Giovanni 1
 
      NEL principio la Parola era e 
    la Parola era appo Dio, e la Paro-
  2 la era Dio. Essa era nel principio 
  3 appo Dio. Ogni cosa è stata fatta
    per mezzo di essa; e senz'essa niuna 
  4 cosa fatta è stata fatta. In lei era 
    la vita, e la vita era la luce degli 
  5 uomini. E la luce riluce nelle te-
    nebre, e le tenebre non l'hanno com-
    presa. 
  
  6   Vi fu un uomo mandato da Dio, 
  7 il cui nome era Giovanni. Costui
    venne per testimonianza, affin di
    testimoniar della Luce, acciocchè
    tutti credessero per mezzo di lui.
  8 Egli non era la Luce, anzi era man-
    dato per testimoniar della Luce.
  9   Colui, che è la Luce vera, la quale
    illumina ogni uomo che viene nel 
 10 mondo, era. Era nel mondo, e il 
    mondo è stato fatto per mezzo d'es-
    so; ma il mondo non l'ha cono-
 11 sciuto. Egli è venuto in casa sua, 
    ed i suoi non l'hanno ricevuto. 
 12 Ma, a tutti coloro che l'hanno rice-
    vuto, i quali credono nel suo nome,
    egli ha data questa ragione, d'esser
 13 fatti figliuoli di Dio; i quali, non di
    sangue, nè di volontà di carne, nè di
    volontà d'uomo, ma son nati da Dio. 

 14   E la Parola è stata fatta carne, ed 
    è abitata fra noi (e noi abbiam con-
    templata la sua gloria, gloria, come
    dell'unigenito proceduto dal Padre),
    piena di grazia, e di verità. 

 15   GIOVANNI testimoniò di lui, e
    gridò, dicendo: Costui è quel di cui
    io diceva: Colui che viene dietro a
    me mi è antiposto, perciocchè egli
    era prima di me.
 16   E noi tutti abbiamo ricevuto della
    sua pienezza, e grazia per grazia.
 17 Perciocchè la legge è stata data per
    mezzo di Mosè, ma la grazia, e la
    verità sono venute per mezzo di
 18 Gesù Cristo. Niuno vide giammai
    Iddio; l'unigenito Figliuolo, ch'è
    nel seno del Padre, è quel che l'ha
    dichiarato.
 19   E questa è la testimonianza di
    Giovanni, quando i Giudei da Geru-
    salemme mandarono de'sacerdoti, e
    de'Leviti, per domandargli: Tu chi
 20 sei? Ed egli riconobbe chi egli era,
    e nol negò; anzi lo riconobbe, dicendo:
    Io non sono il Cristo.
 21   Ed essi gli domandarono: Che sei
    dunque? Sei tu Elia? Ed egli disse:
    Io nol sono. Sei tu il Profeta? Ed
    
 22 egli rispose: No. Essi adunque gli
    dissero Chi sei? acciocchè rendiamo 
    risposta a coloro che ci hanno man-
 23 dati; che dici tu di te stesso? Egli 
    disse: Io son la voce di colui che 
    grida nel deserto: Addirizzate la via 
    del Signore, siccome il profeta Isaia
    ha detto. 
 24   Or coloro ch'erano stati mandati 
 25 erano d'infra i Farisei. Ed essi gli 
    domandarono, e gli dissero: Perchè 
    dunque battezzi, se tu non sei il 
 26 Cristo, nè Elia, nè il profeta? Gio-
    vanni rispose loro, dicendo: Io bat-
    tezzo con acqua; ma nel mezzo di
    voi è presente uno, il qual voi non 
 27 conoscete. Esso è colui che vien 
    dietro a me, il qual mi è stato anti-
    posto, di cui io non son degno di 
    sciogliere il correggiuol della scarpa. 
 28   Queste cose avvennero in Beta-
    bara, di là dal Giordano, ove Gio-
    vanni battezzava. 

 29   Il giorno seguente, Giovanni vide 
    Gesù che veniva a lui, e disse: Ecco 
    l'Agnello di Dio, che toglie il pec-
    cato del mondo. 
 30   Costui è quel del quale io di-
    ceva: Dietro a me viene un uomo,
    il qual mi è antiposto; perciocchè egli
 31 era prima di me. E quant'è a me,
    io nol conosceva; ma, acciocchè egli
    sia manifestato ad Israele, per ciò
    son venuto, battezzando con acqua. 
 32   E Giovanni testimoniò, dicendo: 
    Io ho veduto lo Spirito, ch'è sceso
    dal cielo in somiglianza di colomba, 
 33 e si è fermato sopra lui. E quant'è
    a me, io nol conosceva; ma colui che 
    mi ha mandato a battezzar con acqua 
    mi avea detto: Colui sopra il quale 
    tu vedrai scender lo Spirito, e fer-
    marsi, è quel che battezza con lo 
 34 Spirito Santo. Ed io l'ho veduto,
    e testifico che costui è il Figliuol di 
    Dio. 
     
 35   IL giorno seguente, Giovanni di
    nuovo si fermò, con due de'suoi di- 
 36 scepoli. Ed avendo riguardato in
    faccia Gesù che camminava, disse: 
 37 Ecco l'Agnello di Dio. E i due 
    discepoli l'udirono parlare, e segui-
 38 tarono Gesù. E Gesù, rivoltosi, e 
    veggendo che lo seguitavano, disse 
    loro: Che cercate? Ed essi gli dis-
    sero: Rabbi (il che, interpretato, vuol 
 39 dire: Maestro), dove dimori? Egli 
    disse loro: Venite, e vedetelo. Essi 
    adunque andarono, e videro ove egli 
    dimorava, e stettero presso di lui 
    quel giorno. Or era intorno le dieci
    ore. 
 40   Andrea, fratello di Simon Pietro, 
    era uno de'due, che aveano udito 
    quel ragionamento da Giovanni, ed 
 41 avean seguitato Gesù. Costui trovò 
    il primo il suo fratello Simone, e gli 
    disse: Noi abbiam trovato il Messia;
    il che, interpretato, vuol dire: Il 
 42 Cristo; e lo menò da Gesù. E Gesù 
    riguardatolo in faccia, disse: Tu sei 
    Simone, figliuol di Giona; tu sarai 
    chiamato Cefa, che vuol dire: Pietra. 

 43   Il giorno seguente, Gesù volle an-
    dare in Galilea, e trovò Filippo, e gli 
 44 disse: Seguitami. Or Filippo era da
    Betsaida, della città d'Andrea e di 
    Pietro.
 45   Filippo trovò Natanaele, e gli 
    disse: Noi abbiam trovato colui, del 
    quale Mosè nella legge, ed i profeti
    hanno scritto; che è Gesù, figliuol 
 46 di Giuseppe, che è da Nazaret. E 
    Natanaele gli disse: Può egli esservi
    bene alcuno da Nazaret? Filippo gli 
 47 disse: Vieni e vedi. Gesù vide venir
    Natanaele a sè, e disse di lui: Ecco 
    veramente un Israelita, nel quale non 
 48 vi è frode alcuna. Natanaele gli 
    disse: Onde mi conosci? Gesù rispose,

    e gli disse: Avanti che Filippo ti 
    chiamasse, quando tu eri sotto il fico,
 49 io ti vedeva. Natanaele rispose, e
    gli disse: Maestro, tu sei il Figliuol 
    di Dio; tu sei il Re d'Israele. 
 50 Gesù rispose, e gli disse: Perciocchè 
    io ti ho detto ch'io ti vedeva sotto il
    fico, tu credi; tu vedrai cose maggiori 
 51 di queste. Poi gli disse: In verità, in 
    verità, io vi dico, che da ora innanzi
    voi vedrete il cielo aperto, e gli 
    angeli di Dio salienti, e discendenti
    sopra il Figliuol dell'uomo. 
 
    Giovanni 2 
 
      E TRE giorni appresso, si fecero 
    delle nozze in Cana di Galilea, e la 
  2 madre di Gesù era quivi. Or anche 
    Gesù, co'suoi discepoli, fu chiamato 
  3 alle nozze. Ed essendo venuto meno
    il vino, la madre di Gesù gli disse: 
  4 Non hanno più vino. Gesù le disse: 
    Che v'è fra te e me, o donna? 
    l'ora mia non è ancora venuta. 
  5 Sua madre disse ai servitori: Fate 
    tutto ciò ch'egli vi dirà. 
  6   Or quivi erano sei pile di pietra, 
    poste secondo l'usanza della purifi-
    cazion dei Giudei, le quali contene-
    vano due, o tre misure grandi per 
  7 una. Gesù disse loro: Empiete d'ac-
    qua le pile. Ed essi le empierono fino 
  8 in cima. Poi egli disse loro: Attin-
    gete ora, e portatelo allo scalco. Ed 
  9 essi gliel portarono. E come lo scalco 
    ebbe assaggiata l'acqua ch'era stata
    fatta vino (or egli non sapeva onde
    quel vino si fosse, ma ben lo sapevano 
    i servitori che aveano attinta l'ac-
 10 qua), chiamò lo sposo, e gli disse: 
    Ogni uomo presenta prima il buon
    vino; e dopo che si è bevuto larga-
    mente, il men buono; ma tu hai 
    serbato il buon vino infino ad ora. 
 11   Gesù fece questo principio di mira-
    coli in Cana di Galilea, e manifestò 
    la sua gloria; e i suoi discepoli 
    credettero in lui. 

 12   Dopo questo discese in Capernaum, 
    egli, e sua madre, e i suoi fratelli, 
    e i suoi discepoli, e stettero quivi
    non molti giorni.

 13   OR la pasqua de'Giudei era vi-
    cina; e Gesù salì in Gerusalemme. 
 14   E trovò nel tempio coloro che
    vendevano buoi, e pecore, e colombi; 
 15 e i cambiatori che sedevano. Ed
    egli, fatta una sferza di cordicelle, li 
    cacciò tutti fuor del tempio, insieme 
    co'buoi, e le pecore; e sparse la
    moneta de'cambiatori, e riversò le 
 16 tavole. Ed a coloro che vendevano
    i colombi disse: Togliete di qui
    queste cose; non fate della casa del 
    Padre mio una casa di mercato. 
 17 E i suoi discepoli si ricordarono 
    ch'egli è scritto: Lo zelo della tua 
    casa mi ha roso. 
 18   Perciò i Giudei gli fecer motto, e
    dissero: Che segno ci mostri, che tu
 19 fai coteste cose? Gesù rispose, e 
    disse loro: Disfate questo tempio, e 
    in tre giorni io lo ridirizzerò. 
 20 Laonde i Giudei dissero: Questo
    tempio è stato edificato in quaranta-
    sei anni, e tu lo ridirizzeresti in tre 
 21 giorni? Ma egli diceva del tempio 
 22 del suo corpo. Quando egli adun-
    que fu risuscitato da'morti, i suoi 
    discepoli si ricordarono ch'egli avea 
    lor detto questo; e credettero alla 
    scrittura, ed alle parole che Gesù 
    avea dette. 

 23   ORA, mentre egli era in Gerusa-
    lemme nella pasqua, nella festa,
    molti credettero nel suo nome, veg-
    gendo i suoi miracoli ch'egli faceva.
 24 Ma Gesù non fidava loro sè stesso, 
 25 perciocchè egli conosceva tutti; e 
    perciocchè egli non avea bisogno che 
    alcuno gli testimoniasse dell'uomo, 

    piochè egli stesso conosceva quello
    ch'era nell'uomo.
 
    Giovanni 3 
 
      Or v'era un uomo, d'infra i Fari-
    sei, il cui nome era Nicodemo, rettor
  2 de'Giudei. Costui venne a Gesù di 
    notte, e gli disse: Maestro, noi sap-
    piamo che tu sei un dottore venuto 
    da Dio; poichè niuno può fare i 
    segni che tu fai, se Iddio non è con 
    lui. 
  3   Gesù rispose, e gli disse: In verità, 
    in verità, io ti dico, che se alcuno 
    non è nato di nuovo, non può vedere 
    il regno di Dio. 
  4   Nicodemo gli disse: Come può un 
    uomo, essendo vecchio, nascere? può 
    egli entrare una seconda volta nel 
    seno di sua madre, e nascere? 
  5   Gesù rispose: In verità, in verità,
    io ti dico, che se alcuno non è nato 
    d'acqua e di Spirito, non può entrare 
  6 nel regno di Dio. Ciò che è nato 
    dalla carne è carne; ma ciò che è 
  7 nato dallo Spirito è spirito. Non 
    maravigliarti ch'io ti ho detto che 
  8 vi convien nascer di nuovo. Il vento 
    soffia ove egli vuole, e tu odi il suo
    suono, ma non sai onde egli viene, 
    nè ove egli va; così è chiunque è nato 
    dello Spirito. 
  9   Nicodemo rispose, e gli disse: 
    Come possono farsi queste cose? 
 10   Gesù rispose, e gli disse: Tu sei il 
    dottore d'Israele, e non sai queste 
 11 cose? In verità, in verità, io ti dico,
    che noi parliamo ciò che sappiamo, e 
    testimoniamo ciò che abbiamo ve-
    duto; ma voi non ricevete la nostra 
 12 testimonianza. Se io vi ho dette le
    cose terrene, e non credete, come 
    crederete, se io vi dico le cose celesti? 
 13   Or niuno è salito in cielo, se non 
    colui ch'è disceso dal cielo, cioè il 
 14 Figliuol dell'uomo, ch'è nel cielo. E 
    como Mosè alzò il serpente nel de-
    
    serto, così conviene che il Figliuol
 15 dell'uomo sia innalzato; acciocchè 
    chiunque crede in lui non perisca,
    ma abbia vita eterna. 
 16   Perciocchè Iddio ha tanto amato 
    il mondo, ch'egli ha dato il suo 
    unigenito Figliuolo, acciocchè chiun-
    que crede in lui non perisca, ma 
 17 abbia vita eterna. Poichè Iddio non 
    ha mandato il suo Figliuolo nel 
    mondo, acciocchè condanni il mon-
    do, anzi, acciocchè il mondo sia 
 18 salvato per mezzo di lui. Chi crede 
    in lui non sarà condannato, ma 
    chi non crede già è condannato, 
    perciocchè non ha creduto nel nome 
 19 dell'unigenito Figliuol di Dio. Or 
    questa è la condannazione: che la
    luce è venuta nel mondo, e gli 
    uomini hanno amate le tenebre più 
    che la luce, perciocchè le loro opere 
 20 erano malvage. Poichè chiunque 
    fa cose malvage odia la luce, 
    viene alla luce, acciocchè le sue 
 21 opere non sieno palesate. Ma co-
    lui che fa opere di verità viene alla 
    luce, acciocchè le opere sue sieno mani-
    festate, perciocchè son fatte in Dio. 

 22   DOPO queste cose, Gesù, co'suoi 
    discepoli, venne nel paese della Giu-
    dea, e dimorò quivi con loro, e bat- 
    tezzava. 
 23   Or Giovanni battezzava anch'egli
    in Enon, presso di Salim, perciocchè 
    ivi erano acque assai; e la gente 
 24 veniva, ed era battezzata. Poichè 
    Giovanni non era ancora stato messo
    in prigione. 
 25   Laonde fu mossa da'discepoli di 
    Giovanni una quistione co'Giudei, 
 26 intorno alla purificazione. E ven-
    nero a Giovanni e gli dissero: Mae-
    stro, ecco, colui che era teco lungo
    il Giordano, a cui tu rendesti testi-
    
    monianza, battezza, e tutti ven- 
    gono a lui.
 27   Giovanni rispose e disse: L'uomo 
    non può ricever nulla, se non gli è 
 28 dato dal cielo. Voi stessi mi siete 
    testimoni ch'io ho detto: Io non sono 
    il Cristo; ma ch'io son mandato 
 29 davanti a lui. Colui che ha la 
    sposa è lo sposo, ma l'amico dello 
    sposo, che è presente, e l'ode, si 
    rallegra grandemente della voce dello 
    sposo; perciò, questa mia allegrezza 
 30 è compiuta. Conviene ch'egli cresca, 
 31 e ch'io diminuisca. Colui che vien 
    da alto è sopra tutti; colui ch'è da
    terra è di terra, e di terra parla; 
    colui che vien dal cielo è sopra tutti, 
 32 e testifica ciò ch'egli ha veduto ed
    udito; ma niuno riceve la sua testi-
 33 monianza. Colui che ha ricevuta la 
    sua testimonianza ha suggellato che 
 34 Iddio è verace. Perciocchè, colui 
    che Iddio ha mandato parla le parole 
    di Dio; poichè Iddio non gli dia lo 
 35 Spirito a misura. Il Padre ama il 
    Figliuolo, e gli ha data ogni cosa in 
 36 mano. Chi crede nel Figliuolo ha 
    vita eterna, ma chi non crede al
    Figliuolo, non vedrà la vita, ma l'ira 
    di Dio dimora sopra lui. 
 
    Giovanni 4 
 
      QUANDO adunque il Signore ebbe 
    saputo che i Farisei aveano udito, 
    che Gesù faceva, e battezzava più di- 
  2 scepoli che Giovanni (quantunque
    non fosse Gesù che battezzava, ma i 
  3 suoi discepoli); lasciò la Giudea, e se 
    ne andò di nuovo in Galilea.
  4   Or gli conveniva passare per il
  5 paese di Samaria. Venne adunque 
    ad una città del paese di Samaria, 
    detta Sichar, che è presso della pos-
    sessione, la quale Giacobbe diede a 
  6 Giuseppe, suo figliuolo. Or quivi
    era la fontana di Giacobbe. Gesù
    adunque, affaticato dal cammino, 
    
    sedeva così in su la fontana; or era 
    intorno alle sei ore. 
  7   Ed una donna di Samaria venne, 
    per attinger dell'acqua. E Gesù le 
  8 disse: Dammi da bere. (Perciocchè 
    i suoi discepoli erano andati nella
    città, per comperar da mangiare.) 
  9 Laonde la donna Samaritana gli 
    disse: Come, essendo Giudeo, do-
    mandi tu da bere a me, che son donna 
    Samaritana? Poichè i Giudei non 
    usano co'Samaritani.
 10   Gesù rispose, e le disse: Se tu cono-
    scessi il dono di Dio, e chi è colui che 
    ti dice: Dammi da bere, tu stessa 
    gliene avresti chiesto, ed egli ti 
 11 avrebbe dato dell'acqua viva. La 
    donna gli disse: Signore, tu non hai 
    pure alcun vaso da attingere, ed il 
    pozzo è profondo: onde adunque hai 
 12 quell'acqua viva? Sei tu maggiore
    di Giacobbe, nostro padre, il qual ci 
    diede questo pozzo, ed egli stesso ne
    bevve, e i suoi figliuoli, e il suo 
 13 bestiame? Gesù rispose, e le disse: 
    Chiunque beve di quest'acqua, avrà 
 14 ancor sete; ma, chi berrà dell'acqua 
    ch'io gli darò, non avrà giammai in
    eterno sete; anzi, l'acqua ch'io gli 
    darò diverrà in lui una fonte d'acqua 
 15 saliente in vita eterna. La donna 
    gli disse: Signore, dammi cotest'ac-
    qua, acciocchè io non abbia più sete,
    e non venga più qua ad attingerne. 
 16   Gesù le disse: Va', chiama il tuo 
 17 marito, e vieni qua. La donna ri-
    spose, e gli disse: Io non ho marito. 
    Gesù le disse: Bene hai detto: Non 
 18 ho marito. Perciocchè tu hai avuti 
    cinque mariti, e quello che tu hai ora 
    non è tuo marito; questo hai tu detto 
    con verità.
 19   La donna gli disse: Signore, io
 20 veggo che tu sei profeta. I nostri
    padri hanno adorato in questo monte;
    e voi dite che in Gerusalemme è il
 21 luogo ove conviene adorare. Gesù
    
    le disse: Donna, credimi che l'ora 
    viene, che voi non adorerete il Padre 
    nè in questo monte, nè in Gerusa-
 22 lemme. Voi adorate ciò che non 
    conoscete; noi adoriamo ciò che noi
    conosciamo; poichè la salute è dalla
 23 parte de'Giudei. Ma l'ora viene,
    e già al presente è, che i veri adora-
    tori adoreranno il Padre in spirito 
    e verità; perciocchè anche il Padre
 24 domanda tali che l'adorino; Iddio 
    è Spirito; perciò, conviene che co-
    loro che l'adorano, l'adorino in ispi-
    rito e verità. 
 25   La donna gli disse: Io so che il 
    Messia, il quale è chiamato Cristo, 
    ha da venire; quando egli sarà 
    venuto, ci annunzierà ogni cosa. 
 26 Gesù le disse: Io, che ti parlo, son
    desso. 
 27   E in su quello, i suoi discepoli ven-
    nero, e si maravigliarono ch'egli par-
    lasse con una donna; ma pur niuno
    disse: Che domandi? o: Che ragioni
    con lei? 
 28   La donna adunque, lasciata la sua
    secchia, se ne andò alla città, e disse 
 29 alla gente: Venite, vedete un uomo 
    che mi ha detto tutto ciò ch'io ho 
 30 fatto; non è costui il Cristo? Usci- 
    rono adunque della città, e vennero 
    a lui.

 31   OR in quel mezzo i suoi discepoli 
    lo pregavano, dicendo: Maestro, man- 
 32 gia. Ma egli disse loro: Io ho da
    mangiare un cibo, il qual voi non
 33 sapete. Laonde i discepoli dicevano
    l'uno all'altro: Gli ha punto alcuno 
    portato da mangiare?
 34   Gesù disse loro: Il mio cibo è 
    ch'io faccia la volontà di colui che 
    mi ha mandato, e ch'io adempia
 35 l'opera sua. Non dite voi che vi 
    sono ancora quattro mesi infino alla 
    mietitura? ecco, io vi dico: Levate
    gli occhi vostri, e riguardate le con-
    
    trade, come già son bianche da mie-
 36 tere. Or il mietitore riceve premio,
    e ricoglie frutto in vita eterna; ac-
    ciocchè il seminatore, e il mietitore si
 37 rallegrino insieme. Poichè in questo 
    quel dire è vero: L'uno semina,
 38 l'altro miete. Io vi ho mandati a
    mieter ciò intorno a che non avete
    faticato; altri hanno faticato, e voi
    siete entrati nella lor fatica.

 39   Or di quella città molti de'Sama
    ritani credettero in lui, per la parole
    della donna che testimoniava: Egli 
    mi ha dette tutte le cose che io ho 
 40 fatte. Quando adunque i Samari-
    tani furon venuti a lui, lo pregarono 
    di dimorare presso di loro; ed egli
 41 dimorò quivi due giorni. E più assai
    credettero in lui per la sua parola.
 42 E dicevano alla donna: Noi non cre-
    diamo più per le tue parole; per-
    ciocchè noi stessi l'abbiamo udito, e 
    sappiamo che costui è veramente il 
    Cristo, il Salvator del mondo. 

 43   ORA, passati que'due giorni, egli 
    si partì di là, e se ne andò in Galilea.
 44 Poichè Gesù stesso avea testimoniato 
    che un profeta non è onorato nella 
 45 sua propria patria. Quando adun-
    que egli fu venuto in Galilea, i Galilei 
    lo ricevettero, avendo vedute tutte le 
    cose ch'egli avea fatte in Gerusa-
    lemme nella festa; perciocchè anche 
 46 essi eran venuti alla festa. Gesù 
    adunque venne di nuovo in Cana di 
    Galilea, dove avea fatto dell'acqua 
    vino. 
      Or v'era un certo ufficial reale, il 
    cui figliuolo era infermo in Caper-
 47 naum. Costui, avendo udito che 
    Gesù era venuto di Giudea in Galilea, 
    andò a lui, e lo pregò che scendesse,
    e guarisse il suo figliuolo; perciocchè
 48 egli stava per morire. Laonde Gesù 
    gli disse: Se voi non vedete segni e

 49 miracoli, voi non crederete. L'uf-
    ficial reale gli disse: Signore, scendi
    prima che il mio fanciullo muoia.
 50 Gesù gli disse: Va', il tuo figliuolo 
    vive. E quell'uomo credette alla 
    parola che Gesù gli avea detta; e se 
 51 ne andava. Ora, come egli già scen-
    deva, i suoi servitori gli vennero in-
    contro, e gli rapportarono, e dissero: 
 52 Il tuo figliuolo vive. Ed egli do-
    mandò loro dell'ora ch egli era stato 
    meglio. Ed essi gli dissero: Ieri a 
 53 sette ore la febbre lo lasciò. Laonde
    il padre conobbe ch'era nella stessa
    ora, che Gesù gli avea detto: Il tuo
    figliuolo vive; e credette egli, e tutta 
    la sua casa. 
 54   Questo secondo segno fece di
    nuovo Gesù, quando fu venuto di
    Giudea in Galilea. 
 
    Giovanni 5 
 
      DOPO queste cose v'era una festa 
    de'Giudei; e Gesù salì in Gerusa-
  2 lemme. Or in Gerusalemme, presso
    della porta delle pecore, v'è una 
    pescina, detta in Ebreo Betesda, che 
  3 ha cinque portici. In essi giaceva 
    gran moltitudine d'infermi, di ciechi,
    di zoppi, di secchi, aspettando il 
  4 movimento dell'acqua. Perciocchè 
    di tempo in tempo un angelo scen-
    deva nella pescina, ed intorbidava
    l'acqua; e il primo che vi entrava, 
    dopo l'intorbidamento dell'acqua,
    era sanato, di qualunque malattia 
    egli fosse tenuto. 
  5   Or quivi era un certo uomo, ch'era 
  6 stato infermo trentotto anni. Gesù, 
    veduto costui giacere, e sapendo che 
    già lungo tempo era stato infermo,
    gli disse: Vuoi tu esser sanato? 
  7 L'infermo gli rispose: Signore, io non 
    ho alcuno che mi metta nella pescina,
    quando l'acqua è intorbidata; e 
    quando io vi vengo, un altro vi 
  8 scende prima di me. Gesù gli disse: 
    Levati, togli il tuo letticello, e cam- 
    
  9 mina. E in quello stante quel-
    l'uomo fu sanato, e tolse il suo let-
    ticello, e camminava. Or in quel 
    giorno era sabato. 
 10   Laonde i Giudei dissero a colui 
    ch'era stato sanato: Egli è sabato; 
    non ti è lecito di togliere il tuo let-
 11 ticello. Egli rispose loro: Colui che 
    mi ha sanato mi ha detto: Togli il 
 12 tuo letticello, e cammina. Ed essi 
    gli domandarono: Chi è quell'uomo 
    che ti ha detto: Togli il tuo letticello, 
 13 e cammina? Or colui ch'era stato 
    sanato non sapeva chi egli fosse; 
    perciocchè Gesù s'era sottratto dalla
    moltitudine ch'era in quel luogo. 
 14   Di poi Gesù lo trovò nel tempio, e 
    gli disse: Ecco, tu sei stato sanato; 
    non peccar più, che peggio non ti
 15 avvenga. Quell'uomo se ne andò, 
    e rapportò ai Giudei che Gesù era 
    quel che l'avea sanato.

 16   E PERCIÒ i Giudei perseguivano 
    Gesù, e cercavano d'ucciderlo, per-
    ciocchè avea fatte quelle cose in
 17 sabato. Ma Gesù rispose loro: Il 
    Padre mio opera infino ad ora, ed io
 18 ancora opero. Perciò adunque i 
    Giudei cercavano vie più d'ucciderlo, 
    perciocchè non solo violava il sabato, 
    ma ancora diceva Iddio esser suo
    Padre, facendosi uguale a Dio.
 19   Laonde Gesù rispose, e disse loro: 
    In verità, in verità, io vi dico, che 
    il Figliuolo non può far nulla da sè 
    stesso, ma fa ciò che vede fare al 
    Padre, perciocchè le cose ch'esso fa,
    il Figliuolo le fa anch'egli simigliante- 
 20 mente. Poichè il Padre ama il Fi-
    gliuolo, e gli mostra tutte le cose 
    ch'egli fa; ed anche gli mostrerà 
    opere maggiori di queste, acciocchè 
 21 voi vi maravigliate. Perciocchè, sic- 
    come il Padre suscita i morti, e li
    vivifica, così ancora il Figliuolo vivi-
 22 fica coloro ch'egli vuole. Poichè il 
    
    Padre non giudica alcuno, ma ha 
    dato tutto il giudicio al Figliuolo; 
 23 acciocchè tutti onorino il Figliuolo,
    come onorano il Padre; chi non onora 
    il Figliuolo, non onora il Padre che 
    l'ha mandato. 
 24   In verità, in verità, io vi dico, che
    chi ode la mia parola, e crede a colui 
    che mi ha mandato, ha vita eterna, 
    e non viene in giudicio; anzi è pas- 
 25 sato dalla morte alla vita. In 
    verità, in verità, io vi dico, che l'ora 
    viene, e già al presente è, che i morti 
    udiranno la voce del Figliuol di Dio, 
    e coloro che l'avranno udita vive- 
 26 ranno. Perciocchè, siccome il Pa-
 27 dre ha vita in sè stesso, così ha dato 
    ancora al Figliuolo d'aver vita in sè 
    stesso; e gli ha data podestà ezian-
    dio di far giudicio, in quanto egli
 28 è Figliuol d'uomo. Non vi mara-
    vigliate di questo; perciocchè l'ora 
    viene, che tutti coloro che son ne'  
    monumenti udiranno la sua voce; 
 29 ed usciranno, coloro che avranno 
    fatto bene, in risurrezion di vita; e 
    coloro che avranno fatto male, in 
    risurrezion di condannazione.
 30   Io non posso da me stesso far cosa
    alcuna; io giudico secondo che io
    odo; e il mio giudicio è giusto, per-
    ciocchè io non cerco la mia volontà, 
    ma la volontà del Padre che mi ha 
    mandato. 
 31   Se io testimonio di me stesso, la 
    mia testimonianza non è verace. 
 32 V'è un altro che rende testimonianza 
    di me, ed io so che la testimonianza 
 33 ch'egli rende di me è verace. Voi 
    mandaste a Giovanni, ed egli ren-
 34 dette testimonianza alla verità. Or
    io non prendo testimonianza da uomo
    alcuno, ma dico queste cose, accioc-
 35 chè siate salvati. Esso era una lam-
    pana ardente, e lucente; e voi volen-
    
    tieri gioiste, per un breve tempo,
    alla sua luce. 
 36   Ma io ha la testimonianza mag-
    giore di quella di Giovanni, poichè le 
    opere che il Padre mi ha date ad 
    adempiere, quelle opere, dico, le quali 
    io fo, testimoniano di me, che il 
 37 Padre mio mi ha mandato. Ed
    anche il Padre stesso che mi ha man-
    dato ha testimoniato di me; voi 
    non udiste giammai la sua voce, nè 
 38 vedeste la sua sembianza; e non 
    avete la sua parola dimorante in voi, 
    perchè non credete a colui ch'egli ha 
 39 mandato. Investigate le scritture, 
    perciocchè voi pensate per esse aver 
    vita eterna; ed esse son quelle che 
 40 testimoniano di me. Ma voi non 
    volete venire a me, acciocchè ab- 
    biate vita. 
 41   Io non prendo gloria dagli uomini. 
 42 Ma io vi conosco, che non avete 
 43 l'amor di Dio in voi. Io son venuto 
    nel nome del Padre mio, e voi non 
    mi ricevete; se un altro viene nel suo 
    proprio nome, quello riceverete. 
 44 Come potete voi credere, poichè
    prendete gloria gli uni dagli altri, 
    e non cercate la gloria che viene da 
    un solo Dio? 
 45   Non pensate che io vi accusi appo
    il Padre; v'è chi vi accusa, cioè
    Mosè, nel qual voi avete riposta la 
 46 vostra speranza. Perciocchè, se voi 
    credeste a Mosè, credereste ancora a 
    me; poichè egli ha scritto di me. 
 47 Ma se non credete agli scritti d'esso, 
    come crederete alle mie parole?
 
    Giovanni 6 
 
      DOPO queste cose, Gesù se ne 
    andò all'altra riva del mare della 
    Galilea, che è il mar di Tiberiade. 
  2 E gran moltitudine lo seguitava, per-
    
    ciocchè vedevano i miracoli ch'egli 
  3 faceva negl'infermi. Ma Gesù salì 
    in sul monte, e quivi sedeva co'suoi 
    discepoli. 
  4   Or la pasqua, la festa de'Giudei, 
    era vicina. 
  5   Gesù adunque, alzati gli occhi, e 
    veggendo che gran moltitudine veni-
    va a lui, disse a Filippo: Onde com-
    prerem noi del pane, per dar da man- 
  6 giare a costoro? (Or diceva questo,
    per provarlo, perciocchè egli sapeva 
  7 quel ch'era per fare.) Filippo gli 
    rispose: Del pane per dugento denari 
    non basterebbe loro, perchè ciascun
    d'essi ne prendesse pure un poco. 
  8   Andrea, fratello di Simon Pietro, 
    l'uno de'suoi discepoli, gli disse: 
  9 V'e qui un fanciullo, che ha cinque 
    pani d'orzo, e due pescetti; ma, che 
    è ciò per tanti?
 10   E Gesù disse: Fate che gli uomini
    si assettino. Or v'era in quel luogo
    erba assai. La gente adunque si 
    assettò, ed erano in numero d'intorno
    a cinquemila. 
 11   E Gesù prese i pani, e, rese grazie,
    li distribuì a'discepoli, e i discepoli 
    alla gente assettata; il simigliante
    fece dei pesci, quanti ne volevano. 
 12 E dopo che furon saziati, Gesù disse 
    a'suoi discepoli: Raccogliete i pezzi 
    avanzati perciocchè niente si perda. 
 13 Essi adunque li raccolsero, ed em-
    pierono dodici corbelli di pezzi di 
    que'cinque pani d'orzo, ch'erano 
    avanzati a coloro che aveano man-
    giato. 
 14   Laonde la gente, avendo veduto il 
    miracolo che Gesù avea fatto, disse: 
    Certo costui è il profeta, che deve 
 15 venire al mondo. Gesù adunque, 
    conoscendo che verrebbero, e lo ra- 
    pirebbero per farlo re, si ritrasse di 
    nuovo in sul monte, tutto solo. 

 16   E QUANDO fu sera, i suoi disce-
 17 poli discesero verso il mare. E mon-
    
    tati nella navicella, traevano all'al-
    tra riva del mare, verso Capernaum; 
    e già era scuro, e Gesù non era
 18 venuto a loro. E perchè soffiava
    un gran vento, il mare era commosso. 
 19 Ora, quando ebbero vogato intorno
    a venticinque o trenta stadi, videro 
    Gesù che camminava in sul mare, e 
    si accostava alla navicella, ed eb-
 20 bero paura. Ma egli disse loro: Son 
 21 io, non temiate. Essi adunque vo-
    lonterosamente lo ricevettero dentro
    la navicella; e subitamente la navi-
    cella arrivò là dove essi traevano. 

 22   IL giorno seguente, la moltitudine
    ch'era restata all'altra riva del mare, 
    avendo veduto che quivi non v'era 
    altra navicella che quell'una nella
    quale erano montati i discepoli di 
    Gesù, e ch'egli non v'era montato 
    con loro; anzi che i suoi discepoli 
 23 erano partiti soli (or altre navicelle
    eran venute di Tiberiade, presso del
    luogo, ove, avendo il Signore rese
    grazie, aveano mangiato il pane); 
 24 la moltitudine, dico, come ebbe ve-
    duto che Gesù non era quivi, nè i suoi
    discepoli, montò anch'ella in quelle
    navicelle, e venne in Capernaum, 
    cercando Gesù. 
 25   E trovatolo di là dal mare, gli dis-
    se: Maestro, quando sei giunto qua? 
 26   Gesù rispose loro, e disse: In 
    verità, in verità, io vi dico, che voi 
    mi cercate, non perciocchè avete 
    veduti miracoli; ma, perciocchè avete 
    mangiato di quei pani, e siete stati 
 27 saziati. Adoperatevi, non intorno al
    cibo che perisce, ma intorno al cibo 
    che dimora in vita eterna, il quale
    il Figliuol dell'uomo vi darà; per-
    ciocchè esso ha il Padre, cioè Iddio, 
    suggellato. 
 28   Laonde essi gli dissero: Che faremo, 
    per operar le opere di Dio? 
 29   Gesù rispose, e disse loro: Questa 
    è l'opera di Dio: che voi crediate in 
    colui ch'egli ha mandato. 

 30   Laonde essi gli dissero: Qual segno
    fai tu adunque, acciocchè noi lo veg-
    giamo, e ti crediamo? che operi?
 31 I nostri padri mangiarono la manna 
    nel deserto, come è scritto: Egli diè
    loro a mangiare del pan celeste.
 32   Allora Gesù disse loro: In verità,
    in verità, io vi dico, che Mosè non
    vi ha dato il pane celeste; ma il
    Padre mio vi dà il vero pane celeste.
 33 Perciocchè il pan di Dio è quel che
    scende dal cielo, e dà vita al 
    mondo. 
 34   Essi adunque gli dissero: Signore,
    dacci del continuo cotesto pane.
 35   E Gesù disse loro: Io sono il pan
    della vita; chi viene a me non avrà  
    fame, e chi crede in me non avrà
 36 giammai sete. Ma io vi ho detto
    che, benchè mi abbiate veduto, non 
 37 però credete. Tutto quello che il 
    Padre mi dà verrà a me, ed io non
    caccerò fuori colui che viene a me.
 38 Perciocchè io son disceso del cielo, 
    non acciocchè io faccia la mia vo-
    lontà, ma la volontà di colui che 
 39 mi ha mandato. Ora questa è la 
    volontà del Padre che mi ha man-
    dato: ch'io non perda niente di tutto 
    ciò ch'egli mi ha dato; anzi, ch'io
 40 lo risusciti nell'ultimo giorno. Ma
    altresì la volontà di colui che mi ha 
    mandato è questa: che chiunque vede 
    il Figliuolo, e crede in lui, abbia vita 
    eterna; ed io lo risusciterò nell'ul- 
    timo giorno. 
 41   I Giudei adunque mormoravano 
    di lui, perciocchè avea detto: Io 
    sono il pane ch'è disceso dal cielo. 
 42 E dicevano: Costui non è egli Gesù, 
    figliuol di Giuseppe, di cui noi cono-
    sciamo il padre e la madre? come 
    adunque dice costui: Io son disceso 
    dal cielo? 
 43   Laonde Gesù rispose, e disse loro: 
    
 44 Non mormorate tra voi. Niuno può 
    venire a me, se non che il Padre che 
    mi ha mandato lo tragga; ed io lo 
 45 risusciterò nell'ultimo giorno. Egli
    è scritto ne'profeti: E tutti saranno 
    insegnati da Dio. Ogni uomo dun-
    que che ha udito dal Padre, ed ha
 46 imparato, viene a me. Non già che 
    alcuno abbia veduto il Padre, se non 
    colui ch'è da Dio; esso ha veduto il
 47 Padre. In verità, in verità, io vi 
    dico: Chi crede in me ha vita eterna. 
 48 Io sono il pan della vita. I vostri 
 49 padri mangiarono la manna nel de-
 50 serto, e morirono. Quest'è il pane
    ch'è disceso dal cielo, acciocchè chi
 51 ne avrà mangiato non muoia. Io
    sono il vivo pane, ch'è disceso dal
    cielo; se alcun mangia di questo
    pane viverà in eterno; or il pane che
    io darò è la mia carne, la quale io
    darò per la vita del mondo.
 52   I Giudei adunque contendevan fra 
    loro, dicendo: Come può costui darci 
    a mangiar la sua carne?
 53   Perciò Gesù disse loro: In verità, 
    in verità, io vi dico, che se voi non 
    mangiate la carne del Figliuol del-
    l'uomo, e non bevete il suo sangue, 
 54 voi non avete la vita in voi. Chi 
    mangia la mia carne, e beve il mio 
    sangue, ha vita eterna; ed io lo risu-
 55 sciterò nell'ultimo giorno. Percioc-
    chè la mia carne è veramente cibo, ed
    il mio sangue è veramente bevanda. 
 56 Chi mangia la mia carne, e beve il 
    mio sangue, dimora in me, ed io in 
 57 lui. Siccome il vivente Padre mi 
    ha mandato, ed io vivo per il Padre,
    così, chi mi mangia viverà anch'egli
 58 per me. Quest'è il pane ch'è di- 
    sceso dal cielo; non quale era la 
    manna che i vostri padri mangiarono,
    e morirono; chi mangia questo pane 
    viverà in eterno. 

 59   Queste cose disse nella sinagoga, 
    insegnando in Capernaum. 

 60   LAONDE molti de'suoi discepoli,
    uditolo, dissero: Questo parlare è 
    duro, chi può ascoltarlo?
 61   E Gesù, conoscendo in sè stesso 
    che i suoi discepoli mormoravan di 
    ciò, disse loro: Questo vi scandalezza
 62 egli? Che sarà dunque, quando ve-
    drete il Figliuol dell'uomo salire ove
 63 egli era prima? Lo spirito è quel
    che vivifica, la carne non giova 
    nulla; le parole che io vi ragiono
 64 sono spirito e vita. Ma ve ne sono 
    alcuni di voi, i quali non credono 
    (poichè Gesù conosceva fin dal prin-
    cipio chi erano coloro che non crede-
    vano, e chi era colui che lo tradi-
 65 rebbe). E diceva: Perciò vi ho detto 
    che niuno può venire a me se non gli 
    è dato dal Padre mio. 
 66   Da quell'ora molti de'suoi disce-
    poli si trassero indietro, e non anda-
    vano più attorno con lui. 
 67   Laonde Gesù disse a'dodici: Non
 68 ve ne volete andare ancor voi? E 
    Simon Pietro gli rispose: Signore, a 
    chi ce ne andremmo? tu hai le parole 
 69 di vita eterna. E noi abbiamo 
    creduto, ed abbiamo conosciuto che 
    tu sei il Cristo, il Figliuol dell'Iddio 
    vivente. 
 70   Gesù rispose loro: Non ho io eletti
    voi dodici? e pure un di voi è dia-
 71 volo. Or egli diceva ciò di Giuda 
    Iscariot, figliuol di Simone; percioc-
    chè esso era per tradirlo, quantunque 
    fosse uno de'dodici. 
 
    Giovanni 7 
 
      DOPO queste cose, Gesù andava 
    attorno per la Galilea, perciocchè non 
    voleva andare attorno per la Giudea; 
    perchè i Giudei cercavano di ucci-
    derlo. 

  2   Or la festa de'Giudei, cioè la solen-
    nità de'tabernacoli, era vicina. 
  3 Laonde i suoi fratelli gli dissero: 
    Partiti di qui, e vattene nella Giudea, 
    acciocchè i tuoi discepoli ancora veg-
  4 gano le opere che tu fai. Perchè
    niuno che cerca d'esser riconosciuto 
    in pubblico fa cosa alcuna in occulto; 
    se tu fai coteste cose, palesati al 
  5 mondo. Perciocchè non pure i suoi 
    fratelli credevano in lui.
  6   Laonde Gesù disse loro; Il mio 
    tempo non è ancora venuto; ma il 
  7 vostro tempo sempre è presto. Il 
    mondo non vi può odiare, ma egli
    mi odia, perciocchè io rendo testi-
    monianza d'esso, che le sue opere 
  8 son malvage. Salite voi a questa 
    festa; io non salgo ancora a questa
    festa, perciocchè il mio tempo non è 
    ancora compiuto. 
  9   E dette loro tali cose, rimase in 
    Galilea. 

 10   ORA, dopo che i suoi fratelli 
    furon saliti alla festa, allora egli
    ancora vi salì, non palesemente, ma 
 11 come di nascosto. I Giudei adunque 
    lo cercavano nella festa, e dicevano: 
 12 Ov'è colui? E v'era gran mormorio
    di lui fra le turbe; gli uni dicevano: 
    Egli è da bene; altri dicevano: No;
    anzi egli seduce la moltitudine. 
 13 Ma pur niuno parlava di lui aperta- 
    mente, per tema de'Giudei. 
 14   Ora, essendo già passata mezza la
    festa, Gesù salì nel tempio, ed inse-
 15 gnava. E i Giudei si maraviglia-
    vano, dicendo: Come sa costui let-
    tere, non essendo stato ammaestra-
    to? 
 16   Laonde Gesù rispose loro, e disse: 
    La mia dottrina non è mia, ma di 
 17 colui che mi ha mandato. Se al-
    cuno vuol far la volontà d'esso, cono-
    scerà se questa dottrina è da Dio, o 
    
 18 pur se io parlo da me stesso. Chi 
    parla da sè stesso cerca la sua propria 
    gloria; ma chi cerca la gloria di colui 
    che l'ha mandato, esso è verace, ed 
 19 ingiustizia non è in lui. Mosè non
    v'ha egli data la legge? e pur niuno 
    di voi mette ad effetto la legge; 
    perchè cercate di uccidermi? 
 20   La moltitudine rispose, e disse: 
    Tu hai il demonio; chi cerca di 
    ucciderti?
 21   Gesù rispose, e disse loro: Io ho 
    fatta un'opera, e tutti siete mara-
 22 vigliati. E pur Mosè vi ha data la 
    circoncisione (non già ch'ella sia da 
    Mosè, anzi da'padri); e voi circonci-
 23 dete l'uomo in sabato. Se l'uomo 
    riceve la circoncisione in sabato, 
    acciocchè la legge di Mosè non sia 
    rotta, vi adirate voi contro a me,
    ch'io abbia sanato tutto un uomo 
 24 in sabato? Non giudicate secondo 
    l'apparenza, ma fate giusto giu-
    dicio. 
 25   Laonde alcuni di que'di Gerusa-
    lemme dicevano: Non è costui quel 
 26 ch'essi cercano di uccidere? E pure, 
    ecco, egli parla liberamente, ed essi
    non gli dicono nulla; avrebbero mai
    i rettori conosciuto per vero che
 27 costui è il Cristo? Ma pure, noi 
    sappiamo onde costui è; ma, quando 
    il Cristo verrà, niuno saprà onde egli 
    sia. 
 28   Laonde Gesù gridava nel tempio, 
    insegnando, e dicendo: E voi mi 
    conoscete, e sapete onde io sono, 
    ed io non son venuto da me stesso;
    ma colui che mi ha mandato è 
    verace, il qual voi non conoscete.
 29 Ma io lo conosco, perciocchè io
    son proceduto da lui, ed egli mi ha 
 30 mandato. Perciò cercavano di pi-
    gliarlo; ma niuno gli mise la mano 
    addosso; perciocchè la sua ora non 
    era ancora venuta.

 31   E molti della moltitudine credet-
    tero in lui, e dicevano: Il Cristo, 
    quando sarà venuto, farà egli più 
 32 segni che costui non ha fatti? I 
    Farisei udirono la moltitudine che 
    bisbigliava queste cose di lui; e i 
    Farisei, e i principali sacerdoti, man-
    darono de'sergenti per pigliarlo.
 33   Perciò Gesù disse loro: Io son con 
    voi ancora un poco di tempo: poi 
    me ne vo a colui che mi ha mandato.
 34 Voi mi cercherete, e non mi trove-
    rete; e dove io sarò, voi non potrete 
    venire. 
 35   Laonde i Giudei dissero fra loro: 
    Dove andrà costui, che noi nol tro-
    veremo? andrà egli a coloro che son 
    dispersi fra i Greci, ad insegnare i 
 36 Greci? Quale è questo ragiona-
    mento ch'egli ha detto: Voi mi cer-
    cherete, e non mi troverete; e: Dove 
    io sarò, voi non potrete venire? 

 37   Or nell'ultimo giorno, ch'era il 
    gran giorno della festa, Gesù, stando
    in piè, gridò, dicendo: Se alcuno ha 
 38 sete, venga a me, e beva. Chi 
    crede in me, siccome ha detto la 
    scrittura, dal suo seno coleranno 
 39 fiumi d'acqua viva. Or egli disse 
    questo dello Spirito, il qual riceve-
    rebbero coloro che credono in lui; 
    perchè lo Spirito Santo non era an-
    cora stato mandato; perciocchè Gesù 
    non era ancora stato glorificato. 
 40   Molti adunque della moltitudine, 
    udito quel ragionamento, dicevano: 
 41 Costui è veramente il profeta. 
    Altri dicevano: Costui è il Cristo. 
    Altri dicevano: Ma il Cristo verà 
 42 egli di Galilea? La scrittura non
    ha ella detto, che il Cristo verrà della 
    progenie di Davide, e di Betleem, 
 43 castello ove dimorò Davide? Vi 
    fu adunque dissensione fra la molti-
 44 tudine a motivo di lui. Ed alcuni 
    
    di loro volevan pigliarlo, ma pur
    niuno mise le mani sopra lui.
 45   I sergenti adunque tornarono 
    a'principali sacerdoti, ed a'Farisei;
    e quelli dissero loro: Perchè non 
 46 l'avete menato? I sergenti rispose-
    ro: Niun uomo parlò giammai co-
 47 me costui. Laonde i Farisei rispo-
    ser loro: Siete punto ancora voi sta-
 48 ti sedotti? Ha alcuno dei rettori, 
    o de'Farisei, creduto in lui? Ma 
 49 questa moltitudine, che non sa la leg-
    ge, è maledetta. 
 50   Nicodemo, quel che venne di notte
    a lui, il quale era un di loro, disse
 51 loro: La nostra legge condanna ella
    l'uomo, avanti ch'egli sia stato udi-
    to, e che sia conosciuto ciò ch'egli
 52 ha fatto? Essi risposero, e gli dis-
    sero: Sei punto ancor tu di Galilea?
    investiga, e vedi che profeta alcuno
    non sorse mai di Galilea.
 53   E ciascuno se ne andò a casa sua.
 
    Giovanni 8 
 
      E GESÙ se ne andò al monte degli 
    Ulivi. 
  2   E in sul far del giorno, venne di
    nuovo nel tempio, e tutto il popolo 
    venne a lui; ed egli, postosi a sedere, 
    li ammaestrava. 
  3   Allora i Farisei, e gli Scribi, gli 
    menarono una donna, ch'era stata
    colta in adulterio; e fattala star in
  4 piè ivi in mezzo, dissero a Gesù: 
    Maestro, questa donna è stata tro-
    vata in sul fatto, commettendo adul-
  5 terio. Or Mosè ci ha comandato 
    nella legge, che cotali si lapidino; tu,
  6 adunque, che ne dici? Or dicevano 
    questo, tentandolo, per poterlo ac- 
    cusare. Ma Gesù chinatosi in guì,
  7 scriveva col dito in terra. E come 
    essi continuavano a domandarlo, egli,
    rizzatosi, disse loro: Colui di voi 
    ch'è senza peccato getti il primo la 
    
  8 pietra contro a lei. E chinatosi di 
  9 nuovo in giù, scriveva in terra. Ed
    essi, udito ciò, e convinti dalla co-
    scienza, ad uno ad uno se ne usci-
    rono fuori, cominciando da'più vec-
    chi infino agli ultimi; e Gesù fu la-
    sciato solo con la donna, che era ivi
 10 in mezzo. E Gesù, rizzatosi, e non 
    veggendo alcuno, se non la donna, 
    le disse: Donna, ove sono que'tuoi 
    accusatori? niuno t'ha egli condan-
 11 nata? Ed ella disse: Niuno, Si-
    gnore. E Gesù le disse: Io ancora
    non ti condanno; vattene, e da ora
    innanzi non peccar più. 

 12   E GESÙ di nuovo parlò loro, di-
    cendo: Io son la luce del mondo; 
    chi mi seguita non camminerà nelle 
    tenebre, anzi avrà la luce della vita. 
 13   Laonde i Farisei gli dissero: Tu 
    testimonii di te stesso; la tua testi-
 14 monianza non è verace. Gesù ri- 
    spose, e disse loro: Quantunque io 
    testimonii di me stesso, pure è la mia 
    testimonianza verace; perciocchè io 
    so onde io son venuto, e ove io
    vo; ma voi non sapete nè onde io 
 15 vengo, nè ove io vo. Voi giudicate 
    secondo la carne; io non giudico
 16 alcuno. E benchè io giudicassi, il 
    mio giudicio sarebbe verace, per-
    ciocchè io non son solo; anzi son io, 
 17 e il Padre che mi ha mandato. Or 
    anche nella vostra legge è scritto,
    che la testimonianza di due uomini 
 18 è verace. Io son quel che testi-
    monio di me stesso; e il Padre ancora,
    che mi ha mandato, testimonia di 
 19 me. Laonde essi gli dissero: Ove 
    è il Padre tuo? Gesù rispose: Voi 
    non conoscete nè me, nè il Padre 
    mio; se voi conosceste me, cono- 
    scereste ancora il Padre mio. 
 20   Questi ragionamenti tenne Gesù in
    
    quella parte, dov'era la cassa delle
    offerte, insegnando nel tempio; e 
    niuno lo pigliò, perciocchè la sua ora 
    non era ancora venuta.
 21   Gesù adunque disse loro di nuovo: 
    Io me ne vo, e voi mi cercherete, e 
    morrete nel vostro peccato; là ove io 
 22 vo, voi non potete venire. Laonde i 
    Giudei dicevano: Ucciderà egli sè
    stesso, ch'egli dice: Dove io vo, voi 
 23 non potete venire? Ed egli disse 
    loro: Voi siete da basso, io son da
    alto; voi siete di questo mondo, io
 24 non son di questo mondo. Perciò 
    vi ho detto che voi morrete ne'vostri 
    peccati, perciocchè, se voi non credete 
    ch'io son desso, voi morrete ne'vostri 
    peccati. 
 25   Laonde essi gli dissero: Tu chi sei? 
    E Gesù disse loro: Io sono quel che vi 
 26 dico dal principio. Io ho molte cose 
    a parlare, ed a giudicar di voi; ma 
    colui che mi ha mandato è verace, e 
    le cose che io ho udite da lui, quelle 
 27 dico al mondo. Essi non conobbero
    che parlava loro del Padre.
 28   Gesù adunque disse loro: Quando 
    voi avrete innalzato il Figliuol del-
    l'uomo, allora conoscerete che io 
    son desso, e che non fo nulla da me 
    stesso; ma che parlo queste cose, se-
    condo che il Padre mi ha insegnato. 
 29 E colui che mi ha mandato è meco:
    il Padre non mi ha lasciato solo; 
    poichè io del continuo fo le cose che 
    gli piacciono. 
 30   Mentre egli ragionava queste cose,
    molti credettero in lui.
 31   E Gesù disse a'Giudei che gli avea-
    no creduto: Se voi perseverate nella
    mia parola, voi sarete veramente
 32 miei discepoli; e conoscerete la ve-
    rità, e la verità vi francherà.
 33   Essi gli risposero: Noi siam pro-
    genie d'Abrahamo, e non abbiam mai
    
    servito ad alcuno; come dici tu:
 34 Voi diverrete franchi? Gesù rispose 
    loro: In verità, in verità, io vi dico, 
    che chi fa il peccato è servo del pec-
 35 cato. Or il servo non dimora in
    perpetuo nella casa; il figliuolo vi di-
 36 mora in perpetuo. Se dunque il 
    Figliuolo vi franca, voi sarete vera-
 37 mente franchi. Io so che voi siete 
    progenie d'Abrahamo; ma voi cerca-
    te d'uccidermi, perciocchè la mia 
 38 parola non penetra in voi. Io parlo 
    ciò che ho veduto presso il Padre 
    mio; e voi altresì fate le cose che 
    avete vedute presso il padre vostro. 
 39 Essi risposero, e gli dissero: Il padre 
    nostro è Abrahamo. Gesù disse lo-
    ro: Se voi foste figliuoli d'Abraha-
    mo, fareste le opere d'Abrahamo.
 40 Ma ora voi cercate d'uccider me, uo-
    mo, che vi ho proposta la verità ch'io 
    ho udita da Dio; ciò non fece già
    Abrahamo. Voi fate le opere del pa-
    dre vostro. 
 41   Laonde essi gli dissero: Noi non
    siam nati di fornicazione; noi abbia-
 42 mo un solo Padre, che è Iddio. E
    Gesù disse loro: Se Iddio fosse vo-
    stro Padre, voi mi amereste; poichè 
    io sono proceduto, e vengo da Dio; 
    perciocchè io non son venuto da me 
    stesso, anzi esso mi ha mandato. 
 43 Perchè non intendete voi il mio par-
    lare? perchè voi non potete ascoltar
 44 la mia parola. Voi siete dal diavolo, 
    che è vostro padre; e volete fare i de-
    sideri del padre vostro; egli fu mici-
    diale dal principio, e non è stato 
    fermo nella verità; poichè verità
    non è in lui; quando proferisce la 
    menzogna, parla del suo proprio;
    perciocchè egli è mendace, e il padre
 45 della menzogna. Ma, quant'è a me,
    perciocchè io dico la verità, voi non 
 46 mi credete. Chi di voi mi convince 
    
    di peccato? e se io dico verità, per-
 47 chè non mi credete voi? Chi è da 
    Dio ascolta le parole di Dio; perciò,
    voi non l'ascoltate, perciocchè non 
    siete da Dio. 
 48   Laonde i Giudei risposero, e gli 
    dissero: Non diciamo noi bene che tu
    sei Samaritano, e che hai il demo-
    nio? 
 49   Gesù rispose: Io non ho demonio, 
    ma onoro il Padre mio, e voi mi di-
 50 sonorate. Or io non cerco la mia
    gloria; v'è chi la cerca, e ne giudica.
 51 In verità, in verità, io vi dico che se
    alcuno guarda la mia parola, non
    vedrà giammai in eterno la morte.
 52   Laonde i Giudei gli dissero: Ora 
    conosciamo che tu hai il demonio. 
    Abrahamo, ed i profeti son morti; e
    tu dici: Se alcuno guarda la mia pa-
    rola, egli non gusterà giammai in 
 53 eterno la morte. Sei tu maggiore
    del padre nostro Abrahamo, il quale 
    è morto? i profeti ancora son morti; 
    che fai te stesso?
 54   Gesù rispose: Se io glorifico me 
    stesso, la mia gloria non è nulla; v'è
    il Padre mio che mi glorifica, che 
 55 voi dite essere vostro Dio. E pur
    voi non l'avete conosciuto; ma io 
    lo conosco; e, se io dicessi che io non 
    lo conosco, sarei mendace, simile a 
    voi; ma io lo conosco, e guardo la sua 
 56 parola. Abrahamo, vostro padre, 
    giubilando, desiderò di vedere il mio 
    giorno, e lo vide, e se ne rallegrò. 
 57   I Giudei adunque gli dissero: Tu 
    non hai ancora cinquant'anni, ed hai 
    veduto Abrahamo?
 58   Gesù disse loro: In verità, in verità, 
    io vi dico, che avanti che Abrahamo 
    fosse nato, io sono. 
 59   Essi adunque levarono delle pie-
    tre, per gettarle contro a lui; ma Gesù 
    si nascose, ed uscì del tempio, es-
    sendo passato per mezzo loro; e così 
    se ne andò. 
 
    Giovanni 9 
 
      E PASSANDO, vide un uomo che
    era cieco dalla sua natività. E i suoi 
  2 discepoli lo domandaron, dicendo: 
    Maestro, chi ha peccato, costui, o suo 
    padre e sua madre, perchè egli sia na-
  3 to cieco? Gesù rispose: Nè costui,
    nè suo padre, nè sua madre hanno 
    peccato; anzi ciò è avvenuto, acciocchè 
    le opere di Dio sieno manifestate in
  4 lui. Conviene che io operi l'opere 
    di colui che mi ha mandato, mentre 
    è giorno; la notte viene che niuno 
  5 può operare. Mentre io son nel 
    mondo, io son la luce del mondo. 
  6   Avendo dette queste cose, sputò in 
    terra, e fece del loto con lo sputo, e ne 
  7 impiastrò gli occhi del cieco. E gli 
    disse: Va', lavati nella pescina di Si-
    loe (il che s'interpreta: Mandato); 
    egli adunque vi andò, e si lavò, e ri-
    tornò vedendo.
  8   Laonde i vicini, e coloro che in-
    nanzi l'avean veduto cieco, dissero: 
    Non è costui quel che sedeva, e men-
  9 dicava? Gli uni dicevano: Egli è
    l'istesso. Gli altri: Egli lo rassomi-
 10 glia. Ed egli diceva: Io son desso. Gli 
    dissero adunque: Come ti sono stati 
 11 aperti gli occhi? Egli rispose, e dis-
    se: Un uomo, detto Gesù, fece del 
    loto, e me ne impiastrò gli occhi, e 
    mi disse: Vattene alla pescina di Si-
    loe, e lavati. Ed io, essendovi andato, 
    e lavatomi, ho ricuperata la vista. 
 12 Ed essi gli dissero: Ov'è colui? Egli 
    disse: Io non so. 

 13   Ed essi condussero a'Farisei colui 
 14 che già era stato cieco. Or era saba-
    to, quando Gesù fece il loto, ed
 15 aperse gli occhi d'esso. I Farisei 
    adunque da capo gli domandarono 
    anch'essi, come egli avea ricoverata 
    la vista. Ed egli disse loro: Egli mi 
    mise del loto in su gli occhi, ed io mi 
    
 16 lavai, e veggo. Alcuni adunque de'
    Farisei dicevano: Quest'uomo non è 
    da Dio, perciocchè non osserva il sa-
    bato. Altri dicevano: Come può un 
    uomo peccatore far cotali miracoli?
 17 E v'era dissensione fra loro. Dis-
    sero adunque di nuovo al cieco: Che
    dici tu di lui, ch'egli ti ha aperti gli 
    occhi? Egli disse: Egli è profeta.
 18   Laonde i Giudei non credettero di
    lui, ch'egli fosse stato cieco, ed avesse 
    ricoverata la vista; finchè ebbero 
    chiamati il padre, e la madre di quel-
    l'uomo che avea ricoverata la vista. 
 19 E quando furon venuti, li domandaro-
    no, dicendo: È costui il vostro fi-
    gliuolo, il qual voi dite esser nato 
    cieco? come dunque vede egli ora?
 20 E il padre, e la madre di esso rispo-
    sero loro, e dissero: Noi sappiamo 
    che costui è nostro figliuolo, e ch'e- 
 21 gli è nato cieco. Ma, come egli ora 
    vegga, o chi gli abbia aperti gli oc-
    chi, noi nol sappiamo; egli è già in 
    età, domandateglielo; egli parlerà di
    sè stesso. 
 22   Questo dissero il padre, e la madre
    d'esso; perciocchè temevano i Giu-
    dei; poichè i Giudei avevano già 
    costituito che se alcuno lo ricono-
    sceva il Cristo, fosse sbandito dalla 
 23 sinagoga. Perciò, il padre e la
    madre d'esso dissero: Egli è già in
    età, domandate lui stesso.
 24   Essi adunque chiamarono di nuovo 
    quell'uomo ch'era stato cieco, e gli 
    dissero: Da'gloria a Dio; noi sap-
    piamo che quest'uomo è peccatore. 
 25 Laonde colui rispose, e disse: Se egli
    è peccatore, io nol so; una cosa so, 
    che, essendo io stato cieco, ora veg-
 26 go. Ed essi da capo gli dissero: Che 
    ti fece egli? come ti aperse egli gli
 27 occhi? Egli rispose loro: Io ve l'ho 
    già detto, e voi non l'avete ascolta-
    to; perchè volete udirlo di nuovo? 
    volete punto ancora voi divenir suoi 
    discepoli? 

 28   Perciò essi l'ingiuriarono, e dis-
    sero: Sii tu discepolo di colui; ma, 
    quant'è a noi, siam discepoli di Mosè. 
 29 Noi sappiamo che Iddio ha parlato 
    a Mosè; ma, quant'è a costui, non 
 30 sappiamo onde egli sia. Quell'uo-
    mo rispose, e disse loro: V'è ben di
    vero da maravigliarsi in ciò che voi 
    non sapete onde egli sia; e pure egli 
 31 mi ha aperti gli occhi. Or noi sap-
    piamo che Iddio non esaudisce i pec-
    catori; ma, se alcuno è pio verso 
    Iddio, e fa la sua volontà, quello esau-
 32 disce egli. Ei non si è giammai udi-
    to che alcuno abbia aperti gli occhi 
 33 ad uno che sia nato cieco. Se costui 
    non fosse da Dio, non potrebbe far 
 34 nulla. Essi risposero, e gli dissero: 
    Tu sei tutto quanto nato in peccati,
    e ci ammaestri! E lo cacciarono fuori. 
 35   Gesù udì che l'aveano cacciato fuo-
    ri; e trovatolo, gli disse: Credi tu nel 
 36 Figliuol di Dio? Colui rispose, e 
    disse: E chi è egli, Signore, acciocchè 
 37 io creda in lui? E Gesù gli disse: 
    Tu l'hai veduto, e quel che parla teco
 38 è desso. Allora egli disse: Io credo, 
    Signore, e l'adorò. 

 39   Poi Gesù disse: Io son venuto in 
    questo mondo per far giudicio, ac-
    ciocchè coloro che non veggono veg-
    gano, e coloro che veggono divengan 
 40 ciechi. Ed alcuni de'Farisei ch'e- 
    ran con lui udirono queste cose, e gli 
    dissero: Siamo ancora noi ciechi?
 41 Gesù disse loro: Se voi foste ciechi, 
    non avreste alcun peccato; ma ora
    voi dite: Noi veggiamo; perciò il vo- 
    stro peccato rimane. 
 
    Giovanni 10 
 
      IN verità, in verità, io vi dico, 
    che chi non entra per la porta nel-
    l'ovile delle pecore, ma vi sale al-
    tronde, esso è rubatore, e ladrone.
  2 Ma chi entra per la porta è pastor
  3 delle pecore. A costui apre il porti-
    
    naio, e le pecore ascoltano la sua vo-
    ce, ed egli chiama le sue pecore per 
  4 nome, e le conduce fuori. E quando 
    ha messe fuori le sue pecore, va da-
    vanti a loro, e le pecore lo seguitano, 
  5 perciocchè conoscono la sua voce. Ma 
    non seguiteranno lo straniero, anzi
    se ne fuggiranno da lui, perciocchè 
    non conoscono la voce degli stranieri. 
  6   Questa similitudine disse loro Ge-
    sù; ma essi non riconobbero quali 
    fosser le cose ch'egli ragionava loro.

  7   Laonde Gesù da capo disse loro: In 
    verità, in verità, io vi dico, che io son 
  8 la porta delle pecore. Tutti quanti
    coloro che son venuti sono stati ruba-
    tori, e ladroni; ma le pecore non li 
  9 hanno ascoltati. Io son la porta; 
    se alcuno entra per me, sarà salvato,
    ed entrerà, ed uscirà, e troverà pa-
 10 stura. Il ladro non viene se non 
    per rubare, ed ammazzare, e distrug-
    ger le pecore; ma io son venuto ac-
    ciocchè abbiano vita, ed abbondino. 
 11   Io sono il buon pastore; il buon 
    pastore mette la sua vita per le pe-
    core. 
 12   Ma il mercenario e quel che non è 
    pastore, e di cui non son le pecore, se
    vede venire il lupo, abbandona le 
    pecore, e sen fugge; e il lupo le
 13 rapisce, e disperge le pecore. Or il 
    mercenario se ne fugge, perciocchè 
    egli è mercenario, e non si cura delle 
    pecore. 
 14   Io sono il buon pastore, e conosco 
    le mie pecore, e son conosciuto dalle
 15 mie. Siccome il Padre mi conosce, 
    ed io conosco il Padre; e metto la
    mia vita per le mie pecore. 
 16   Io ho anche delle altre pecore, che 
    non son di quest'ovile; quelle an-
    cora mi conviene addurre, ed esse udi-
    ranno la mia voce; e vi sarà una sola 
 17 greggia, ed un sol pastore. Per que-
    
    sto mi ama il Padre, perciocchè io 
    metto la vita mia, per ripigliarla 
 18 poi. Niuno me la toglie, ma io da
    me stesso la dipongo; io ho podestà  
    di diporla, ed ho altresì podestà di
    ripigliarla; questo comandamento 
    ho ricevuto dal Padre mio. 
 19   Perciò nacque di nuovo dissensione 
 20 tra i Giudei, per queste parole. E 
    molti di loro dicevano: Egli ha il de-
    monio, ed è forsennato; perchè l'a-
 21 scoltate voi? Altri dicevano: Que-
    ste parole non son d'un indemoniato;
    può il demonio aprir gli occhi de'
    ciechi? 

 22   OR la festa della dedicazione si
    fece in Gerusalemme, ed era di verno.
 23   E Gesù passeggiava nel tempio, 
 24 nel portico di Salomone. I Giudei 
    adunque l'intorniarono, e gli dissero: 
    Infino a quando terrai sospesa l'ani-
    ma nostra? Se tu sei il Cristo, diccelo 
    apertamente. 
 25   Gesù rispose loro: Io ve l'ho detto, 
    e voi nol credete; le opere, che io fo
    nel nome del Padre mio, son quelle 
 26 che testimoniano di me. Ma voi 
    non credete, perciocchè non siete 
    delle mie pecore, come io vi ho detto. 
 27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, 
    ed io le conosco, ed esse mi seguita-
 28 no. Ed io do loro la vita eterna, e 
    giammai in eterno non periranno, e 
 29 niuno le rapirà di man mia. Il 
    Padre mio, che me le ha date, è mag-
    gior di tutti; e niuno le può rapire di
 30 man del Padre mio. Io ed il Padre 
    siamo una stessa cosa.

 31   Perciò i Giudei levarono di nuovo 
    delle pietre, per lapidarlo. 
 32   Gesù rispose loro: Io vi ho fatte 
    veder molte buone opere, procedenti
    
    dal Padre mio; per quale di esse mi 
    lapidate voi? 
 33   I Giudei gli risposero, dicendo: 
    Noi non ti lapidiamo per alcuna buo-
    na opera, anzi per bestemmia, per-
    ciocchè tu, essendo uomo, ti fai Dio. 
 34   Gesù rispose loro: Non è egli scritto 
    nella vostra legge: Io ho detto: Voi 
 35 siete dii? Se chiama dii coloro, 
    a'quali la parola di Dio è stata indi-
    rizzata; e la scrittura non può essere 
 36 annullata; dite voi che io, il quale il
    Padre ha santificato, ed ha man-
    dato nel mondo, bestemmio, per-
    ciocchè ho detto: Io son Figliuolo di 
 37 Dio? Se io non fo le opere del 
 38 Padre mio, non crediatemi. Ma, s'io
    le fo, benchè non crediate a me, cre-
    dete alle opere, acciocchè cono-
    sciate, e crediate che il Padre è in 
    me, e ch'io sono in lui. 
 39   Essi adunque di nuovo cercavano
    di pigliarlo; ma egli uscì dalle lor
 40 mani. E se ne andò di nuovo di là 
    dal Giordano, al luogo ove Giovanni 
    prima battezzava; e quivi dimorò.
 41 E molti vennero a lui, e dicevano: 
    Giovanni certo non fece alcun mira-
    colo; ma pure, tutte le cose che Gio-
 42 vanni disse di costui eran vere. E 
    quivi molti credettero in lui. 
 
    Giovanni 11 
 
      OR v'era un certo Lazaro, di 
    Betania, del castello di Maria, e 
    di Marta, sua sorella, il quale era in- 
  2 fermo. (Or Maria era quella che unse 
    d'olio odorifero il Signore, ed asciugò 
    i suoi piedi co'suoi capelli; della
    quale il fratello Lazaro era infermo.) 
  3 Le sorelle adunque mandarono a dire 
    a Gesù: Signore, ecco, colui che tu 
    ami è infermo. 
  4   E Gesù, udito ciò, disse: Questa in-
    fermità non è a morte, ma per la glo-
    ria di Dio, acciocchè il Figliuol di 
    Dio sia glorificato per essa. 

  5   Or Gesù amava Marta, e la sua so-
  6 rella, e Lazaro. Come dunque egli
    ebbe inteso ch'egli era infermo, di-
    morò ancora nel luogo ove egli era
  7 due giorni. Poi appresso disse a'suoi 
    discepoli: Andiam di nuovo in Giu-
  8 dea. I discepoli gli dissero: Mae-
    stro, i Giudei pur ora cercavan di la-
  9 pidarti, e tu vai di nuovo là? Gesù 
    rispose: Non vi son eglino dodici ore 
    del giorno? se alcuno cammina di 
    giorno, non s'intoppa, perciocchè 
 10 vede la luce di questo mondo. Ma,
    se alcuno cammina di notte, s'in-
    toppa, perciocchè egli non ha luce.
 11   Egli disse queste cose; e poi ap-
    presso disse loro: Lazaro, nostro ami-
    co, dorme; ma io vo per isvegliarlo. 
 12 Laonde i suoi discepoli dissero: Si-
 13 gnore, se egli dorme, sarà salvo. Or 
    Gesù avea detto della morte di esso;
    ma essi pensavano ch'egli avesse 
 14 detto del dormir del sonno. Allora 
    adunque Gesù disse loro apertamen-
 15 te: Lazaro è morto. E per voi, io 
    mi rallegro che io non v'era, accioc-
    chè crediate; ma andiamo a lui. 
 16 Laonde Toma, detto Didimo, disse 
    a'discepoli, suoi compagni: Andia-
    mo ancor noi, acciocchè muoiamo
    con lui. 

 17   Gesù adunque, venuto, trovò che 
    Lazaro era già da quattro giorni nel 
    monumento. 
 18   Or Betania era vicin di Gerusa-
 19 lemme intorno a quindici stadi. E 
    molti dei Giudei eran venuti a Mar-
    ta, e Maria, per consolarle del lor 
 20 fratello. Marta adunque, come udì 
    che Gesù veniva, gli andò incontro, 
    ma Maria sedeva in casa.
 21   E Marta disse a Gesù: Signore, se 
    tu fossi stato qui, il mio fratello non 
 22 sarebbe morto. Ma pure, io so an-
    cora al presente che tutto ciò che tu
    chiederai a Dio, egli te lo darà. 

 23   Gesù le disse: Il tuo fratello risu-
    sciterà. 
 24   Marta gli disse: Io so ch'egli risu-
    sciterà nella risurrezione, nell'ulti-
    mo giorno. 
 25   Gesù le disse: Io son la risurrezio-
    ne e la vita; chiunque crede in me, 
 26 benchè sia morto, viverà. E chiun-
    que vive, e crede in me, non morrà 
    giammai in eterno. Credi tu questo? 
 27   Ella gli disse: Sì, Signore; io credo 
    che tu sei il Cristo, il Figliuol di 
    Dio, che avea da venire al mondo. 
 28   E, detto questo, se ne andò, e chia-
    mò di nascosto Maria, sua sorella, di-
    cendo: Il Maestro è qui, e ti chiama. 
 29 Essa, come ebbe ciò udito, si levò
 30 prestamente, e venne a lui. (Or 
    Gesù non era ancor giunto nel ca-
    stello; ma era nel luogo ove Marta 
 31 l'avea incontrato.) Laonde i Giudei 
    ch'eran con lei in casa, e la consola-
    vano, veggendo che Maria s'era le-
    vata in fretta, ed era uscita fuori, la 
    seguitarono, dicendo: Ella se ne va 
    al monumento, per pianger quivi.
 32   Maria adunque, quando fu venuta
    là ove era Gesù, vedutolo, gli si gittò 
    ai piedi, dicendogli: Signore, se tu 
    fossi stato qui, il mio fratello non 
 33 sarebbe morto. Gesù adunque, co-
    me vide che ella, e i Giudei ch'eran 
    venuti con lei, piangevano, fremè 
 34 nello spirito, e si conturbò. E disse: 
    Ove l'avete voi posto? Essi gli dis-
    sero: Signore, vieni, e vedi. 
 35   E Gesù lagrimò.
 36   Laonde i Giudei dicevano: Ecco,
 37 come l'amava! Ma alcuni di loro 
    dissero: Non poteva costui, che aper-
    se gli occhi al cieco, fare ancora che 
    costui non morisse? 
 38   Laonde Gesù, fremendo di nuovo 
    in sè stesso, venne al monumento; or 
    quello era una grotta, e v'era una
 39 pietra posta disopra. E Gesù dis-
    se: Togliete via la pietra. Ma Marta, 
    
    la sorella del morto, disse: Signore, 
    egli pute già; perciocchè egli è morto 
 40 già da quattro giorni. Gesù le dis-
    se: Non t'ho io detto che, se tu cre-
    di, tu vedrai la gloria di Dio? 
 41 Essi adunque tolsero via la pietra 
    dal luogo ove il morto giaceva. E
    Gesù, levati in alto gli occhi, disse: 
    Padre, io ti ringrazio che tu mi hai 
 42 esaudito. Or ben sapeva io che tu 
    sempre mi esaudisci; ma io ho detto 
    ciò per la moltitudine qui presente,
    acciocchè credano che tu mi hai man-
 43 dato. E detto questo, gridò con
 44 gran voce: Lazaro, vieni fuori. E il 
    morto uscì, avendo le mani e i piedi 
    fasciati, e la faccia involta in uno 
    sciugatoio. Gesù disse loro: Scioglie-
    telo, e lasciatelo andare. 
 45   Laonde molti de'Giudei che eran 
    venuti a Maria, vedute tutte le cose 
    che Gesù avea fatte, credettero in lui. 

 46   MA alcuni di loro andarono a'Fa-
    risei, e disser loro le cose che Gesù 
 47 avea fatte. E perciò i principali
    sacerdoti, e i Farisei, raunarono il 
    concistoro, e dicevano: Che faccia-
    mo? quest'uomo fa molti miracoli. 
 48 Se noi lo lasciamo così, tutti crede-
    ranno in lui, e i Romani verranno, e
    distruggeranno e il nostro luogo, e la 
    nostra nazione. 
 49   Ed un di loro, cioè Caiafa, ch'era 
    sommo sacerdote di quell'anno, disse 
    loro: Voi non avete alcun conosci-
 50 mento; e non considerate ch'egli ci
    giova che un uomo muoia per lo po-
    polo, e che tutta la nazione non peri-
 51 sca. Or egli non disse questo da sè 
    stesso; ma, essendo sommo sacerdote 
    di quell'anno, profetizzò che Gesù 
 52 morrebbe per la nazione; e non solo
    per quella nazione, ma ancora per
    raccogliere in uno i figliuoli di Dio 
    dispersi. 

 53   Da quel giorno adunque presero in-
 54 sieme consiglio d'ucciderlo. Laonde
    Gesù non andava più apertamente at-
    torno tra i Giudei; ma se ne andò 
    di là nella contrada vicina del de-
    serto, in una città detta Efraim, e 
    quivi se ne stava co'suoi discepoli. 

 55   Or la pasqua de'Giudei era vici-
    na; e molti di quella contrada sali-
    rono in Gerusalemme, innanzi la 
 56 pasqua, per purificarsi. Cercavano 
    adunque Gesù; ed essendo nel tem-
    pio, dicevano gli uni agli altri: Che 
    vi par egli? non verrà egli alla festa? 
 57   Or i principali sacerdoti, e i Farisei 
    avean dato ordine che, se alcuno sa-
    peva ove egli fosse, lo significasse,
    acciocchè lo pigliassero.
 
    Giovanni 12 
 
      GESÙ adunque, sei giorni avanti
    la pasqua, venne in Betania ove 
    era Lazaro, quel ch'era stato morto,
    il quale egli avea suscitato da'morti.
  2 E quivi gli fecero un convito; e Marta 
    ministrava, e Lazaro era un di co-
    loro ch'eran con lui a tavola.
  3   E Maria prese una libbra d'olio
    odorifero di nardo schietto, di gran
    prezzo, e ne unse i piedi di Gesù, e li
    asciugò co'suoi capelli, e la casa fu
    ripiena dell'odor dell'olio.
  4   Laonde un de'discepoli d'esso, cioè
    Giuda Iscariot, figliuol di Simone, il
  5 quale era per tradirlo, disse: Perchè 
    non si è venduto quest'olio trecento
    denari, e non si è il prezzo dato a'po-
    veri? 
  6   Or egli diceva questo, non perchè
    si curasse de'poveri, ma perciocchè
    era ladro, ed avea la borsa, e por-
    tava ciò che vi si metteva dentro.
  7 Gesù adunque disse: Lasciala; ella 
    l'avea guardato per lo giorno della 
    mia imbalsamatura. 
  8   Perciocchè sempre avete i poveri
    con voi, ma me non avete sempre.

  9   Una gran moltitudine dunque de'
    Giudei seppe ch'egli era quivi; e ven-
    nero, non sol per Gesù, ma ancora 
    per veder Lazaro, il quale egli avea 
 10 suscitato dai morti. Or i principali 
    sacerdoti preser consiglio d'uccidere
 11 eziandio Lazaro; perciocchè per esso
    molti de'Giudei andavano, e crede-
    vano in Gesù. 

 12   IL giorno seguente, una gran molti-
    tudine, ch'era venuta alla festa, udito 
    che Gesù veniva in Gerusalemme, 
 13 prese de'rami di palme, ed uscì in-
    contro a lui, e gridava: Osanna! 
    benedetto sia il Re d'Israele, che
    viene nel nome del Signore.
     
 14   E Gesù, trovato un asinello, vi 
    montò su, secondo ch'egli è scritto: 
 15 Non temere, o figliuola di Sion; ecco, 
    il tuo Re viene, montato sopra un 
 16 puledro d'asina. Or i suoi discepoli 
    non intesero da prima queste cose; 
    ma, quando Gesù fu glorificato, al-
    lora si ricordarono che queste cose 
    erano scritte di lui, e ch'essi gli avean 
    fatte queste cose.
 17   La moltitudine adunque ch'era 
    con lui testimoniava ch'egli avea 
    chiamato Lazaro fuori del monu-
    mento, e l'avea suscitato da'morti.
 18 Perciò ancora la moltitudine gli andò
    incontro, perciocchè avea udito che
    egli avea fatto questo miracolo.
 19 Laonde i Farisei disser tra loro: Ve-
    dete che non profittate nulla? ecco,
    il mondo gli va dietro.

 20   OR v'erano certi Greci, di quelli
    che salivano per adorar nella fe-
 21 sta. Costoro adunque, accostatisi
    a Filippo ch'era di Betsaida, città di
    Galilea, lo pregarono, dicendo: Si-
    gnore, noi vorremmo veder Gesù.

 22 Filippo venne, e lo disse ad Andrea; 
    e di nuovo Andrea e Filippo lo dis-
    sero a Gesù. 
 23   E Gesù rispose loro, dicendo: L'ora 
    è venuta, che il Figliuol dell'uomo 
 24 ha da esser glorificato. In verità, 
    in verità, io vi dico che, se il granel 
    del frumento, caduto in terra, non 
    muore, riman solo; ma, se muore, 
    produce molto frutto. 
 25   Chi ama la sua vita la perderà, e 
    chi odia la sua vita in questo mondo 
 26 la conserverà in vita eterna. Se 
    alcun mi serve, seguitimi; ed ove io
    sarò, ivi ancora sarà il mio servito-
    re; e se alcuno mi serve, il Padre 
 27 l'onorerà. Ora è turbata l'anima 
    mia; e che dirò? Padre, salvami da 
    quest'ora; ma, per questo sono io
 28 venuto in quest'ora. Padre, glori-
    fica il tuo nome.
      Allora venne una voce dal cielo,
    che disse: E l'ho glorificato, e lo glori-
    ficherò ancora. 
 29   Laonde la moltitudine, ch'era qui-
    vi presente, ed avea udita la voce, di-
    ceva essersi fatto un tuono. Altri 
    dicevano: Un angelo gli ha parlato. 
 30   E Gesù rispose, e disse: Questa 
    voce non si è fatta per me, ma per 
 31 voi. Ora è il giudicio di questo 
    mondo; ora sarà cacciato fuori il 
 32 principe di questo mondo. Ed io, 
    quando sarò levato in su dalla ter-
 33 ra, trarrò tutti a me. Or egli 
    diceva questo, significando di qual 
    morte egli morrebbe.
 34   La moltitudine gli rispose: Noi ab-
    biamo inteso dalla legge che il Cristo 
    dimora in eterno; come dunque dici
    tu che convien che il Figliuol del-
    l'uomo sia elevato ad alto? chi è 
    questo Figliuol dell'uomo? 
 35   Gesù adunque disse loro: Ancora un
    poco di tempo la Luce è con voi;
    camminate, mentre avete la luce, che
    
    le tenebre non vi colgano; perciocchè, 
    chi cammina nelle tenebre non sa 
 36 dove si vada. Mentre avete la 
    Luce, credete nella Luce, acciocchè 
    siate figliuoli di luce. 
    
      Queste cose ragionò Gesù; e poi se 
    ne andò, e si nascose da loro. 
 37   E, benchè avesse fatta cotanti segni 
    davanti a loro, non però credettero in 
 38 lui; acciocchè la parola che il profeta
    Isaia ha detta s'adempiesse: Signore, 
    chi ha creduto alla nostra predica-
    zione? ed a cui è stato rivelato il 
 39 braccio del Signore? Per tanto
    non potevano credere, perciocchè 
 40 Isaia ancora ha detto: Egli ha acce-
    cati loro gli occhi, ed ha indurato 
    loro il cuore, acciocchè non veggano 
    con gli occhi, e non intendano col 
    cuore, e non si convertano, ed io non 
 41 li sani. Queste cose disse Isaia, 
    quando vide la gloria d'esso, e d'es-
    so parlò. 
 42   Pur nondimeno molti, eziandio dei
    principali, credettero in lui; ma, per
    tema de'Farisei, non lo confessa-
    vano, acciocchè non fossero sbanditi
 43 dalla sinagoga. Perciocchè amarono 
    più la gloria degli uomini, che la glo-
    ria di Dio. 

 44   Or Gesù gridò, e disse: Chi crede in
    me non crede in me, ma in colui che
 45 mi ha mandato. E chi vede me
 46 vede colui che mi ha mandato. Io,
    che son la Luce, son venuto nel
    mondo, acciocchè chiunque crede in
 47 me non dimori nelle tenebre. E se
    alcuno ode le mie parole, e non crede,
    io non lo giudico; perciocchè io non
    son venuto a giudicare il mondo, anzi
 48 a salvare il mondo. Chi mi sprez-
    za, e non riceve le mie parole, ha
    chi lo giudica; la parola che io ho
    ragionata sarà quella che lo giudi-
    
 49 cherà nell'ultimo giorno. Percioc-
    chè io non ho parlato da me medesi-
    mo; ma il Padre che mi ha mandato
    è quello che mi ha ordinato ciò ch'io
 50 debbo dire e parlare. Ed io so che
    il suo comandamento è vita eterna;
    le cose adunque ch'io ragiono, così le 
    ragiono come il Padre mi ha detto.
 
    Giovanni 13 
 
      OR avanti la festa di Pasqua,
    Gesù, sapendo che la sua ora era
    venuta, da passar da questo mondo
    al Padre; avendo amati i suoi che
    erano nel mondo, li amò infino alla
    fine. 
  2   E finita la cena (avendo già il
    diavolo messo nel cuor di Giuda Isca-
    riot, figliuol di Simone, di tradirlo),
  3 Gesù, sapendo che il Padre gli avea
    dato ogni cosa in mano, e ch'egli era 
    proceduto da Dio, e se ne andava a
  4 Dio; si levò dalla cena, e pose giù la 
    sua vesta; e preso uno sciugatoio, se 
  5 ne cinse. Poi mise dell'acqua in un
    bacino, e prese a lavare i piedi de'di-
    scepoli, e ad asciugarli con lo sciuga-
    toio, del quale egli era cinto.
  6   Venne adunque a Simon Pietro. 
    Ed egli disse: Signore, mi lavi tu i 
  7 piedi? Gesù rispose, e gli disse: Tu
    non sai ora quel ch'io fo, ma lo sa-
  8 prai appresso. Pietro gli disse: Tu 
    non mi laverai giammai i piedi. Gesù 
    gli disse: Se io non ti lavo, tu non 
  9 avrai parte alcuna meco. Simon 
    Pietro gli disse: Signore, non solo i 
    piedi, ma anche le mani, e il capo. 
 10 Gesù gli disse: Chi è lavato non ha bi-
    sogno se non di lavare i piedi, ma è 
    tutto netto; voi ancora siete netti
 11 ma non tutti. Perciocchè egli cono-
    sceva colui che lo tradiva; perciò 
    disse: Non tutti siete netti.
 12   Dunque, dopo ch'egli ebbe loro la-
    vati i piedi, ed ebbe ripresa la sua
    
    vesta, messosi di nuovo a tavola, dis-
    se loro: Sapete voi quel ch'io vi ho 
 13 fatto? Voi mi chiamate Maestro, e 
    Signore, e dite bene, perciocchè io lo 
 14 sono. Se dunque io, che sono il Si-
    gnore, e il Maestro, v'ho lavati i pie-
    di, voi ancora dovete lavare i piedi 
 15 gli uni agli altri. Perchè io vi ho 
    dato esempio, acciocchè, come ho 
 16 fatto io, facciate ancor voi. In 
    verità, in verità, io vi dico, che il 
    servitore non è maggior del suo si-
    gnore, nè il messo maggior di colui 
 17 che l'ha mandato. Se sapete que-
    ste cose, voi siete beati se le fate. 
 18   Io non dico di voi tutti; io so quelli 
    che io ho eletti; ma conviene che s'a-
    dempia questa scrittura: Colui che 
    mangia il pane meco ha levato con-
 19 tro a me il suo calcagno. Fin da
    ora io vel dico, avanti che sia avve-
    nuto; acciocchè, quando sarà avve-
 20 nuto, crediate ch'io son desso. In
    verità, in verità, io vi dico, che, se io
    mando alcuno, chi lo riceve riceve 
    me, e chi riceve me riceve colui che 
    mi ha mandato. 

 21   DOPO che Gesù ebbe dette queste
    cose, fu turbato nello spirito; e pro-
    testò, e disse: In verità, in verità, io
    vi dico, che l'un di voi mi tradirà. 
 22   Laonde i discepoli si riguardavano 
    gli uni gli altri, stando in dubbio di
 23 chi dicesse. Or uno de'discepoli, il
    quale Gesù amava, era coricato in
 24 sul seno d'esso. Simon Pietro 
    adunque gli fece cenno, che doman-
    dasse chi fosse colui, del quale egli 
 25 parlava. E quel discepolo, inchina-
    tosi sopra il petto di Gesù, gli disse: 
 26 Signore, chi è colui? Gesù rispose: 
    Egli è colui, al quale io darò il boc-
    cone, dopo averlo intinto. Ed avendo 
    
    intinto il boccone, lo diede a Giuda 
 27 Iscariot, figliuol di Simone. Ed al-
    lora, dopo quel boccone, Satana en-
    trò in lui. Laonde Gesù gli disse: 
 28 Fa'prestamente quel che tu fai. Ma 
    niun di coloro ch'erano a tavola in-
    tese perchè gli avea detto quello.
 29 Perciocchè alcuni stimavano, perchè 
    Giuda avea la borsa, che Gesù gli 
    avesse detto: Comperaci le cose che 
    ci bisognano per la festa; ovvero, che 
    desse qualche cosa ai poveri. 
 30   Egli adunque, preso il boccone, su-
    bito se ne uscì. Or era notte. 

 31   QUANDO fu uscito, Gesù disse: 
    Ora è glorificato il Figliuol dell'uo-
 32 mo, e Dio è glorificato in lui. E se
    Dio è glorificato in lui, egli altresì lo 
    glorificherà in sè medesimo, e tosto lo 
    glorificherà.
 33   Figliuoletti, io sono ancora un poco 
    di tempo con voi; voi mi cercherete, 
    ma come ho detto a'Giudei, che là
    ove io vo essi non posson venire, così
 34 altresì dico a voi al presente. Io vi
    do un nuovo comandamento: che 
    voi vi amiate gli uni gli altri; accioc-
    chè, come io vi ho amati, voi ancora 
 35 vi amiate gli uni gli altri. Da que-
    sto conosceranno tutti che voi siete 
    miei discepoli, se avrete amore gli 
    uni per gli altri. 

 36   Simon Pietro gli disse: Signore, do-
    ve vai? Gesù gli rispose: Là ove io 
    vo, tu non puoi ora seguitarmi; ma 
 37 mi seguiterai poi appresso. Pietro 
    gli disse: Signore, perchè non posso 
    io ora seguitarti? io metterò la vita
 38 mia per te. Gesù gli rispose: Tu
    metterai la vita tua per me? in veri-
    tà, in verità, io ti dico che il gallo non
    
    canterà, che tu non mi abbi rinne-
    gato tre volte. 
 
    Giovanni 14 
 
      Il vostro cuore non sia turbato; 
    voi credete in Dio, credete ancora
  2 in me. Nella casa del Padre mio vi 
    son molte stanze; se no, io ve l'avrei 
    detto; io vo ad apparecchiarvi il luo-
  3 go. E quando io sarò andato, e vi 
    avrò apparecchiato il luogo, verrò di
    nuovo, e vi accoglierò appresso di 
    me, acciocchè dove io sono, siate an-
  4 cora voi. Voi sapete ove io vo, e 
    sapete anche la via. 

  5   Toma gli disse: Signore, noi non 
    sappiamo ove tu vai; come dunque 
  6 possiamo saper la via? Gesù gli 
    disse: Io son la via, la verità, e la 
    vita; niuno viene al Padre se non 
  7 per me. Se voi mi aveste cono-
    sciuto, conoscereste anche il Padre; 
    e fin da ora lo conoscete, e l'avete 
    veduto. 

  8   Filippo gli disse: Signore, mostraci 
  9 il Padre, e ciò ci basta. Gesù gli dis-
    se: Cotanto tempo sono io già con 
    voi, e tu non mi hai conosciuto, Fi-
    lippo? chi mi ha veduto ha veduto il 
    Padre; come dunque dici tu: Mo-
 10 straci il Padre? Non credi tu che io 
    son nel Padre, e che il Padre è in 
    me? le parole che io vi ragiono, non 
    le ragiono da me stesso; e il Padre,
    che dimora in me, è quel che fa le 
 11 opere. Credetemi ch'io son nel Pa-
    dre, e che il Padre è in me; se no, 
    credetemi per esse opere. 
 12   In verità, in verità, io vi dico, che
    chi crede in me farà anch'egli le opere 
    le quali io fo; anzi ne farà delle mag-
    giori di queste, perciocchè io me ne
 13 vo al Padre. Ed ogni cosa che voi
    avrete chiesta nel nome mio, quella 
    
    farò; acciocchè il Padre sia glorificato 
 14 nel Figliuolo. Se voi chiedete cosa 
    alcuna nel nome mio, io la farò. 

 15   Se voi mi amate, osservate i miei 
 16 comandamenti. Ed io pregherò il 
    Padre, ed egli vi darà un altro Con-
    solatore, che dimori con voi in pre-
 17 petuo. Cioè lo Spirito della verità, il 
    quale il mondo non può ricevere; 
    perciocchè non lo vede, e non lo co-
    nosce; ma voi lo conoscete; percioc-
    chè dimora appresso di voi, e sarà in 
 18 voi. Io non vi lascerò orfani; io
 19 tornerò a voi. Fra qui ed un poco
    di tempo, il mondo non mi vedrà più; 
 20 ma voi mi vedrete; perciocchè io
    vivo, e voi ancora vivrete. In quel
    giorno voi conoscerete che io son nel
    Padre mio, e che voi siete in me, ed
 21 io in voi. Chi ha i miei comanda-
    menti, e li osserva, esso è quel che mi
    ama; e chi mi ama sarà amato dal
    Padre mio; ed io ancora l'amerò, e
    me gli manifesterò.

 22   Giuda, non l'Iscariot, gli disse: 
    Signore, che vuol dire che tu ti mani-
    festerai a noi, e non al mondo? Gesù 
 23 rispose, e gli disse: Se alcuno mi ama, 
    osserverà la mia parola, e il Padre 
    mio l'amerà; e noi verremo a lui, e 
 24 faremo dimora presso lui. Chi non 
    mi ama non osserva le mie parole; e 
    la parola che voi udite, non è mia, 
    ma del Padre che mi ha mandato. 
 25 Io vi ho ragionate queste cose, di-
 26 morando appresso di voi. Ma il 
    Consolatore, cioè lo Spirito Santo, il 
    quale il Padre manderà nel nome 
    mio, esso v'insegnerà ogni cosa, e 
    vi rammemorerà tutte le cose che io
    vi ho dette.
 27   Io vi lascio pace, io vi do la mia pa-
    
    ce: io non ve la do, come il mondo la
    dà; il vostro cuore non sia turbato,
 28 e non si spaventi. Voi avete udito 
    che io vi ho detto: Io me ne vo, e 
    tornerò a voi; se voi mi amaste, certo
    voi vi rallegrereste di ciò che ho det-
    to: Io me ne vo al Padre; poichè il 
 29 Padre è maggiore di me. Ed ora, io
    ve l'ho detto, innanzi che sia avve-
    nuto; acciocchè, quando sarà avve-
 30 nuto, voi crediate. Io non parlerò 
    più molto con voi; perciocchè il prin-
    cipe di questo mondo viene, e non 
 31 ha nulla in me. Ma quest'è, accioc-
    chè il mondo conosca che io amo il 
    Padre, e che fo come il Padre mi ha 
    ordinato. Levatevi, andiamcene di
    qui. 
 
    Giovanni 15 
 
      IO son la vera vite, e il Padre mio 
    è il vignaiuolo. Egli toglie via ogni
  2 tralcio che in me non porta frutto;
    ma ogni tralcio che porta frutto egli
    lo rimonda, acciocchè ne porti vie
  3 più. Già siete voi mondi, per la
  4 parola che io vi ho detta. Dimo-
    rate in me, ed io dimorerò in voi; 
    siccome il tralcio non può portar frut-
    to da sè stesso, se non dimora nella 
    vite, così nè anche voi, se non dimo-
  5 rate in me. Io son la vite, voi siete i 
    tralci; chi dimora in me, ed io in 
    lui, esso porta molto frutto, poichè 
  6 fuor di me non potete far nulla. Se 
    alcuno non dimora in me, è gettato 
    fuori, come il sermento, e si secca; 
    poi cotali sermenti son raccolti, e son
    gettati nel fuoco, e si bruciano. Se
  7 voi dimorate in me, e le mie parole 
    dimorano in voi, voi domanderete ciò
  8 che vorrete, e vi sarà fatto. In 
    questo è glorificato il Padre mio, che 
    
    voi portiate molto frutto; e così sa-
    rete miei discepoli.

  9   Come il Padre mi ha amato, io
    altresì ho amati voi; dimorate nel 
 10 mio amore. Se voi osservate i miei 
    comandamenti, voi dimorerete nel 
    mio amore; siccome io ho osservati 
    i comandamenti del Padre mio, e 
 11 dimoro nel suo amore. Queste cose
    vi ho io ragionate, acciocchè la mia 
    allegrezza dimori in voi, e la vostra 
    allegrezza sia compiuta.

 12   Quest'è il mio comandamento: 
    Che voi vi amiate gli uni gli altri, co-
 13 me io ho amati voi. Niuno ha 
    maggiore amor di questo: di metter
 14 la vita sua per i suoi amici. Voi 
    sarete miei amici, se fate tutte le cose 
 15 che io vi comando. Io non vi chia-
    mo più servi, perciocchè il servo non 
    sa ciò che fa il suo signore; ma io vi 
    ho chiamati amici, perciocchè vi ho 
    fatte assaper tutte le cose che ho 
 16 udite dal Padre mio. Voi non ave-
    te eletto me, ma io ho eletti voi; e 
    vi ho costituiti, acciocchè andiate,
    e portiate frutto, e il vostro frutto 
    sia permanente; acciocchè qualunque 
    cosa chiederete al Padre nel mio no-
 17 me, egli ve la dia. Io vi comando 
    queste cose, acciocchè vi amiate gli 
    uni gli altri. 

 18   Se il mondo vi odia, sappiate che 
 19 egli mi ha odiato prima di voi. Se
    voi foste del mondo, il mondo ame-
    rebbe ciò che sarebbe suo; ma, per-
    ciocchè voi non siete del mondo, anzi
    io vi ho eletti dal mondo, perciò vi
 20 odia il mondo. Ricordatevi della 
    parole che io vi ho detto: Che il servi-
    tore non è da più del suo signore; se 
    hanno perseguito me, perseguiranno 
    
    ancora voi; se hanno osservate le 
    mie parole, osserveranno ancora le 
 21 vostre. Ma vi faranno tutte queste
    cose per lo mio nome; perciocchè 
    non conoscono colui che mi ha man-
 22 dato. Se io non fossi venuto, e non 
    avessi lor parlato, non avrebbero 
    alcun peccato; ma ora non hanno 
 23 scusa alcuna del lor peccato. Chi
    odia me, odia eziandio il Padre mio. 
 24 Se io non avessi fatte tra loro opere
    quali niuno altro ha fatte, non 
    avrebbero alcun peccato; ma ora essi
    le hanno vedute, ed hanno odiato 
 25 me, ed il Padre mio. Ma questo è ac-
    ciocchè si adempia la parola scritta 
    nella lor legge: M'hanno odiato senza 
    cagione.
 26   Ma, quando sarà venuto il Conso-
    latore, il quale io vi manderò dal 
    Padre, che è lo Spirito della verità, il
    qual procede dal Padre mio, esso te-
 27 stimonierà di me. E voi ancora ne
    testimonierete, poichè dal principio
    siete meco.
 
    Giovanni 16 
 
      IO vi ho dette queste cose, ac-
    ciocchè non siate scandalezzati. 
  2 Vi sbandiranno dalle sinagoghe; anzi 
    l'ora viene che chiunque vi ucciderà 
  3 penserà far servigio a Dio. E vi 
    faranno queste cose, perciocchè non 
    hanno conosciuto il Padre, nè me. 
  4 Ma io vi ho dette queste cose, accioc-
    chè, quando quell'ora sarà venuta, 
    voi vi ricordiate ch'io ve le ho 
    dette; or da principio non vi dissi 
    queste cose, perciocchè io ero con 
    voi. 
  5   Ma ora io me ne vo a colui che mi 
    ha mandato; e niun di voi mi do-
  6 manda: Ove vai? Anzi, perciocchè 
    
    io vi ho dette queste cose, la tristizia 
    vi ha ripieno il cuore. 
  7   Ma pure io vi dico la verità: Egli
    v'è utile ch'io me ne vada, percioc-
    chè, se io non me ne vo, il Consola-
    tore non verrà a voi; ma se io me 
  8 ne vo, io ve lo manderò. E quando 
    esso sarà venuto, convincerà il mondo 
    di peccato, di giustizia e di giudicio. 
  9 Di peccato, perciocchè non credono 
 10 in me; di giustizia, perciocchè io 
    me ne vo al Padre mio, e voi non mi
 11 vedrete più; di giudicio, perciocchè 
    il principe di questo mondo è già
    giudicato. 
 12   Io ho ancora cose assai a dirvi, ma 
 13 voi non le potete ora portare. Ma,
    quando colui sarà venuto, cioè lo 
    Spirito di verità, egli vi guiderà in 
    ogni verità; perciocchè egli non 
    parlerà da sè stesso, ma dirà tutte le 
    cose che avrà udite, e vi annunzierà 
 14 le cose a venire. Esso mi glorifi-
    cherà, perciocchè prenderà del mio, 
 15 e ve l'annunzierà. Tutte le cose che 
    ha il Padre son mie: perciò ho detto 
    ch'egli prenderà del mio, e ve l'an-
    nunzierà. 
 16   Fra poco voi non mi vedrete; e di
    nuovo, fra poco voi mi vedrete; per-
    ciocchè io me ne vo al Padre. 
 17   Laonde alcuni de'suoi discepoli dis-
    sero gli uni agli altri: Che cosa è que-
    sto ch'egli ci dice: Fra poco voi non 
    mi vedrete; e di nuovo: Fra poco mi 
    vedrete? e: Perciocchè io me ne vo al 
 18 Padre? Dicevano adunque: Che co-
    sa è questo fra poco, ch'egli dice? 
    noi non sappiam ciò ch'egli si dica.
 19   Gesù adunque conobbe che lo vole-
    vano domandare, e disse loro: Do-
    mandate voi gli uni gli altri di ciò
    ch'io ho detto: Fra poco voi non mi 
    vedrete? e di nuovo: Fra poco voi
 20 mi vedrete? In verità, in verità, io
    vi dico, che voi piangerete, e farete 
    cordoglio; e il mondo si rallegrerà. 
    
    e voi sarete contristati; ma la vostra 
 21 tristizia sarà mutata in letizia. La
    donna, quando partorisce, sente do-
    lori, perciocchè il suo termine è ve-
    nuto; ma, dopo che ha partorito il
    fanciullino, ella non si ricorda più 
    dell'angoscia, per l'allegrezza che sia
    nata una creatura umana al mondo.
 22 Voi dunque altresì avete ora tristi-
    zia, ma io vi vedrò di nuovo, e il vo-
    stro cuore si rallegrerà, e niuno vi 
 23 torrà la vostra letizia. E in quel 
    giorno voi non mi domanderete di
    nulla.

      In verità, in verità, io vi dico, che 
    tutte le cose che domanderete al Pa-
    dre, nel nome mio, egli ve le darà. 
 24 Fino ad ora voi non avete domandato
    nulla nel nome mio; domandate e 
    riceverete, acciocchè la vostra letizia
    sia compiuta. 
 25   Io vi ho ragionate queste cose in 
    similitudini; ma l'ora viene che io
    non vi parlerò più in similitudini, 
    ma apertamente vi ragionerò del Pa-
 26 dre. In quel giorno chiederete 
    nel nome mio; ed io non vi dico ch'io 
 27 pregherò il Padre per voi. Percioc-
    chè il Padre stesso vi ama; percioc-
    chè voi mi avete amato, ed avete 
    creduto ch'io son proceduto da Dio. 
 28 Io son proceduto dal Padre, e son 
    venuto nel mondo; di nuovo io la-
    scio il mondo, e vo al Padre.
 29   I suoi discepoli gli dissero: Ecco, tu 
    parli ora apertamente, e non dici 
 30 alcuna similitudine. Or noi sap-
    piamo che tu sai ogni cosa, e non hai 
    bisogno che alcun ti domandi; perciò 
    crediamo che tu sei proceduto da 
    Dio. 
 31   Gesù rispose loro: Ora credete voi? 
 32 Ecco, l'ora viene, e già è venuta, che
    sarete dispersi, ciascuno in casa sua,
    e mi lascerete solo; ma io non son
    solo, perciocchè il Padre è meco. 

 33 Io vi ho dette queste cose, acciocchè 
    abbiate pace in me; voi avrete tri-
    bolazione nel mondo; ma state di
    buon cuore, io ho vinto il mondo. 
 
    Giovanni 17 
 
      QUESTE cose disse Gesù; poi 
    alzò gli occhi al cielo, e disse: 
      Padre, l'ora è venuta; glorifica il 
    tuo Figliuolo, acciocchè altresì il
  2 Figliuolo glorifichi te, secondo che 
    tu gli hai data podestà sopra ogni 
    carne, acciocchè egli dia vita eterna 
    a tutti coloro che tu gli hai data.
  3 Or questa è la vita eterna, che cono-
    scano te, che sei il solo vero Iddio, 
    e Gesù Cristo, che tu hai mandato. 
  4 Io ti ho glorificato in terra; io ho 
    adempiuta l'opera che tu mi hai data 
  5 a fare. Ora dunque, tu, Padre, 
    glorificami appo te stesso, della gloria 
    che io ho avuta appo te, avanti che 
    il mondo fosse.
  6   Io ho manifestato il nome tuo agli 
    uomini, i quali tu mi hai dati del 
    mondo; erano tuoi, e tu me li hai 
    dati; ed essi hanno osservata la tua 
  7 parola. Ora hanno conosciuto che 
    tutte le cose che tu mi hai date son
  8 da te. Perciocchè io ho date loro 
    le parole che tu mi hai date, ed essi 
    le hanno ricevute, ed hanno vera-
    mente conosciuto che io son proce-
    duto da te, ed hanno creduto che tu 
    mi hai mandato. 
  9   Io prego per loro; io non prego per 
    lo mondo, ma per coloro che tu mi 
 10 hai dati, perciocchè sono tuoi. E 
    tutte le cose mie sono tue, e le cose 
    tue sono mie; ed io sono in essi glori-
 11 ficato. Ed io non sono più nel mon-
    do, ma costoro son nel mondo, ed 
    io vo a te. Padre santo, conservali 
    
    nel tuo nome, essi che tu mi hai 
    dati, acciocchè sieno una stessa cosa 
 12 come noi. Quand'io era con loro 
    nel mondo, io li conservava nel nome
    tuo; io ho guardati coloro che tu mi 
    hai dati, e niun di loro è perito, se
    non il figliulo della perdizione, ac-
    ciocchè la scrittura fosse adempiuta.
 13   Or al presente io vengo a te, e dico 
    queste cose nel mondo, acciocchè ab-
    biano in loro la mia allegrezza comp-
 14 piuta. Io ho loro data la tua parola, 
    e il mondo li ha odiati, perciocchè 
    non son del mondo, siccome io non
 15 son del mondo. Io non chiedo che 
    tu li tolga dal mondo, ma che tu li 
 16 guardi dal maligno. Essi non son
    del mondo, siccome io non son del 
 17 mondo. Santificali nella tua ve-
 18 rità; la tua parola è verità. Sic-
    come tu mi hai mandato nel mondo, 
    io altresì li ho mandati nel mondo.
 19 E per loro santifico me stesso; ac-
    ciocchè essi ancora sieno santificati 
    in verità. 
 20   Or io non prego sol per costoro, ma 
    ancora per coloro che crederanno in 
 21 me per la lor parola. Acciocchè tutti 
    sieno una stessa cosa, come tu, o
    Padre, sei in me, ed io sono in te; 
    acciocchè essi altresì sieno una stessa
    cosa in noi; affinchè il mondo creda 
 22 che tu mi hai mandato. Ed io ho 
    data loro la gloria che tu hai data a 
    me, acciocchè sieno una stessa cosa,
    siccome noi siamo una stessa cosa.
 23 Io sono in loro, e tu sei in me; accioc-
    chè essi sieno compiuti in una stessa
    cosa, ed acciocchè il mondo conosca 
    che tu mi hai mandato, e che tu li 
    hai amati, come tu hai amato me. 
 24   Padre, io voglio che dove son io, 
    sieno ancor meco coloro che tu mi hai 
    
    dati, acciochè veggano la mia glo-
    ria, la quale tu mi hai data; percioc- 
    chè tu mi hai amato avanti la fonda-
 25 zion del mondo. Padre giusto, il 
    mondo non ti ha conosciuto; ma io 
    ti ho conosciuto, e costoro hanno 
    conosciuto che tu mi hai mandato. 
 26 Ed io ho loro fatto conoscere il tuo 
    nome, e lo farò conoscere ancora, ac-
    ciocchè l'amore, del quale tu mi hai 
    amato, sia in loro, ed io in loro. 
 
    Giovanni 18 
 
      GESÙ, avendo dette queste cose, 
    uscì co'suoi discepoli, e andò di là dal 
    torrente di Chedron, ove era un orto,
    nel quale entrò egli ed i suoi discepoli. 
  2   Or Giuda, che lo tradiva, sapeva
    anch'egli il luogo; perciocchè Gesù
    s'era molte volte accolto là co'suoi 
  3 discepoli. Giuda adunque, presa la
    schiera, e de'sergenti, da'principali
    sacerdoti, e da'Farisei, venne là con 
    lanterne, e torce, ed armi. 
  4   Laonde Gesù, sapendo tutte le cose
    che gli avverrebbero, uscì, e disse lo-
  5 ro: Chi cercate? Essi gli risposero:
    Gesù il Nazareo. Gesù disse loro: Io 
    son desso. Or Giuda che lo tradiva 
  6 era anch'egli presente con loro. Co-
    me adunque egli ebbe detto loro: Io 
    son desso, andarono a ritroso, e cad-
    dero in terra. 
  7   Egli adunque di nuovo domandò 
    loro: Chi cercate? Essi dissero: Gesù 
  8 il Nazareo. Gesù rispose: Io vi ho 
    detto ch'io son desso; se dunque cer-
  9 cate me, lasciate andar costoro. Ac- 
    ciòcche si adempiesse ciò ch'egli avea 
    detto: Io non ho perduto alcuno di 
    coloro che tu mi hai dati.
 10   E Simon Pietro, avendo una spada,
    la trasse, e percosse il servitore del 
    sommo sacerdote, e gli ricise l'orec-
    chio destro; or quel servitore avea
 11 nome Malco. E Gesù disse a Pietro: 
    Riponi la tua spada nella guaina; non 
    berrei io il calice il quale il Padre mi 
    ha dato? 

 12   LA schiera adunque, e il capitano,
    e i sergenti de'Giudei, presero Gesù,
 13 e lo legarono. E prima lo menarono
    ad Anna; perciocchè egli era suocero 
    di Caiafa, il quale era sommo sacer-
    dote di quell'anno; ed Anna lo ri- 
    mandò legato a Caiafa, sommo sacer-
 14 dote. Or Caiafa era quel che avea 
    consigliato a'Giudei, ch'egli era utile 
    che un uomo morisse per lo po-
    polo. 
 15   Or Simon Pietro ed un altro di-
    scepolo seguitavano Gesù; e quel di-
    scepolo era noto al sommo sacerdote, 
    laonde egli entrò con Gesù nella corte 
 16 del sommo sacerdote. Ma Pietro 
    stava di fuori alla porta. Quell'altro 
    discepolo adunque, ch'era noto al 
    sommo sacerdote, uscì, e fece motto
    alla portinaia, e fece entrar Pietro. 
 17 E la fante portinaia disse a Pietro: 
    Non sei ancor tu de'discepoli di que-
    st'uomo? Egli disse: Non sono.
 18 Ora i servitori, e i sergenti, stavano
    quivi ritti, avendo accesi de'carboni, 
    e si scaldavano, perciocchè faceva 
    freddo; e Pietro stava in piè con 
    loro, e si scaldava. 
 19   Or il sommo sacerdote domandò
    Gesù intorno a'suoi discepoli, ed alla 
 20 sua dottrina. Gesù gli rispose: Io 
    ho apertamente parlato al mondo; io
    ho sempre insegnato nella sinagoga e 
    nel tempio, ove i Giudei si raunano
    d'ogni luogo, e non ho detto niente 
 21 in occulto. Perchè mi domandi
    tu? domando coloro che hanno 
    udito ciò ch'io ho lor detto; ecco, 
    essi sanno le cose ch'io ho dette.
 22   Ora quando Gesù ebbe dette que-
    ste cose, un de'sergenti, ch'era quivi
    presente, gli diede una bacchetta-
    ta, dicendo: Così rispondi tu al 
 23 sommo sacerdote? Gesù gli rispose: 
    Se io ho mal parlato, testimonia del
    male; ma, se ho parlato bene, perchè 
 24 mi percuoti? Anna adunque l'avea 
    
    rimandato legato a Caiafa, sommo 
    sacerdote. 
 25   E Simon Pietro era quivi presente, 
    e si scaldava. Laonde gli dissero:
    Non sei ancor tu de'suoi discepoli? 
    Ed egli lo negò, e disse: Non sono. 
 26 Ed uno dei servitori del sommo sacer-
    dote, parente di colui a cui Pietro 
    avea tagliato l'orecchio, disse: Non 
 27 ti vidi io nell'orto con lui? E Pietro 
    da capo lo negò, e subito il gallo cantò. 

 28   POI menarono Gesù da Caiafa nel 
    palazzo; or era mattina, ed essi non 
    entrarono nel palazzo, per non con-
    taminarsi, ma per poter mangiar la 
    pasqua. 
 29   Pilato adunque uscì a loro, e disse: 
    Quale accusa portate voi contro a 
 30 quest'uomo? Essi risposero, e gli 
    dissero: Se costui non fosse malfat-
    tore, noi non te l'avremmo dato nelle 
 31 mani. Laonde Pilato disse loro: 
    Pigliatelo voi, e giudicatelo secondo 
    la vostra legge. Ma i Giudei gli dis-
    sero: A noi non è lecito di far morire 
 32 alcuno. Acciocchè si adempiesse 
    quello che Gesù avea detto, signifi-
    cando di qual morte morrebbe. 
 33   Pilato adunque rientrò nel palazzo,
    e chiamò Gesù, e gli disse: Se'tu il 
 34 Re de'Giudei? Gesù gli rispose: 
    Dici tu questo da te stesso, o pur te 
 35 l'hanno altri detto di me? Pilato 
    gli rispose: Son io Giudeo? la tua 
    nazione, e i principali sacerdoti ti 
    hanno messo nelle mie mani; che hai 
 36 tu fatto? Gesù rispose: Il mio 
    regno non è di questo mondo; se il 
    mio regno fosse di questo mondo, i 
    miei ministri contenderebbero, ac-
    ciocchè io non fossi dato in man de'
    Giudei; ma ora il mio regno non è di
 37 qui. Laonde Pilato gli disse: Dun-
    que sei tu Re? Gesù rispose: Tu il
    dici; perciocchè io son Re; per que-
    sto sono io nato, e per questo son
    
    venuto nel mondo, per testimoniar
    della verità; chiunque è della verità 
 38 ascolta la mia voce. Pilato gli dis-
    se: Che cosa è verità? 
      E detto questo, di nuovo uscì a'
    Giudei, e disse loro: Io non trovo 
 39 alcun misfatto in lui. Or voi avete
    una usanza ch'io vi liberi uno nella 
    pasqua; volete voi adunque ch'io vi 
 40 liberi il Re de'Giudei? E tutti gri-
    darono di nuovo, dicendo: Non co-
    stui, anzi Barabba. Or Barabba era 
    un ladrone. 
 
    Giovanni 19 
 
      Allora adunque Pilato prese Ge-
    sù, e lo flagellò. 
  2   Ed i soldati, contesta una corona di 
    spine, gliela posero in sul capo, e gli 
    misero attorno un ammanto di por-
  3 pora, e dicevano: Ben ti sia, o Re 
    de'Giudei; e gli davan delle bacchet-
    tate. 
  4   E Pilato uscì di nuovo, e disse loro: 
    Ecco, io ve lo meno fuori, acciocchè 
    sappiate ch'io non trovo in lui alcun
  5 maleficio. Gesù adunque uscì, por-
    tando la corona di spine, e l'ammanto 
    di porpora. E Pilato disse loro: Ecco 
  6 l'uomo. Ed i principali sacerdoti,
    ed i sergenti, quando lo videro, gri-
    darono, dicendo: Crocifiggilo, croci-
    figgilo. Pilato disse loro: Prendetelo 
    voi, e crocifiggetelo, perciocchè io 
  7 non trovo alcun maleficio in lui. I 
    Giudei gli risposero: Noi abbiamo 
    una legge; e secondo la nostra legge,
    egli deve morire; perciocchè egli si è 
    fatto Figliuol di Dio.
  8   Pilato adunque, quando ebbe udite
    quelle parole, temette maggiormente.
  9 E rientrò nel palazzo, e disse a Gesù: 
    Onde sei tu? Ma Gesù non gli diede 
 10 alcuna risposta. Laonde Pilato gli 
    disse: Non mi parli tu? non sai tu
    ch'io ho podestà di crocifiggerti, e 
 11 podestà di liberarti? Gesù rispose: 
    Tu non avresti alcuna podestà con-
    tro a me, se ciò non ti fosse dato da
    alto; perciò, colui che mi t'ha dato
    nelle mani ha maggior peccato.

 12   Da quell'ora Pilato cercava di libe-
    rarlo; ma i Giudei gridavano, di-
    cendo: Se tu liberi costui, tu non sei 
    amico di Cesare; chiunque si fa re si 
 13 oppone a Cesare. Pilato adunque, 
    avendo udite queste parole, menò
    fuori Gesù, e si pose a sedere in sul
    tribunale, nel luogo detto Lastrico, 
 14 ed in Ebreo Gabbata (or era la pre-
    parazione della pasqua, ed era in-
    torno all'ora sesta); e disse a'Giudei: 
 15 Ecco il vostro Re. Ma essi grida-
    rono: Togli, togli, crocifiggilo. Pilato 
    disse loro: Crocifiggerò io il vostro 
    Re? I principali sacerdoti risposero: 
    Noi non abbiamo altro re che Ce-
 16 sare. Allora adunque egli lo diede 
    lor nelle mani, acciocchè fosse cro-
    cifisso. Ed essi presero Gesù, e lo 
    menarono via. 

 17   ED egli, portando la sua croce, 
    ucsì al luogo detto del Teschio, il
 18 quale in Ebreo si chiama Golgota. E
    quivi lo crocifissero, e con lui due 
    altri, l'uno di qua, e l'altro di là, e 
    Gesù nel mezzo. 
 19   Or Pilato scrisse ancora un titolo, e 
    lo pose sopra la croce; e v'era scrit-
    to: GESÙ IL NAZAREO, IL RE 
 20 DE'GIUDEI. Molti adunque de' 
    Giudei lessero questo titolo, percioc-
    chè il luogo ove Gesù fu crocifisso era 
    vicin della città; e quello era scritto 
    in Ebreo, in Greco, e in Latino. 
 21 Laonde i principali sacerdoti de'Giu-
    dei dissero a Pilato: Non iscrivere: 
    Il Re de'Giudei; ma che costui ha 
 22 detto: Io sono il Re de'Giudei. Pilato 
    rispose: Io ho scritto ciò ch'io ho 
    scritto. 
 23   Or i soldati, quando ebber croci-
    fisso Gesù, presero i suoi panni, e ne 
    fecero quattro parti, una parte per 
 24 ciascun soldato, e la tonica. Or la 
    tonica era senza cucitura, tessuta 
    tutta al di lungo fin da capo; laonde
    dissero gli uni agli altri: Non la
    
    stracciamo, ma tiriamone le sorti, a
    cui ella ha da essere, acciocchè si 
    adempiesse la scrittura, che dice: 
    Hanno spartiti fra loro i miei panni, 
    ed hanno tratta la sorte sopra la mia 
    vesta. I soldati adunque fecero que-
    ste cose. 

 25   Or presso della croce di Gesù stava
    sua madre, e la sorella di sua madre, 
    Maria di Cleopa, e Maria Maddalena. 
 26 Laonde Gesù, veggendo quivi pre-
    sente sua madre, e il discepolo ch'egli 
    amava, disse a sua madre: Donna, 
 27 ecco il tuo figliuolo! Poi disse al 
    discepolo: Ecco tua madre! E da 
    quell'ora quel discepolo l'accolse in 
    casa sua. 

 28   Poi appresso, Gesù, sapendo che 
    ogni cosa era già compiuta, accioc-
    chè la scrittura si adempiesse, disse: 
 29 Io ho sete. Or quivi era posto un 
    vaso pien d'aceto. Coloro adunque, 
    empiuta di quell'aceto una spugna,
    e postala intorno a dell'isopo, gliela 
 30 porsero alla bocca. Quando adun-
    que Gesù ebbe preso l'aceto, disse: 
    Ogni cosa è compiuta. E chinato il 
    capo, rendè lo spirito. 

 31   Or i Giudei pregarono Pilato che si
    fiaccasser loro le gambe, e che si to-
    gliesser via; acciocchè i corpi non re-
    stassero in su la croce nel sabato, 
    perciocchè era la preparazione; e quel
    giorno del sabato era un gran giorno.
 32 I soldati adunque vennero, e fiac-
    carono le gambe al primo, e poi anche 
    all'altro, ch'era stato crocifisso con 
 33 lui. Ma essendo venuti a Gesù, co-
    me videro che egli già era morto, non 
 34 gli fiaccarono le gambe. Ma uno de'
    soldati gli forò il costato con una 
    lancia, e subito ne uscì sangue ed 
 35 acqua. E colui che l'ha veduto ne 
    rendè testimonianza, e la sua testi-
    monianza è verace; ed esso sa che 
    egli dice cose vere, acciocchè voi cre-
 36 diate. Perciocchè queste cose sono
    
    avvenute, acciocchè la scrittura fosse
    adempiuta: Niun osso d'esso sarà 
 37 fiaccato. Ed ancora un'altra scrit-
    tura dice: Essi vedranno colui che 
    han trafitto. 

 38   DOPO queste cose, Giuseppe da
    Arimatea, il quale era discepolo di 
    Gesù, ma occulto, per tema de'Giu-
    dei, chiese a Pilato di poter togliere
    il corpo di Gesù, e Pilato gliel permi-
    se. Egli adunque venne, e tolse il
 39 corpo di Gesù. Or venne anche Ni-
    codemo, che al principio era venuto
    a Gesù di notte, portando intorno a 
    cento libbre d'una composizione di 
 40 mirra, e d'aloe. Essi adunque pre-
    sero il corpo di Gesù, e l'involsero in 
    lenzuoli, con quegli aromati; secondo 
    ch'è l'usanza de'Giudei d'imbalsa-
    mare. 
 41   Or nel luogo, ove egli fu crocifisso,
    era un orto, e nell'orto un monu-
    mento nuovo, ove niuno era stato
 42 ancora posto. Quivi adunque po-
    sero Gesù, per cagion della prepara-
    zion de'Giudei, perciocchè il monu-
    mento era vicino. 
 
    Giovanni 20 
 
      OR il primo giorno della setti-
    mana, la mattina, essendo ancora 
    scuro, Maria Maddalena venne al
    monumento, e vide che la pietra era 
  2 stata rimossa dal monumento. Laon-
    de ella se ne corse, e venne a Simon 
    Pietro ed all'altro discepolo, il qual
    Gesù amava, e disse loro: Hanno 
    tolto dal monumento il Signore, e
    noi non sappiamo ove l'abbian posto. 
  3   Pietro adunque, e l'altro discepolo
    uscirono fuori, e vennero al monu-
  4 mento. Or correvano amendue in-
    sieme; ma quell'altro discepolo corse 
    innanzi più prestamente che Pietro,
  5 e venne il primo al monumento. E
    chinatosi vide le lenzuola che giace-
    
    vano nel monumento; ma non vi 
  6 entrò. E Simon Pietro, che lo se-
    guitava, venne, ed entrò nel monu-
    mento, e vide le lenzuola che giace-
  7 vano, e lo sciugatoio ch'era sopra il
    capo di Gesù, il qual non giaceva con 
    le lenzuola, ma era involto da parte
  8 in un luogo. Allora adunque l'altro 
    discepolo ch'era venuto il primo al 
    monumento, vi entrò anch'egli, e
  9 vide, e credette. Perciocchè essi non
    aveano ancora conoscenza della scrit-
    tura: che conveniva ch'egli risu-
 10 scitasse da'morti. I discepoli adun-
    que se ne andarono di nuovo a casa
    loro. 

 11   MA Maria se ne stava presso al
    monumento, piangendo di fuori; e
    mentre piangeva, si chinò dentro al 
 12 monumento. E vide due angeli, ve-
    stiti di bianco, i quali sedevano, l'uno 
    dal capo, l'altro da'piedi del luogo
 13 ove il corpo di Gesù era giaciuto. Ed
    essi le dissero: Donna, perchè piangi? 
    Ella disse loro: Perciocchè hanno 
    tolto il mio Signore, ed io non so ove 
    l'abbiano posto. 
 14   E detto questo, ella si rivolse in-
    dietro e vide Gesù, che stava quivi in 
    piè; ed ella non sapeva ch'egli fosse 
 15 Gesù. Gesù le disse: Donna, perchè 
    piangi? chi cerchi? Ella, pensando 
    ch'egli fosse l'ortolano, gli disse: Si-
    gnore, se tu l'hai portato via, dimmi 
    ove tu l'hai posto, ed io lo torrò. 
 16 Gesù le disse: Maria! Ed ella, rivolta-
    si, gli disse: Rabboni! che vuol dire:
    Maestro. 
 17   Gesù le disse: Non toccarmi, per-
    ciocchè io non sono ancora salito al 
    Padre mio; ma va' a'miei fratelli, e 
    di'loro, ch'io salgo al Padre mio, ed
    al Padre vostro; ed all'Iddio mio,
    ed all'Iddio vostro. 
 18   Maria Maddalena venne, annun-
    ziando a'discepoli ch'ella avea veduto 
    il Signore, e ch'egli aveale dette 
    quelle cose. 

 19   ORA, quando fu sera, in quell'i-
    stesso giorno ch'era il primo della 
    settimana; ed essendo le porte del 
    luogo, ove erano raunati i discepoli,
    serrate per tema de'Giudei, Gesù 
    venne, e si presentò quivi in mezzo, e 
 20 disse loro: Pace a voi! E detto 
    questo, mostrò loro le sue mani, ed il 
    costato. I discepoli adunque, veduto 
 21 il Signore, si rallegrarono. E Gesù 
    di nuovo disse loro: Pace a voi! 
    come il Padre mi ha mandato, così 
 22 vi mando io. E detto questo, soffiò 
    loro nel viso; e disse loro: Ricevete lo 
 23 Spirito Santo. A cui voi avrete ri-
    messi i peccati saran rimessi, ed a cui 
    li avrete ritenuti saran ritenuti. 

 24   Or Toma, detto Didimo, l'un 
    de'dodici, non era con loro, quando 
 25 Gesù venne. Gli altri discepoli adun-
    que gli dissero: Noi abbiam veduto 
    il Signore. Ma egli disse loro: Se io 
    non veggo nelle sue mani il segnal
    de'chiodi, e se non metto il dito nel 
    segnal de'chiodi, e la mano nel suo 
    costato, io non lo crederò. 
 26   Ed otto giorni appresso, i discepoli 
    eran di nuovo dentro la casa, e Toma 
    era con loro. E Gesù venne, essendo le
    porte serrate, e si presentò quivi in
 27 mezzo, e disse: Pace a voi! Poi 
    disse a Toma: Porgi qua il dito, e 
    vedi le mie mani; porgi anche la ma-
    no, e mettila nel mio costato; e non 
 28 sii incredulo, anzi credente. E To-
    ma rispose, e gli disse: Signor mio, e 
 29 Iddio mio! Gesù gli disse: Percioc-
    chè tu hai veduto, Toma, tu hai cre-
    duto; beati coloro che non hanno 
    veduto, ed hanno creduto. 
 30   Or Gesù fece ancora, in presenza
    dei suoi discepoli, molti altri mira-
    coli, i quali non sono scritti in questo 
 31 libro. Ma queste cose sono scritte,
    acciocchè voi crediate che Gesù è il 
    Cristo, il Figliuol di Dio; ed ac-
    
    ciocchè, credendo, abbiate vita nel 
    nome suo. 
 
    Giovanni 21 
 
      DOPO queste cose, Gesù si fece 
    vedere di nuovo a'discepoli presso 
    al mar di Tiberiade; e si fece vedere 
    in questa maniera. 
  2   Simon Pietro, e Toma detto Didi-
    mo, e Natanaele, ch'era da Cana di 
    Galilea, ed i figliuoli di Zebedeo, e due 
    altri dei discepoli d'esso, erano in- 
  3 sieme. Simon Pietro disse loro: Io 
    me ne vo a pescare. Essi gli dissero: 
    Ancor noi veniam teco. Così uscirono,
    e montarono prestamente nella navi-
    cella, e in quella notte non presero 
    nulla. 
  4   Ma, essendo già mattina, Gesù si 
    presentò in su la riva; tuttavia i di-
    scepoli non conobbero ch'egli era 
  5 Gesù. E Gesù disse loro: Figliuoli, 
    avete voi alcun pesce? Essi gli ri-
  6 sposero: No. Ed egli disse loro: 
    Gettate la rete al lato destro della 
    navicella, e ne troverete. Essi adun-
    que la gettarono, e non potevano più 
    trarla, per la moltitudine dei pesci. 
  7 Laonde quel discepolo che Gesù ama-
    va disse a Pietro: Egli è il Signore. 
    E Simon Pietro, udito ch'egli era il 
    Signore, succinse la sua veste (per-
    ciocchè egli era nudo), e si gettò nel 
  8 mare. Ma gli altri discepoli vennero 
    in su la navicella (perciocchè non 
    erano molto lontan dalla terra, ma
    solo intorno a dugento cubiti), traendo
    la rete piena di pesci.
  9   Come adunque furono smontati in
    terra, videro delle brace poste, e del 
 10 pesce messovi su, e del pane. Gesù 
    disse loro: Portate qua de'pesci che
 11 ora avete presi. Simon Pietro montò
    nella navicella, e trasse la rete in ter-
    ra, piena di cencinquantatre grossi 
    pesci; e benchè ve ne fossero tanti, 
 12 la rete però non si stracciò. Gesù 
    disse loro: Venite, e desinate. Or 
    
    niuno de'discepoli ardiva domandar-
    lo: Tu chi sei? sapendo ch'egli era il 
 13 Signore. Gesù adunque venne, e 
    prese il pane, e ne diede loro; e del 
    pesce simigliantemente. 
 14   Questa fu già la terza volta che 
    Gesù si fece vedere a'suoi discepoli, 
    dopo che fu risuscitato da'morti. 

 15   Ora, dopo ch'ebbero desinato, Ge- 
    sù disse a Simon Pietro: Simon di 
    Giona, m'ami tu più che costoro? 
    Egli gli disse: Veramente, Signore, tu 
    sai ch'io t'amo. Gesù gli disse: Pasci 
 16 i miei agnelli. Gli disse ancora la 
    seconda volta: Simon di Giona, m'a-
    mi tu? Egli gli disse: Veramente,
    Signore, tu sai ch'io t'amo. Gesù gli 
 17 disse: Pasci le mie pecore. Gli disse
    la terza volta: Simon di Giona, m'a-
    mi tu? Pietro s'attristò ch'egli gli 
    avesse detto fino a tre volte: M'ami 
    tu? E gli disse: Signore, tu sai ogni 
    cosa, tu sai ch'io t'amo. Gesù gli 
 18 disse: Pasci le mie pecore. In verità, 
    in verità, io ti dico, che quando tu 
    eri giovane, tu ti cingevi, e andavi 
    ove volevi; ma, quando sarai vec-
    chio, tu stenderai le tue mani, ed un 
    altro ti cingerà, e ti condurrà là ove 
    
 19 tu non vorresti. Or disse ciò, signi- 
    ficando di qual morte egli glorifiche- 
    rebbe Iddio. E detto questo, gli dis-
    se: Seguitami.
 20   Or Pietro, rivoltosi, vide venir die-
    tro a sè il discepolo che Gesù amava, 
    il quale eziandio nella cena era cori-
    cato in sul petto di Gesù, ed avea 
    detto: Signore, chi è colui che ti 
 21 tradisce? Pietro, avendolo veduto,
    disse a Gesù: Signore, e costui, che? 
 22 Gesù gli disse: Se io voglio ch'egli 
    dimori finch'io venga, che tocca ciò a
 23 te? tu seguitami. Laonde questo dire 
    si sparse tra i fratelli, che quel di-
    scepolo non morrebbe; ma Gesù non 
    avea detto a Pietro ch'egli non mor-
    rebbe; ma: Se io voglio ch'egli di-
    mori finch'io venga, che tocca ciò a te?

 24   Quest'è quel discepolo, che testi- 
    monia di queste cose, e che ha scritte 
    queste cose; e noi sappiamo che la 
    sua testimonianza è verace. 
 25   Or vi sono ancora molte altre co-
    se, che Gesù ha fatte, le quali, se 
    fossero scritte ad una ad una, io non 
    penso che nel mondo stesso capis-
    sero i libri che se ne scriverebbero. 
    Amen.