo non ti ha conosciuto; ma io
ti ho conosciuto, e costoro hanno
conosciuto che tu mi hai mandato.
26 Ed io ho loro fatto conoscere il tuo
nome, e lo farò conoscere ancora, ac-
ciocchè l'amore, del quale tu mi hai
amato, sia in loro, ed io in loro.
Giovanni 18
GESÙ, avendo dette queste cose,
uscì co'suoi discepoli, e andò di là dal
torrente di Chedron, ove era un orto,
nel quale entrò egli ed i suoi discepoli.
2 Or Giuda, che lo tradiva, sapeva
anch'egli il luogo; perciocchè Gesù
s'era molte volte accolto là co'suoi
3 discepoli. Giuda adunque, presa la
schiera, e de'sergenti, da'principali
sacerdoti, e da'Farisei, venne là con
lanterne, e torce, ed armi.
4 Laonde Gesù, sapendo tutte le cose
che gli avverrebbero, uscì, e disse lo-
5 ro: Chi cercate? Essi gli risposero:
Gesù il Nazareo. Gesù disse loro: Io
son desso. Or Giuda che lo tradiva
6 era anch'egli presente con loro. Co-
me adunque egli ebbe detto loro: Io
son desso, andarono a ritroso, e cad-
dero in terra.
7 Egli adunque di nuovo domandò
loro: Chi cercate? Essi dissero: Gesù
8 il Nazareo. Gesù rispose: Io vi ho
detto ch'io son desso; se dunque cer-
9 cate me, lasciate andar costoro. Ac-
ciòcche si adempiesse ciò ch'egli avea
detto: Io non ho perduto alcuno di
coloro che tu mi hai dati.
10 E Simon Pietro, avendo una spada,
la trasse, e percosse il servitore del
sommo sacerdote, e gli ricise l'orec-
chio destro; or quel servitore avea
11 nome Malco. E Gesù disse a Pietro:
Riponi la tua spada nella guaina; non
berrei io il calice il quale il Padre mi
ha dato?
12 LA schiera adunque, e il capitano,
e i sergenti de'Giudei, presero Gesù,
13 e lo legarono. E prima lo menarono
ad Anna; perciocchè egli era suocero
di Caiafa, il quale era sommo sacer-
dote di quell'anno; ed Anna lo ri-
mandò legato a Caiafa, sommo sacer-
14 dote. Or Caiafa era quel che avea
consigliato a'Giudei, ch'egli era utile
che un uomo morisse per lo po-
polo.
15 Or Simon Pietro ed un altro di-
scepolo seguitavano Gesù; e quel di-
scepolo era noto al sommo sacerdote,
laonde egli entrò con Gesù nella corte
16 del sommo sacerdote. Ma Pietro
stava di fuori alla porta. Quell'altro
discepolo adunque, ch'era noto al
sommo sacerdote, uscì, e fece motto
alla portinaia, e fece entrar Pietro.
17 E la fante portinaia disse a Pietro:
Non sei ancor tu de'discepoli di que-
st'uomo? Egli disse: Non sono.
18 Ora i servitori, e i sergenti, stavano
quivi ritti, avendo accesi de'carboni,
e si scaldavano, perciocchè faceva
freddo; e Pietro stava in piè con
loro, e si scaldava.
19 Or il sommo sacerdote domandò
Gesù intorno a'suoi discepoli, ed alla
20 sua dottrina. Gesù gli rispose: Io
ho apertamente parlato al mondo; io
ho sempre insegnato nella sinagoga e
nel tempio, ove i Giudei si raunano
d'ogni luogo, e non ho detto niente
21 in occulto. Perchè mi domandi
tu? domando coloro che hanno
udito ciò ch'io ho lor detto; ecco,
essi sanno le cose ch'io ho dette.
22 Ora quando Gesù ebbe dette que-
ste cose, un de'sergenti, ch'era quivi
presente, gli diede una bacchetta-
ta, dicendo: Così rispondi tu al
23 sommo sacerdote? Gesù gli rispose:
Se io ho mal parlato, testimonia del
male; ma, se ho parlato bene, perchè
24 mi percuoti? Anna adunque l'avea
rimandato legato a Caiafa, sommo
sacerdote.
25 E Simon Pietro era quivi presente,
e si scaldava. Laonde gli dissero:
Non sei ancor tu de'suoi discepoli?
Ed egli lo negò, e disse: Non sono.
26 Ed uno dei servitori del sommo sacer-
dote, parente di colui a cui Pietro
avea tagliato l'orecchio, disse: Non
27 ti vidi io nell'orto con lui? E Pietro
da capo lo negò, e subito il gallo cantò.
28 POI menarono Gesù da Caiafa nel
palazzo; or era mattina, ed essi non
entrarono nel palazzo, per non con-
taminarsi, ma per poter mangiar la
pasqua.
29 Pilato adunque uscì a loro, e disse:
Quale accusa portate voi contro a
30 quest'uomo? Essi risposero, e gli
dissero: Se costui non fosse malfat-
tore, noi non te l'avremmo dato nelle
31 mani. Laonde Pilato disse loro:
Pigliatelo voi, e giudicatelo secondo
la vostra legge. Ma i Giudei gli dis-
sero: A noi non è lecito di far morire
32 alcuno. Acciocchè si adempiesse
quello che Gesù avea detto, signifi-
cando di qual morte morrebbe.
33 Pilato adunque rientrò nel palazzo,
e chiamò Gesù, e gli disse: Se'tu il
34 Re de'Giudei? Gesù gli rispose:
Dici tu questo da te stesso, o pur te
35 l'hanno altri detto di me? Pilato
gli rispose: Son io Giudeo? la tua
nazione, e i principali sacerdoti ti
hanno messo nelle mie mani; che hai
36 tu fatto? Gesù rispose: Il mio
regno non è di questo mondo; se il
mio regno fosse di questo mondo, i
miei ministri contenderebbero, ac-
ciocchè io non fossi dato in man de'
Giudei; ma ora il mio regno non è di
37 qui. Laonde Pilato gli disse: Dun-
que sei tu Re? Gesù rispose: Tu il
dici; perciocchè io son Re; per que-
sto sono io nato, e per questo son
venuto nel mondo, per testimoniar
della verità; chiunque è della verità
38 ascolta la mia voce. Pilato gli dis-
se: Che cosa è verità?
E detto questo, di nuovo uscì a'
Giudei, e disse loro: Io non trovo
39 alcun misfatto in lui. Or voi avete
una usanza ch'io vi liberi uno nella
pasqua; volete voi adunque ch'io vi
40 liberi il Re de'Giudei? E tutti gri-
darono di nuovo, dicendo: Non co-
stui, anzi Barabba. Or Barabba era
un ladrone.
Giovanni 19
Allora adunque Pilato prese Ge-
sù, e lo flagellò.
2 Ed i soldati, contesta una corona di
spine, gliela posero in sul capo, e gli
misero attorno un ammanto di por-
3 pora, e dicevano: Ben ti sia, o Re
de'Giudei; e gli davan delle bacchet-
tate.
4 E Pilato uscì di nuovo, e disse loro:
Ecco, io ve lo meno fuori, acciocchè
sappiate ch'io non trovo in lui alcun
5 maleficio. Gesù adunque uscì, por-
tando la corona di spine, e l'ammanto
di porpora. E Pilato disse loro: Ecco
6 l'uomo. Ed i principali sacerdoti,
ed i sergenti, quando lo videro, gri-
darono, dicendo: Crocifiggilo, croci-
figgilo. Pilato disse loro: Prendetelo
voi, e crocifiggetelo, perciocchè io
7 non trovo alcun maleficio in lui. I
Giudei gli risposero: Noi abbiamo
una legge; e secondo la nostra legge,
egli deve morire; perciocchè egli si è
fatto Figliuol di Dio.
8 Pilato adunque, quando ebbe udite
quelle parole, temette maggiormente.
9 E rientrò nel palazzo, e disse a Gesù:
Onde sei tu? Ma Gesù non gli diede
10 alcuna risposta. Laonde Pilato gli
disse: Non mi parli tu? non sai tu
ch'io ho podestà di crocifiggerti, e
11 podestà di liberarti? Gesù rispose:
Tu non avresti alcuna podestà con-
tro a me, se ciò non ti fosse dato da
alto; perciò, colui che mi t'ha dato
nelle mani ha maggior peccato.
12 Da quell'ora Pilato cercava di libe-
rarlo; ma i Giudei gridavano, di-
cendo: Se tu liberi costui, tu non sei
amico di Cesare; chiunque si fa re si
13 oppone a Cesare. Pilato adunque,
avendo udite queste parole, menò
fuori Gesù, e si pose a sedere in sul
tribunale, nel luogo detto Lastrico,
14 ed in Ebreo Gabbata (or era la pre-
parazione della pasqua, ed era in-
torno all'ora sesta); e disse a'Giudei:
15 Ecco il vostro Re. Ma essi grida-
rono: Togli, togli, crocifiggilo. Pilato
disse loro: Crocifiggerò io il vostro
Re? I principali sacerdoti risposero:
Noi non abbiamo altro re che Ce-
16 sare. Allora adunque egli lo diede
lor nelle mani, acciocchè fosse cro-
cifisso. Ed essi presero Gesù, e lo
menarono via.
17 ED egli, portando la sua croce,
ucsì al luogo detto del Teschio, il
18 quale in Ebreo si chiama Golgota. E
quivi lo crocifissero, e con lui due
altri, l'uno di qua, e l'altro di là, e
Gesù nel mezzo.
19 Or Pilato scrisse ancora un titolo, e
lo pose sopra la croce; e v'era scrit-
to: GESÙ IL NAZAREO, IL RE
20 DE'GIUDEI. Molti adunque de'
Giudei lessero questo titolo, percioc-
chè il luogo ove Gesù fu crocifisso era
vicin della città; e quello era scritto
in Ebreo, in Greco, e in Latino.
21 Laonde i principali sacerdoti de'Giu-
dei dissero a Pilato: Non iscrivere:
Il Re de'Giudei; ma che costui ha
22 detto: Io sono il Re de'Giudei. Pilato
rispose: Io ho scritto ciò ch'io ho
scritto.
23 Or i soldati, quando ebber croci-
fisso Gesù, presero i suoi panni, e ne
fecero quattro parti, una parte per
24 ciascun soldato, e la tonica. Or la
tonica era senza cucitura, tessuta
tutta al di lungo fin da capo; laonde
dissero gli uni agli altri: Non la
stracciamo, ma tiriamone le sorti, a
cui ella ha da essere, acciocchè si
adempiesse la scrittura, che dice:
Hanno spartiti fra loro i miei panni,
ed hanno tratta la sorte sopra la mia
vesta. I soldati adunque fecero que-
ste cose.
25 Or presso della croce di Gesù stava
sua madre, e la sorella di sua madre,
Maria di Cleopa, e Maria Maddalena.
26 Laonde Gesù, veggendo quivi pre-
sente sua madre, e il discepolo ch'egli
amava, disse a sua madre: Donna,
27 ecco il tuo figliuolo! Poi disse al
discepolo: Ecco tua madre! E da
quell'ora quel discepolo l'accolse in
casa sua.
28 Poi appresso, Gesù, sapendo che
ogni cosa era già compiuta, accioc-
chè la scrittura si adempiesse, disse:
29 Io ho sete. Or quivi era posto un
vaso pien d'aceto. Coloro adunque,
empiuta di quell'aceto una spugna,
e postala intorno a dell'isopo, gliela
30 porsero alla bocca. Quando adun-
que Gesù ebbe preso l'aceto, disse:
Ogni cosa è compiuta. E chinato il
capo, rendè lo spirito.
31 Or i Giudei pregarono Pilato che si
fiaccasser loro le gambe, e che si to-
gliesser via; acciocchè i corpi non re-
stassero in su la croce nel sabato,
perciocchè era la preparazione; e quel
giorno del sabato era un gran giorno.
32 I soldati adunque vennero, e fiac-
carono le gambe al primo, e poi anche
all'altro, ch'era stato crocifisso con
33 lui. Ma essendo venuti a Gesù, co-
me videro che egli già era morto, non
34 gli fiaccarono le gambe. Ma uno de'
soldati gli forò il costato con una
lancia, e subito ne uscì sangue ed
35 acqua. E colui che l'ha veduto ne
rendè testimonianza, e la sua testi-
monianza è verace; ed esso sa che
egli dice cose vere, acciocchè voi cre-
36 diate. Perciocchè queste cose sono
avvenute, acciocchè la scrittura fosse
adempiuta: Niun osso d'esso sarà
37 fiaccato. Ed ancora un'altra scrit-
tura dice: Essi vedranno colui che
han trafitto.
38 DOPO queste cose, Giuseppe da
Arimatea, il quale era discepolo di
Gesù, ma occulto, per tema de'Giu-
dei, chiese a Pilato di poter togliere
il corpo di Gesù, e Pilato gliel permi-
se. Egli adunque venne, e tolse il
39 corpo di Gesù. Or venne anche Ni-
codemo, che al principio era venuto
a Gesù di notte, portando intorno a
cento libbre d'una composizione di
40 mirra, e d'aloe. Essi adunque pre-
sero il corpo di Gesù, e l'involsero in
lenzuoli, con quegli aromati; secondo
ch'è l'usanza de'Giudei d'imbalsa-
mare.
41 Or nel luogo, ove egli fu crocifisso,
era un orto, e nell'orto un monu-
mento nuovo, ove niuno era stato
42 ancora posto. Quivi adunque po-
sero Gesù, per cagion della prepara-
zion de'Giudei, perciocchè il monu-
mento era vicino.
Giovanni 20
OR il primo giorno della setti-
mana, la mattina, essendo ancora
scuro, Maria Maddalena venne al
monumento, e vide che la pietra era
2 stata rimossa dal monumento. Laon-
de ella se ne corse, e venne a Simon
Pietro ed all'altro discepolo, il qual
Gesù amava, e disse loro: Hanno
tolto dal monumento il Signore, e
noi non sappiamo ove l'abbian posto.
3 Pietro adunque, e l'altro discepolo
uscirono fuori, e vennero al monu-
4 mento. Or correvano amendue in-
sieme; ma quell'altro discepolo corse
innanzi più prestamente che Pietro,
5 e venne il primo al monumento. E
chinatosi vide le lenzuola che giace-
vano nel monumento; ma non vi
6 entrò. E Simon Pietro, che lo se-
guitava, venne, ed entrò nel monu-
mento, e vide le lenzuola che giace-
7 vano, e lo sciugatoio ch'era sopra il
capo di Gesù, il qual non giaceva con
le lenzuola, ma era involto da parte
8 in un luogo. Allora adunque l'altro
discepolo ch'era venuto il primo al
monumento, vi entrò anch'egli, e
9 vide, e credette. Perciocchè essi non
aveano ancora conoscenza della scrit-
tura: che conveniva ch'egli risu-
10 scitasse da'morti. I discepoli adun-
que se ne andarono di nuovo a casa
loro.
11 MA Maria se ne stava presso al
monumento, piangendo di fuori; e
mentre piangeva, si chinò dentro al
12 monumento. E vide due angeli, ve-
stiti di bianco, i quali sedevano, l'uno
dal capo, l'altro da'piedi del luogo
13 ove il corpo di Gesù era giaciuto. Ed
essi le dissero: Donna, perchè piangi?
Ella disse loro: Perciocchè hanno
tolto il mio Signore, ed io non so ove
l'abbiano posto.
14 E detto questo, ella si rivolse in-
dietro e vide Gesù, che stava quivi in
piè; ed ella non sapeva ch'egli fosse
15 Gesù. Gesù le disse: Donna, perchè
piangi? chi cerchi? Ella, pensando
ch'egli fosse l'ortolano, gli disse: Si-
gnore, se tu l'hai portato via, dimmi
ove tu l'hai posto, ed io lo torrò.
16 Gesù le disse: Maria! Ed ella, rivolta-
si, gli disse: Rabboni! che vuol dire:
Maestro.
17 Gesù le disse: Non toccarmi, per-
ciocchè io non sono ancora salito al
Padre mio; ma va' a'miei fratelli, e
di'loro, ch'io salgo al Padre mio, ed
al Padre vostro; ed all'Iddio mio,
ed all'Iddio vostro.
18 Maria Maddalena venne, annun-
ziando a'discepoli ch'ella avea veduto
il Signore, e ch'egli aveale dette
quelle cose.
19 ORA, quando fu sera, in quell'i-
stesso giorno ch'era il primo della
settimana; ed essendo le porte del
luogo, ove erano raunati i discepoli,
serrate per tema de'Giudei, Gesù
venne, e si presentò quivi in mezzo, e
20 disse loro: Pace a voi! E detto
questo, mostrò loro le sue mani, ed il
costato. I discepoli adunque, veduto
21 il Signore, si rallegrarono. E Gesù
di nuovo disse loro: Pace a voi!
come il Padre mi ha mandato, così
22 vi mando io. E detto questo, soffiò
loro nel viso; e disse loro: Ricevete lo
23 Spirito Santo. A cui voi avrete ri-
messi i peccati saran rimessi, ed a cui
li avrete ritenuti saran ritenuti.
24 Or Toma, detto Didimo, l'un
de'dodici, non era con loro, quando
25 Gesù venne. Gli altri discepoli adun-
que gli dissero: Noi abbiam veduto
il Signore. Ma egli disse loro: Se io
non veggo nelle sue mani il segnal
de'chiodi, e se non metto il dito nel
segnal de'chiodi, e la mano nel suo
costato, io non lo crederò.
26 Ed otto giorni appresso, i discepoli
eran di nuovo dentro la casa, e Toma
era con loro. E Gesù venne, essendo le
porte serrate, e si presentò quivi in
27 mezzo, e disse: Pace a voi! Poi
disse a Toma: Porgi qua il dito, e
vedi le mie mani; porgi anche la ma-
no, e mettila nel mio costato; e non
28 sii incredulo, anzi credente. E To-
ma rispose, e gli disse: Signor mio, e
29 Iddio mio! Gesù gli disse: Percioc-
chè tu hai veduto, Toma, tu hai cre-
duto; beati coloro che non hanno
veduto, ed hanno creduto.
30 Or Gesù fece ancora, in presenza
dei suoi discepoli, molti altri mira-
coli, i quali non sono scritti in questo
31 libro. Ma queste cose sono scritte,
acciocchè voi crediate che Gesù è il
Cristo, il Figliuol di Dio; ed ac-
ciocchè, credendo, abbiate vita nel
nome suo.
Giovanni 21
DOPO queste cose, Gesù si fece
vedere di nuovo a'discepoli presso
al mar di Tiberiade; e si fece vedere
in questa maniera.
2 Simon Pietro, e Toma detto Didi-
mo, e Natanaele, ch'era da Cana di
Galilea, ed i figliuoli di Zebedeo, e due
altri dei discepoli d'esso, erano in-
3 sieme. Simon Pietro disse loro: Io
me ne vo a pescare. Essi gli dissero:
Ancor noi veniam teco. Così uscirono,
e montarono prestamente nella navi-
cella, e in quella notte non presero
nulla.
4 Ma, essendo già mattina, Gesù si
presentò in su la riva; tuttavia i di-
scepoli non conobbero ch'egli era
5 Gesù. E Gesù disse loro: Figliuoli,
avete voi alcun pesce? Essi gli ri-
6 sposero: No. Ed egli disse loro:
Gettate la rete al lato destro della
navicella, e ne troverete. Essi adun-
que la gettarono, e non potevano più
trarla, per la moltitudine dei pesci.
7 Laonde quel discepolo che Gesù ama-
va disse a Pietro: Egli è il Signore.
E Simon Pietro, udito ch'egli era il
Signore, succinse la sua veste (per-
ciocchè egli era nudo), e si gettò nel
8 mare. Ma gli altri discepoli vennero
in su la navicella (perciocchè non
erano molto lontan dalla terra, ma
solo intorno a dugento cubiti), traendo
la rete piena di pesci.
9 Come adunque furono smontati in
terra, videro delle brace poste, e del
10 pesce messovi su, e del pane. Gesù
disse loro: Portate qua de'pesci che
11 ora avete presi. Simon Pietro montò
nella navicella, e trasse la rete in ter-
ra, piena di cencinquantatre grossi
pesci; e benchè ve ne fossero tanti,
12 la rete però non si stracciò. Gesù
disse loro: Venite, e desinate. Or
niuno de'discepoli ardiva domandar-
lo: Tu chi sei? sapendo ch'egli era il
13 Signore. Gesù adunque venne, e
prese il pane, e ne diede loro; e del
pesce simigliantemente.
14 Questa fu già la terza volta che
Gesù si fece vedere a'suoi discepoli,
dopo che fu risuscitato da'morti.
15 Ora, dopo ch'ebbero desinato, Ge-
sù disse a Simon Pietro: Simon di
Giona, m'ami tu più che costoro?
Egli gli disse: Veramente, Signore, tu
sai ch'io t'amo. Gesù gli disse: Pasci
16 i miei agnelli. Gli disse ancora la
seconda volta: Simon di Giona, m'a-
mi tu? Egli gli disse: Veramente,
Signore, tu sai ch'io t'amo. Gesù gli
17 disse: Pasci le mie pecore. Gli disse
la terza volta: Simon di Giona, m'a-
mi tu? Pietro s'attristò ch'egli gli
avesse detto fino a tre volte: M'ami
tu? E gli disse: Signore, tu sai ogni
cosa, tu sai ch'io t'amo. Gesù gli
18 disse: Pasci le mie pecore. In verità,
in verità, io ti dico, che quando tu
eri giovane, tu ti cingevi, e andavi
ove volevi; ma, quando sarai vec-
chio, tu stenderai le tue mani, ed un
altro ti cingerà, e ti condurrà là ove
19 tu non vorresti. Or disse ciò, signi-
ficando di qual morte egli glorifiche-
rebbe Iddio. E detto questo, gli dis-
se: Seguitami.
20 Or Pietro, rivoltosi, vide venir die-
tro a sè il discepolo che Gesù amava,
il quale eziandio nella cena era cori-
cato in sul petto di Gesù, ed avea
detto: Signore, chi è colui che ti
21 tradisce? Pietro, avendolo veduto,
disse a Gesù: Signore, e costui, che?
22 Gesù gli disse: Se io voglio ch'egli
dimori finch'io venga, che tocca ciò a
23 te? tu seguitami. Laonde questo dire
si sparse tra i fratelli, che quel di-
scepolo non morrebbe; ma Gesù non
avea detto a Pietro ch'egli non mor-
rebbe; ma: Se io voglio ch'egli di-
mori finch'io venga, che tocca ciò a te?
24 Quest'è quel discepolo, che testi-
monia di queste cose, e che ha scritte
queste cose; e noi sappiamo che la
sua testimonianza è verace.
25 Or vi sono ancora molte altre co-
se, che Gesù ha fatte, le quali, se
fossero scritte ad una ad una, io non
penso che nel mondo stesso capis-
sero i libri che se ne scriverebbero.
Amen.